La prima gara della SSP300 viene interrotta da una bandiera rossa a tre giri dalla fine, Buis tiene aperti i giochi iridati. Sul podio Iglesias e Sofuoğlu.
Durante la Gara 1 della Supersport 300 a Jerez de la Frontera è tornato a galla il lato più oscuro della categoria, in cui spesso le battaglie superano l’agonismo e sfociano nella pericolosità. In questo contesto la vittoria di Jeffrey Buis, la terza dell’anno e che gli permette di mantenere aperti i giochi iridati, è passata in secondo piano per l’elevatissimo numero di contatti, cadute ed incidenti avuti.
Su tutti quello che ha messo fine a Gara 1 anticipatamente, avvenuto in uscita da curva 1. Berta Viñales, Carrion, Mogeda, Ruiz e Khouri hanno innescato una carambola e le loro condizioni sono ancora sconosciute al momento. La bandiera rossa è stata esposta prontamente ed i risultati sono stati quindi confermati, con Iñigo Iglesias secondo e Bahattin Sofuoğlu terzo.
Solo settimo il leader del campionato Adrián Huertas, il quale rischia di non chiudere la pratica iridata già qui a Jerez. Il #99 si è anche aspramente lamentato con Diaz Cebrian una volta terminata la gara, per via di una resistenza forse troppo dura del connazionale.
LA CRONACA
Huertas non spreca la pole position guadagnata in mattinata ed è il primo a girare in curva 1 davanti alle Yamaha di Sofuoğlu e Meikon Kawakami, mentre dalla terza e quarta fila scattano molto bene Samuel Di Sora e Jeffrey Buis. Già nel corso del primo giro il turco si mette al comando e prova a fare il ritmo, nonostante i ripetuti attacchi delle Kawasaki.
Buis, dopo l’ottimo scatto, è già in lizza per la vittoria e si mette al comando nel corso del terzo giro, per poi ricedere la piazza al #54. Dal quinto passaggio, tuttavia, dal gruppone di testa cominciano ad essere depennati diversi protagonisti: Ton Kawakami è il primo dei piloti di fascia alta a scivolare, mentre il primo incidente multiplo vede coinvolti Sabatucci e Perez González alla Nieto; il contatto tra l’italiano e lo spagnolo viene messo sotto investigazione per il post-gara.
Davanti le posizioni continuano a mescolarsi e, nonostante il tentativo di fuga fallimentare, Sofuoğlu è ancora al comando. Un’altra carambola spettacolare è quella di Mastroluca tra le curve 8-9, con la sua Yamaha che compie diverse piroette sulla ghiaia; fortunatamente, il pilota è illeso.
Al settimo giro Huertas passa al comando e Sofuoğlu, a causa del gioco delle scie, precipita al quinto posto. Alle spalle del leader del campionato c’è però un Iglesias molto aggressivo, che prova all’esterno della 13 ad attaccare Huertas. L’attacco fallisce ma i due spagnoli vanno larghi, cedendo di nuovo la testa a Buis.
Ruiz e Bijman scivolano a loro volta a pochi giri dal termine, mentre Buis, ancora in testa, si prende un rischio pazzesco all’esterno della curva Ferrari, toccando l’erba e perdendo il posteriore. Anche il suo compagno Huertas sta però rischiando parecchio, arrivando quasi al contatto con Alvaro Diaz alla staccata della Pedrosa; il #99 crolla al nono posto, mentre al comando c’è Meikon Kawakami.
A tre giri dalla fine i commissari pongono fine alla contesa: in uscita da curva 1 la caduta di Berta Viñales ha iniziato una carambola che ha steso Carrion, Mogeda, Khouri ed anche Ruiz, che intanto era tornato in pista. La vittoria viene quindi assegnata a Jeffrey Buis, al comando all’inizio del quartultimo giro, davanti a Iglesias, Sofuoğlu, Meikon Kawakami e Diaz. Huertas chiude solo settimo alle spalle anche di Di Sora, mentre Okaya, García e Konig chiudono la top ten. 12° Bruno Ieraci, primo degli italiani, mentre dei nostri giungono a punti anche Zanza (13°) e Gennai (15°).
Nella generale piloti Huertas ha ora 210 punti, ma il suo vantaggio su Buis è ora di 49 e, se la situazione dovesse rimanere questa anche dopo Gara 2, la lotta per il titolo continuerebbe a Portimão. L’olandese scavalca Tom Booth-Amos, fermo al terzo posto con 158 punti.
Questi i risultati di Gara 1 della SSP300 e la classifica piloti aggiornata.
Fonte immagine: worldsbk.com
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