L’incidente di Osuna Saez (fortunatamente cosciente) regala al fiorentino la seconda vittoria stagionale. Pérez González terzo.
Per alcuni minuti si è temuto che il drammatico copione di Gara 1 della SSP300 dello scorso anno si ripetesse, ma fortunatamente si è tirato un sospiro di sollievo dopo l’esposizione della bandiera rossa. La prima manche del Round Portogallo 2023 è stata vinta da Mirko Gennai, favorito dall’esposizione dall’interruzione della corsa proprio quando era passato in testa in curva 5, prima dell’ultimo intertempo per il rivelamento.
Gennai e l’intera BrCorse possono festeggiare, dato che il secondo gradino del podio è stato occupato da Marco Gaggi. Già reduce da un ottimo appuntamento in Aragona, il pilota di Fano ha replicato il suo miglior piazzamento stagionale ottenuto in Gara 1 a Most, completando così la doppietta del team italiano.
Nonostante il terzo posto raccolto e la possibilità di mantenere la lotta per il titolo aperta fino all’ultima gara di domani, José Luis Pérez González non è sembrato contentissimo di quanto raccolto e c’è anche da capirlo per certi versi. Per diversi giri il #73 è sembrato in controllo e diretto verso il primo successo, ma l’interruzione inaspettata ha impedito al pilota del team Accolade Smrz di guadagnare anche più punti su Jeffrey Buis.
Al netto di alcune penalità rimediate, infatti, l’olandese non è sembrato al top della forma dopo aver commesso diversi errori. Il risultato finale alla fine è stato un settimo posto, dato che il leader del mondiale ha perso un’ulteriore posizione in classifica per via di una manovra giudicata irregolare sul rettilineo. Il suo vantaggio, ad una manche dalla fine, è di 22 punti.
LA CRONACA
Rispetto ai risultati conseguiti nella Superpole, la griglia di Gara 1 viene completamente stravolta come fosse un calzino. Questo è il nuovo schieramento e, alcuni piloti, vengono anche punti con delle sanzioni: su tutti Jeffrey Buis, che deve scontare un long lap penalty per aver rallentato eccessivamente in traiettoria durante le prove. Da segnalare anche l’esclusione diretta dalla manche di Devis Bergamini, per il numero eccessivo d’infrazioni commesse durante la stagione.
Al via Pérez González parte bene dalla pole, ma grazie alla scia e con l’aiuto del vento contrario Buis affianca subito lo spagnolo e lo passa subito alla 1, dopo aver scavalcato anche Loris Veneman. Jeffrey si dimostra capace di un gran ritmo, ma dopo un solo giro (e dopo essersi preso un grosso rischio in curva 4 perdendo la pedana) il #6 viene riacciuffato sul rettilineo. Durante il primo cade, intanto, Galang Hentra Pratama.
Il gruppo, quando Gennai va al comando, torna a ricompattarsi, mentre Matteo Vennucci, un volta passato in prima posizione, cambia nuovamente il ritmo. Lui, Pérez ed Osuna Saez prendono il largo su Veneman, mentre Buis compie il proprio long lap penalty al terzo giro.
Il primo gruppo è formato da nove piloti ed è chiuso da Di Sora, con Buis al comando del successivo nel tentativo di riagganciarsi. Grazie alla maggior velocità e ad un bel sorpasso all’esterno della compressione a centro pista su Sabatucci e Seabright, il distacco del #6 cala da 1″2 a 0″6, ma un errore del pilota MTM alla 7 gli fa riperdere le due posizioni da poco guadagnate.
La rimonta non irresistibile di Buis dà fiducia a Pérez González, il quale torna al comando a sei giri dalla fine e comincia a spingere, prendendo 0″4 di vantaggio sugli avversari e mantenendo il gap anche dopo il rettilineo. Vannucci, però, vanifica anche questa fuga.
A tre giri dal termine il ritmo di Pérez González viene rallentato dal sorpasso di Gennai, che lo supera in curva 1 e gli chiude la traiettoria davanti (anche in maniera poco sicura). “Little Man” prende il comando col compagno Gaggi che cerca d’inserirsi, ma non trova spazio alla prima curva.
Durante questo giro Gennai riscende al terzo posto, mentre al penultimo Pérez González e Vannucci si danno battaglia, col #91 che passa in testa di scia e Pérez che risponde alla 5. Il #73 si mette però in una posizione scomoda, dovendo cedere tre posizioni in un colpo solo all’inizio dell’ultimo giro ai tre italiani.
Ci si avvia verso gli ultimi settori della pista, con Gennai che alla Torre Vip prende il comando dal compagno Gaggi e sale in testa, superando il primo intertempo al primo posto. Alle loro spalle, tuttavia, c’è stata una caduta.
Nel gruppo di testa Osuna Saez è scivolato in uscita da curva 4 ed è stato investito da un altro pilota sopraggiungente. La paura è che si verifichi lo stesso scenario di VIctor Steeman, ma fortunatamente così non è: lo spagnolo si muoveva dopo l’incidente ed è stato portato via in barella e poi in ambulanza al centro medio.
La successiva bandiera rossa dà la vittoria a Mirko Gennai su Marco Gaggi e José Luis Pérez González, davanti a Vannucci, Geiger e Sabatucci. In realtà Buis ha superato il checkpoint prima di Kevin, ma l’olandese viene penalizzato di una posizione per aver cambiato repentinamente traiettoria sul rettilineo all’ultimo giro, infastidendo proprio Osuna Saez.
Con Geiger fuori dai giochi per il titolo ufficialmente parlando, solo Buis e Pérez sono rimasti quali i contendenti del titoli piloti 2023, con l’olandese a quota 202 e lo spagnolo a 180. Al campione 2020 basterebbe un 13° posto per laurearsi bicampione del mondo.
Qui i risultati di Gara 1 e la classifica piloti attuale della SSP300.
Fonte immagine: worldsbk.com
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