La seconda manche delle 300 vede la fuga del turco sin da subito, sul podio Iglesias e Okaya. Buis, quarto, mantiene qualche speranza iridata.
Nonostante il dolore comune di piloti e presenti a seguito dei fatti di ieri pomeriggio, la SSP300 ha corso regolarmente Gara 2 a Jerez de la Frontera, nella quale fortunatamente non sono avvenuti altri incidenti come quello di Dean Berta Viñales.
A vincere questa seconda manche è stato Bahattin Sofuoğlu, leader dal secondo fino al traguardo in una condotta di gara un po’ atipica per questa categoria, essendo riuscito a seminare gli inseguitori e vincendo con diversi secondi di vantaggio su Iñigo Iglesias, giunto nuovamente secondo. Al terzo posto ha terminato Yuta Okaya, sulla prima delle Kawasaki MTM. Per Kenan Sofuoğlu è una domenica da incorniciare in termini di risultati, dopo la doppietta in SBK firmata Toprak Razgatlıoğlu.
Gli equilibri della classifica piloti sono cambiati a seguito di questa manche. Il primo vero matchpoint di Adrián Huertas è clamorosamente sfumato tra problemi al cambio ed un incidente alla curva Pedrosa con Samuel Di Sora, mentre il suo compagno rivale Jeffrey Buis è giunto quarto ed ha recuperato 13 punti. Il distacco ammonta a 36 con due gare ancora da svolgere, quelle di Portimão tra sette giorni.
LA CRONACA
Alla partenza Huertas sfrutta bene la pole position e comanda davanti a Sofuoğlu, Iglesias e Meikon Kawakami, mentre Jeffrey Buis sale già all’ottavo posto dopo esser partito dalla quarta fila. Il primo giro è condotto dal leader della classifica, ma già dal secondo cominciano i guai per Huertas: egli rallenta improvvisamente alla curva 6, facendo sfilare diversi piloti.
Il problema del #99 parrebbe una banale marcia saltata, ma al quarto passaggio si ripresenta lo stesso problema e lo spagnolo precipita al 16° posto. La gara di Huertas termina al giro successivo: sempre alla staccata della 6 lui e Diaz (che a inizio gara aveva dovuto scontare un long lap penalty) entrano in contatto incrociando le traiettorie, con Adrián che deve tirare dritto e finisce per centrare l’incolpevole Samuel Di Sora.
I due piloti escono dalla via di fuga sulle loro gambe e la gara può continuare, con Sofuoğlu al comando seguito da Marc García, Bruno Ieraci, Iñigo Iglesias ed anche Buis, il quale però commette un errore in curva 13 e precipita a sua volta al 14° posto. Il turco sembra avere margine su tutti gli altri e comincia a guadagnare qualche decimo su García e tutti gli altri inseguitori, fino ad avere un margine di 0”7 a sette tornate dalla fine.
Il vantaggio del #54 cresce giro dopo giro e la lotta alle sue spalle diventa una questione limitata alla seconda piazza. Tra i primi c’è anche Meikon Kawakami sulla R3 del team MS Racing, ma chi prova un recupero in extremis su Bahattin è proprio Jeffrey Buis, che torna secondo ed invita il resto del gruppo a seguirlo.
Il tentativo del campione del mondo di recuperare il leader della gara sfuma definitivamente con un altro errore alla curva Lorenzo, con Buis che perde quattro posizioni e scende al sesto posto; subito dopo, alla staccata di curva 1 al penultimo giro, il #1 infila quattro piloti in un colpo solo e comincia a difendere la piazza d’onore con le unghie e coi denti pur di guadagnare venti punti fondamentali.
All’ultimo giro la staccata della 6 rischia di vedere un altro incidente tra Rodríguez Nuñez e Meikon Kawakami, i quali fortunatamente rimangono in piedi, mentre Iglesias, le due Kawasaki MTM di Buis ed Okaya e le due del team Prodina di García ed Ieraci si giocano il podio. Sofuoğlu va a vincere la sua seconda gara stagionale dopo una prestazione maiuscola, mentre sul traguardo Okaya regola il compagno Buis ed Iglesias. All’ultima curva è caduto Ton Kawakami.
Al rientro in parco chiuso, però, la direzione gara scombina l’ordine di arrivo per via della regola sui track limits all’ultimo giro: Okaya, Buis e Gennai perdono una posizione ed Iglesias conquista un altro secondo posto. Il campione del mondo scende giù dal podio mentre Marc García chiude la top five.
Buis, pur non riuscendo a salire sul podio, tiene aperti i giochi iridati. Coi suoi 174 punti ne ha ora 36 di ritardo da Huertas, al quale però basterà guadagnarne 14 (ad esempio vincendo con l’olandese quinto) per laurearsi campione. Tom Booth-Amos fermo a 158.
Ecco i risultati dell’ultima gara svolta oggi a Jerez e la classifica piloti SSP300.
Fonte immagine: worldsbk.com
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