SSP300 | Round Aragona 2023, Gara 2: volata per la vittoria tra Jeffrey Buis e Matteo Vannucci, la spunta l’olandese

SSP300Supersport
Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
24 Settembre 2023 - 20:19
Home  »  SSP300Supersport

Terza vittoria nelle ultime quattro gare in SSP300 per Buis, che ora vede il mondiale con 30 punti di vantaggio. Gaggi terzo.


Anche in una categoria incredibilmente equilibrata e compatta come la SSP300, alla fine, un nome riesce ad emergere sugli altri e, in questo 2023, ciò sta avvenendo con Jeffrey Buis. Il campione 2020 della classe leggera, già ottimo secondo nella prima manche, si è aggiudicato la vittoria di Gara 2 del Round Aragona e si avvia ora all’ultimo appuntamento di Portimão con 30 punti di vantaggio sul primo inseguitore Pérez González (classificatosi solo nono quest’oggi).

Quella vista nel pomeriggio del Motorland è stata l’ennesima gara di trenini, dove però ad emergere sono stati i principali leader della classifica iridata. Buis, infatti, ha conquistato il successo ma per appena 0″021 nei confronti di Matteo Vannucci, secondo come a Imola e tornato sul podio dopo un digiuno di tre round. I 20 punti ottenuti, però, non sono sufficienti al #91 per poter rimanere aritmeticamente in lotta per il titolo 2023.

Terzo al traguardo Marco Gaggi, davanti al compagno di squadra Mirko Gennai. Si tratta di un bel risultato di squadra per BrCorse e del secondo podio dell’anno per il #93, ma anche “Little Man” è rimasto fuori dalla contesa per il titolo piloti.

LA CRONACA

Prima del via vengono annunciate le defezioni in griglia di Marc García e Lennox Lehmann: lo spagnolo ex-campione del mondo non prende il via per problemi tecnici, mentre il tedesco del team KTM viene dichiarato non idoneo a correre.

Alla partenza Buis scatta bene dalla pole, ma Geiger dall’interno lo supera e si prende la leadership in curva 1. Dirk non riesce però a difendersi dal contrattacco dell’olandese in curva 3 e nemmeno dal sorpasso di Vannucci all’esterno della 6. La prima caduta in gara è per Christopher Clark, già nel corso del primo giro.

Sul lungo rettilineo Geiger si riprende la seconda posizione, ma Vannucci regola il #60 in staccata tornando al secondo posto, mentre José Luis Pérez González sale al quarto posto. La confusione dalla seconda piazza in poi permette a Buis di guadagnare 0″7 sul serpentone, ma Vannucci, nel terzo settore, recupera vistosamente terreno e torna a 0″4. Cade, intanto, Troy Alberto.

Con Buis riacciuffato, i primi nove piloti prendono un leggerissimo margine nei confronti degli altri inseguitori, ma ben presto il gruppo tornerà ad essere compatto per via dei numerosi sorpassi. Pérez, nel frattempo, sale al terzo posto, mentre in top five va segnalata la presenza di Osuna Saez.

Sul rettilineo che porta al curvone finale, Vannucci rompe il ritmo a Buis per la prima volta, ma in uscita la Kawasaki riscavalca la Yamaha (rischiando anche il contatto). La staccata di Vannucci è però notevole alla prima frenata e l’azione di Buis viene ostacolata da altri tre piloti, che lo relegano al quinto posto. C’è ora Seabright al secondo posto, ma un errore dell’inglese e un grosso rischio di highside dell’olandese permettono al terzetto Pérez González-Vannucci-Osuna di prendere margine.

Con nuovamente Buis a condurre l’inseguimento, anche la fuga di questi tre piloti ha vita breve, ma a sette giri dalla fine è ancora Vannucci a condurre la corsa, approfittando della lotta tra le Kawasaki. Anche questo tentativo di fuga finisce in un buco nell’acqua e l’italiano viene ripreso dopo curva 10. Si uniscono al gruppo di testa anche Mirko Gennai e Loris Veneman, quest’ultimo vincitore ieri.

A cinque tornate dalla fine Pérez González tenta di andare al comando in curva 1, ma va leggermente largo e Gennai, dall’interno, scavalca sia lo spagnolo che Buis passando in testa e completando la rimonta dal 24° posto. Vannucci si mette quindi terzo davanti all’olandese, mentre Samuel Di Sora completa un altro weekend no finendo a terra alla 12 e rimediando il secondo zero del Round Aragona.

Per la prima volta in gara, Veneman si ritrova in testa alla gara davanti al compagno di squadra, mentre Marco Gaggi s’inserisce a sua volta nella battaglia per le posizioni da podio. Gennai, nel mezzo del caos, è costretto a cedere la terza posizione a Vannucci alla 12, per essersi avvantaggiato di una piazza andando sul verde,

A due tornate dalla fine, Vannucci torna al comando e sembra intenzionato a mantenere la posizione costantemente, davanti a Veneman, Gennai ed anche Geiger, tornato in lotta per le prime posizioni. Con un sorpasso alla 5, Mirko si mette secondo davanti al vincitore di Gara 1, mentre Petr Svoboda cade alla 7 e dice addio ai suoi sogni di gloria iridati.

Anche all’inizio dell’ultimo giro, nonostante l’attacco sul dritto delle Kawasaki MTM, Vannucci è in testa, mentre Gennai, anche un po’ tappato dal compagno Gaggi, perde terreno e posizioni. Ruben Bijman finisce per terra alla 1 ed attarda anche Osuna Saez, mentre il gruppo si mette in coda a Matteo per gli ultimi chilometri.

Il #91 fa tutto il possibile per scrollarsi di dosso nel misto Gaggi e gli altri, ma Buis, rimanendo incollato alla scia della Yamaha di AG Motorsport Italia, attacca con decisione e prende la testa della gara a due curve dalla fine. L’accelerazione in uscita dal curvone non è sufficiente a Matteo per superare sul traguardo Jeffrey, che conquista la vittoria numero quattro dell’anno e l’11a nella categoria.

Terzetto di italiani alle sue spalle con Vannucci secondo, Gaggi terzo e Gennai quarto, bravo a superare Veneman all’interno della 17 proprio nel finale. Il #7 ha dovuto anche cedere la top five a Dirk Geiger, con Mogeda settimo, Pérez González ottavo, Bergamini nono e Seabright decimo. Nel post-gara, tuttavia, il #73 viene penalizzato di una posizione per aver oltrepassato i limiti della pista all’ultimo giro e Bergamini eredita così l’ottava piazza.

Nella classifica piloti Buis è ora in testa con un margine che, per la prima volta quest’anno, può essere considerato da fuga: sono 30 i punti a separarlo da Pérez (194 a 164) e l’unico altro pilota in lotta per l’iride è Geiger a quota 147, dunque con un ritardo di 47 punti. In Portogallo solo un miracolo potrebbe permettere al pilota KTM di ottenere l’alloro.

Qui i risultati della seconda manche del Round Aragona e la classifica generale.

Fonte immagine: worldsbk.com

Leggi anche

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

LE ULTIME DI CATEGORIA
Lascia un commento

Devi essere collegato per pubblicare un commento.

COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

MENU UTENTE

REGISTRATI

CONDIVIDI L'ARTICOLO
RICEVI LA NEWSLETTER
Iscriviti per rimanere sempre aggiornato
(puoi sempre iscriverti in seguito)