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SSP300 | Round Olanda 2024, Gara 2: Daniel Mogeda piazza la doppietta in un’altra manche folle. Testa del mondiale per lui

di Alyoska Costantino
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Pubblicato il 21 Aprile 2024 - 14:03
Tempo di lettura: 5 minuti
SSP300 | Round Olanda 2024, Gara 2: Daniel Mogeda piazza la doppietta in un’altra manche folle. Testa del mondiale per lui

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Mogeda gioca d’intelligenza e si prende vittoria e testa del mondiale nella SSP300. Iglesias sesto, Ieraci decimo.


La Gara 2 di Assen della SSP300 si è rivelata, forse ancor più di Gara 1 ieri, una lotta senza quartiere tra i giovani arrembanti della categoria leggera, ma l’esito per quanto riguarda il vincitore non è cambiato. Daniel Mogeda ci ha preso gusto e, dopo il primo successo ottenuto ventiquattrore fa, ha completato quest’oggi la doppietta nel Round Olanda.

Chiaramente l’aspetto della bagarre è stato fondamentale, ma Mogeda si è rivelato capace anche per quanto concerne quello strategico, scegliendo di concedere la scia ai piloti che gli stavano dietro in uscita da curva 10 prima del tratto classico del vecchio TT. Grazie ai 50 punti guadagnati, ora il #88 guida la generale piloti.

Iñigo Iglesias Bravo, difatti, oggi ha chiuso soltanto quarto nonostante abbia disputato una gara da protagonista, mentre sul podio sono saliti il pilota di casa Loris Veneman (il quale ha difeso i colori dei Paesi Bassi in una gara rimasta orfana di Jeffrey Buis) ed il rimontante Julio García González. Ancora una volta, però, il #48 è stato penalizzato per un taglio di chicane, dunque ha ceduto i 16 punti della terza piazza a Petr Svoboda.

Altra gara difficile per gli italiani: oltre alle assenza per infortunio di Matteo Vannucci e Kevin Sabatucci, Elia Bartolini è stato il migliore dei nostri col sesto posto finale, davanti a Marco Gaggi e Bruno Ieraci. Il #8, tuttavia, è rimasto coinvolto in un incidente dopo il traguardo con Veneman ed è stato soccorso dai commissari.

LA CRONACA

Prima dello start vengono comunicate le assenze di Jeffrey Buis, Matteo Vannucci e Kevin Sabatucci, con gli italiani unfit rispettivamente per un infortunio alla mano e per la frattura del femore. La griglia di partenza, stilata in parte coi giri veloci di Gara 1, vede Aldi Satya Mahendra in pole position.

Al via l’indonesiano parte bene, ma non quanto Mogeda che, dalla seconda casella, passa in testa. Il #57 riprende la leadership alla De Bult, ma a concludere il primo giro in testa è comunque il pilota del team Retro Traffic, con Elia Bartolini ottimo terzo sulla prima delle Yamaha.

La coppia di testa tenta una fuga, ma le speranze dei due hanno vita breve quando Loris Veneman, al terzo giro, prende il comando subito dopo il tratto veloce che porta in curva 6. Nel frattempo, nelle retrovie, Marc García e Mirko Gennai sono entrati in contatto alla De Bult e si sono messi fuori gioco a vicenda.

Mentre la direzione gara penalizza Fenton Seabright per partenza anticipata con due long lap penalty (ma di cui l’inglese ne sconterà uno solo per una caduta alla chicane finale), davanti si è messo in testa García González, partito 26° ma già al comando alla fine del terzo passaggio. La lotta per la testa è prevalentemente tra il pilota della Kove e la coppia del team RT-Motorsports, formata da Petr Svoboda ed Iglesias.

Il leader del mondiale si mette a condurre al sesto giro e, insieme al suo compagno, chiude a panino Mogeda in seconda posizione. La coppia viene però presa in contropiede dal grande sorpasso di Julio all’esterno di curva 15, che gli vale la momentanea testa della gara prima del controsorpasso di Loris Veneman alla 1.

Il gioco delle scie, tuttavia, scompiglia la gara dell’olandese, che si ritrova esterno alla 15 e manda largo Galang Hentra Pratama. Anche García González, durante una lotta, è costretto al taglio della chicane dopo esser stato passato da Mahendra, cosa che gli costerà cara a fine gara. A quattro tornate dalla fine è Svoboda in testa, nel tentativo di fuggire insieme ad Iglesias e a Mogeda; si fa vedere nelle prime posizioni anche Ieraci, sesto.

Bruno è bravo a superare il #58 all’ingresso della Geert Timmer Bocht quando mancano poco più di due giri alla fine. Mogeda ha preso la testa, ma al tornantino della 5 prende appositamente la traiettoria larga e concede a Julio García la leadership, prima di risuperarlo di scia verso la 6 e di riottenere la testa. La scena si ripete anche alla 10, mentre Elia Bartolini, dall’interno, passa tre piloti e si mette momentaneamente quarto.

Il gioco delle scie verso la Hoge Heide (oltre a portare alla caduta di Unai Calatayud all’esterno della 15) permette a Bartolini di passare addirittura in testa all’inizio dell’ultimo giro, ma l’ultima tornata si rivela folle: verso la 6 Mogeda passa Bartolini e si mette primo, ma alla 10 va di nuovo largo e lascia sfilare l’italiano, mettendosi così in una posizione ideale.

Ad uscirne meglio dalla Hoge Heide (dove avviene anche il tremendo highside di Ruben Bijman) è Julio García González che affronta per primo la chicane decisiva, ma esce male dall’ultima curva e, in accelerazione, viene punito dalle Kawasaki di Veneman e soprattutto Mogeda, che va a vincere per la seconda volta.

La Kove #48 taglia il traguardo al terzo posto, ma dopo la gara viene penalizzata per il taglio alla chicane dalla quale non ha perso 1″ di tempo; questo fa scendere García González al decimo posto, regalando a Petr Svoboda il podio. Seguono Iglesias, Hendra Pratama, Bartolini, Marco Gaggi e Ieraci, mentre anche Mahendra, come García, è stato penalizzato per la stessa ragione ed è stato classificato 11°.

Nel post-gara Bruno, dopo il traguardo, entra incredibilmente in contatto con Veneman dopo curva 2. Il #7 si rialza in piedi e si dirige al parco chiuso sulle sue gambe, mentre il pilota italiano sarà soccorso dai commissari.

Nella classifica piloti Mogeda è ora al comando con 63 punti ed un vantaggio di sei su Iglesias Bravo, dunque una situazione totalmente rovesciata rispetto a quella successiva a Gara 1. Svoboda è terzo a quota 53, poi Veneman a 43 e Mahendra a 41.

Ecco i risultati di Gara 2 e la classifica della SSP300 dopo due round.

Fonte immagine: team109.ie

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