Victor Rodriguez Nunez porta al successo 2R Racing per la prima volta dopo la squalifica presa dalla squadra. Sofuoğlu secondo, Buis terzo allunga in classifica. Penalizzato Orradre.
L’ultima gara del sabato di Aragón è stata la prima manche della Supersport 300, come al solito molto esaltante e questa volta decisamente più incerta rispetto alle due gare delle categorie maggiori, dominate rispettivamente dagli italiani Rinaldi e Locatelli. Nella terza gara odierna a vincere è stato uno spagnolo, tale Victor Rodriguez Nunez del team 2R Racing, squadra che a Jerez de la Frontera era stata esclusa dai paddock della Dorna per non aver rispettato le norme igieniche anti-Covid. Al team è stato poi ripermessa la partecipazione da Portimão, ed eccoci qui a parlare di una storia di motorsport e di rivincita sportiva piuttosto intrigante, con tanto di strepitosa rimonta poiché Rodriguez Nunez è partito dalla 30a casella.
Sul podio, insieme allo spagnolo, il poleman Bahattin Sofuoğlu e il leader della classifica Jeffrey Buis. Il primo si è giocato tutte le carte possibili per poter vincere la seconda gara in carriera, mentre l’olandese ha il rammarico di un brutto errore al primo giro che gli ha fatto perdere diverse posizioni, nonché la possibilità di poter andare in fuga sin da subito. Buis può comunque festeggiare il podio e soprattutto l’allungo sui principali avversari in campionato, con Scott Deroue quarto, Ana Carrasco quinta e Tom Booth-Amos fuori per problemi tecnici.
LA CRONACA
Come nella SSP600, anche nella categoria leggera i giudici di gara prendono dei provvedimenti: Tom Booth-Amos viene penalizzato di sei posizioni sullo schieramento per guida irresponsabile durante le prove, e per lo stesso motivo Filip Salač, “ospite” proveniente dalla Moto3, partirà in fondo al gruppo in 36a posizione.
Alla partenza scatta bene Hugo De Cancellis e si mette al comando davanti a Buis e a Sofuoğlu, ma già in curva 3 il leader del campionato lo affianca e passa al comando. Alle spalle del terzetto compare Bruno Ieraci, seguito da Perez e Ana Carrasco che è partita bene. I fratelli Kawakami sono 13° e 14° con Ton davanti a Meikon, mentre comincia immediatamente la lotta Ieraci-Perez per la quarta piazza.
Sul finire del primo giro, in uscita dal curvone che immette sul traguardo, Buis rallenta drasticamente (forse per un errore o un’imbarcata), scivolando addirittura in 13a posizione. Con l’olandese in difficoltà è Ieraci a mettersi al comando davanti a Sofuoğlu e Perez, mentre nelle prime posizioni troviamo anche Scott Deroue. Sin dal primo giro iniziano anche le prime manovre azzardate e contatti, come quello tra Perez e Sofuoğlu sempre al curvone; si ritira intanto Sabatucci.
La testa della gara è attualmente contesa tra Ieraci e Deroue, che si danno il cambio con il nipote di Kenan e Ana Carrasco. L’italiano cerca di non perdere contatto con i due tentando una manovra folle all’esterno di curva 4, ma Deroue tiene all’esterno l’italiano evitando quindi il sorpasso. Alle loro spalle è già risalito Buis in quinta posizione, così ricomincia la lotta tra i due piloti di MTM Motoport, seguiti dall’italiano e dal turco (spinto anche oltre il cordolo da Ieraci in curva 2).
Mentre Booth-Amos si ritira per un guasto tecnico, Huertas è autore di una splendida manovra su Ieraci all’esterno di curva 13, che gli vale la quinta posizione. Più indietro proseguono i ritiri, con la caduta di Meuffels ma soprattutto il contatto tra Okaya e Kalinin in curva 1, fortunatamente senza conseguenze fisiche per entrambi. Poco dopo è il turno di De Cancellis, che dopo esser stato mandato largo sullo sporco della curva 7 dà gas troppo in fretta, provocando l’highside della sua R3.
Siamo al penultimo giro e in testa c’è Unai Orradre, il quale però ha una penalità per aver superato i limiti della pista troppe volte. Alle sue spalle ci sono Buis e Sofuoğlu, con quest’ultimo che passa il #6 prima dell’inizio dell’ultimo giro, mettendo ben due Yamaha davanti. A scombinare i piani dei due yamahisti ci pensa Rodriguez Nunez, che dopo esser partito dalla 30a posizione accarezza anche il sogno della vittoria: in uscita dalla 14 lo spagnolo si accoda al connazionale e al turco, sfruttandone la scia e arrivando per primo alla staccata del curvone. Lui e Bahattin Sofuoğlu sono separati da solo 42 millesimi sul traguardo, con Buis che beffa Deroue in percorrenza e lo relega al quarto posto, davanti ad Ana Carrasco. Ieraci chiude solo settimo, mentre Orradre per la penalità è 14° in classifica. Da segnalare il 12° posto di Salač, anche lui partito dal fondo della griglia.
Nella generale, i nomi papabili per il titolo cominciano a diminuire: il terzo ritiro in quattro gare di Booth-Amos, la penalizzazione rimediata da Orradre e anche l’incostanza di Sofuoğlu fanno sì che i nomi in piena lotta per il titolo, per ora, siano solo tre. Buis aumenta il gap in classifica e ha ora 102 punti contro i 96 di Deroue e i 95 di Carrasco, con Orradre quarto a quota 88 e Sofuoğlu quinto a 77 (ergo, già 25 punti di ritardo). Brianti, sesto, è il primo degli azzurri nella generale, davanti a Booth-Amos.
Qui i risultati del Gran Premio e la classifica iridata.
Fonte immagine: worldsbk.com
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