Dopo otto minuti la sessione viene interrotta per gli eccessivi rallentamenti dei piloti. Alla ripartenza Huertas primo davanti a Iglesias e Sofuoğlu.
Sono passati appena sette giorni dal tragico Gran Premio di Spagna che ci ha portato via Dean Berta Viñales, ma dopo quanto visto nella Superpole di Portimão è stato un tempo più che sufficiente ai protagonisti della SSP300 per dimenticare l’accaduto e tornare a correre nella maniera meno consona possibile ad un pilota di motociclette.
La terza Superpole dell’anno di Adrián Huertas, autore del miglior giro in 1:55.466, passa infatti in secondo piano per quanto accaduto nei primi otto minuti della qualifica. A fronte di continui rallentamenti e strategia d’attesa dei piloti (con quasi quaranta corridori che andavano a passo d’uomo in cerca di una scia), la direzione gara ha deciso di esporre la bandiera rossa; al rientro ai box i giovani protagonisti della categoria hanno subito la ramanzina di un direttore di gara, il quale ha suggerito loro (se così possiamo dire) di disputare la qualifica in maniera corretta.
Al termine di questa farsa di sessione la prima fila per le due gare di sabato e domenica è stata completata da Iñigo Iglesias e Bahattin Sofuoğlu. I due hanno dato un’ulteriore prova delle rispettive crescite di questo finale di stagione, precedendo Ton Kawakami (altro esperto del giro secco) ed il secondo contendente al titolo Jeffrey Buis, il quale partirà comunque molto vicino a Huertas per tentare un ultimo assalto in campionato. Yuta Okaya conclude la seconda fila.
Il migliore degli italiani è stato Alfonso Coppola, decimo nel panino olandese formato da Victor Steeman (KTM Freudenberg) e Koen Meuffels (Kawasaki MTM). Il rientrante Tom Booth-Amos parte 13°, alle spalle del compagno Geiger. Dal 15° al 17° posto il terzetto italiano Sabatucci-Mastroluca-Ieraci.
Questi i risultati della SP della Supersport 300 e la griglia di partenza.
Fonte immagine: worldsbk.com
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