Nel duello interno di MTM Motoport è Buis a prevalere con un sorpasso a tre curve dal traguardo. Deroue, secondo, mastica amaro; terzo Bahattin Sofuoğlu.
La prima manche del penultimo round del campionato Supersport 300 a Magny-Cours potrebbe esser stata cruciale in chiave iridata. A vincere, ancora una volta, è stato Jeffrey Buis, che ha così raggiunto il suo quarto successo in questo 2020 davanti al compagno-rivale Scott Deroue, che ha così perso altri cinque preziosi punti nella lotta iridata. I due hanno dato vita a un duello molto intenso risoltosi solo all’ultimo giro, col #6 che ha sferrato l’attacco decisivo al Complexe du Lycée, con l’asfalto bagnato. Un sorpasso potenzialmente decisivo per le sorti del campionato 2020.
Podio completato da Bahattin Sofuoğlu, che consolida così il terzo posto nel mondiale. Tanti i protagonisti caduti, tra i quali Mika Perez, Tom Edwards e, su tutti, Tom Booth-Amos, scivolato mentre era al comando della gara.
LA CRONACA
Al via Buis parte bene dalla terza casella e prova immediatamente a prendere il comando battendo Marc García e Tom Booth-Amos alla 1, ma l’esito di questa partenza è irrilevante perché nelle retrovie Victor Rodriguez Nuñez cade nella ghiaia e rimane a terra, dolorante alla schiena. Mentre alla Adelaide avviene una seconda scivolata, i commissari espongono la bandiera rossa per poter soccorrere lo spagnolo.
Dopo diversi minuti di stop, si opta per una procedura di partenza rapida e per far ripartire la gara per soli sei giri. Al secondo start Booth-Amos parte meglio tenendosi alle spalle Buis e García, ma quest’ultimo scivola pochi secondi dopo in curva 3, provando poi a ripartire.
Siamo ancora nel primo giro e avviene un secondo incidente, che coinvolge stavolta due piloti con Mika Perez scivolato e Rovelli vittima incolpevole dell’errore dello spagnolo. Booth-Amos conclude questo primo giro movimentato davanti a Buis, mentre Deroue e Sofuoğlu, dopo una breve scaramuccia tra loro, sorpassano Di Sora e partono alla caccia del duo davanti. Il distacco tra i due contendenti al titolo è di due secondi, alla fine del secondo passaggio.
In un solo passaggio, Deroue riesce a ridurre il gap dal compagno di squadra di otto decimi, ma a dargli un ulteriore mano è l’errore fatale di Booth-Amos: in uscita dalla chicane finale, l’inglese perde il posteriore e finisce a terra, dando l’addio anche a questa manche; fortunatamente nessuna conseguenza fisica per il #69, nonostante l’impatto con la schiena sulla moto.
Buis, senza il traino del pilota di RT Motorsports, viene rapidamente raggiunto da Deroue, che lo passa alla chicane Imola nello stesso giro. Nonostante questo Buis rimane agganciato al compagno durante il penultimo passaggio, mentre a centro classifica si assiste al ritiro di Tom Edwards.
Sofuoğlu perde decisamente terreno ed è costretto a rinunciare a un attacco ai due olandesi, che arrivano invece all’ultimo giro con pochi millesimi a separarli. Deroue prende traiettorie molto interne sia alla staccata della Adelaide che alla Chateaux d’Eau, ma in uscita di quest’ultima Buis accelera forte e sorpassa, nella staccata della 15, il connazionale evitando anche di andare oltre i limiti della pista. All’arrivo al traguardo, in volata, vince proprio Buis che allunga ulteriormente nella generale, mentre Deroue dà una gelida stretta di mano al compagno una volta superato il traguardo. Terzo il turco su Yamaha a otto secondi, mentre al quarto posto giunge Sabatutti sulla Kawasaki di GP Project.
In campionato, il vantaggio di Buis sale a 21 punti (quasi una manche completa) su Deroue, che ha 162 punti contro i 183 del connazionale-rivale. La matematica tiene ancora in ballo anche Sofuoğlu, mentre sono definitivamente fuori Orradre, Carrasco e Booth-Amos, con distacchi oramai oltre i 75 punti.
Ecco i risultati della prima gara e la classifica piloti della SSP300.
Fonte immagine: Facebook / MTM Kawasaki Motoport
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