La classe leggera regala spettacolo e a tagliare il traguardo per primo è Unai Orradre, poi penalizzato per un largo all’ultimo giro. Solo 12° Jeffrey Buis, a podio Huertas.
L’ultima gara del weekend aragonese del mondiale Superbike è andata in scena pochi minuti fa. Gara 2 della classe SSP300 è stata vinta da Tom Booth-Amos su Kawasaki Ninja 400 del team Rt Motorsports, dopo dodici giri di fuoco in un gruppetto serratissimo con una dozzina di piloti tutti in grado di vincere.
A dire il vero, a tagliare il traguardo per primo era stato Unai Orradre su Yamaha R3, ma lo spagnolo è stato penalizzato per oltrepassato i limiti della pista durante l’ultimo giro, azione che gli è costata la prima posizione a vantaggio dell’inglese. Sul podio anche Adrian Huertas, vincitore di Gara 1 ieri.
LA CRONACA
Sotto un cielo sì nuvoloso ma tranquillo, la gara della SSP300 scatta con Ton Kawakami che sfrutta bene la sua pole position e si mette davanti a tutti in curva 1 seguito da Huertas; nelle retrovie ci sono già cinque cadute, di Khouri, Rodriguez Núñez, König, Duarte e Romero. I primi tre riescono a ripartire, ma Rodriguez si dovrà fermare ai box per i danni sulla sua moto.
Booth-Amos si mette al comando già nel primo giro, ma a terminare il primo passaggio davanti a tutti è il campione in carica Jeffrey Buis. La sfida nelle prime posizioni vede diversi piloti con anche l’inserimento di Orradre, Di Sora e del nostro Bruno Ieraci, ma è l’inglese ex-Moto3 a comandare le operazioni per la maggior parte del tempo. Nelle retrovie scivolano invece Raineri (curva 9) e Markarian (curva 5).
Fioccano anche le prime penalità, con Bahattin Sofuoğlu che deve scontare due long lap penalty per partenza anticipata, così come Vicente Pérez Selfa, nel suo caso per guida irresponsabile. Il turco si ritrova nelle prime posizioni, ma poco dopo aver scontato il primo LLP cade in curva 15, ponendo la parola fine a un weekend tremendo.
Dopo la caduta paurosa di Sabatucci alla 1 (l’italiano si ritrova con la strada tagliata e la sua Yamaha s’impunta in avanti), la situazione davanti cambia con Orradre che s’inserisce tra le Kawasaki e riesce anche ad andare al comando, rompendo il ritmo a Booth-Amos. I piloti cominciano anche ad abusare dei limiti esterni alla pista, con Huertas che sorpassa due piloti staccando sull’asfalto verde della curva 16 e Buis che sorpassa in rettilineo proprio il #99.
All’inizio dell’ultimo giro Huertas, Booth-Amos, Ton Kawakami e Buis si ritrovano davanti a tutti, ma non hanno un margine di sicurezza sugli avversari in arrivo da dietro. Huertas complica ulteriormente le cose rallentando in uscita dalla curva 7 per non dare la scia a nessuno sul lungo rettilineo, creando scompiglio e costringendo Di Sora a una manovra evasiva per evitare l’incidente. Si arriva alla fine del rettilineo più lungo con Orradre che stacca forte e va al comando, mentre Buis, dal fondo del gruppo di testa, va larghissimo e finisce solo 12°.
L’ordine di arrivo vede il #10 vincere davanti a Booth-Amos ed Huertas, seguiti da Okaya, Carrasco, Ton Kawakami, De Cancellis, Di Sora, Ieraci e Meikon Kawakami. Il compagno di squadra di Tom, loureiro, è 11° davanti al campione del mondo, ma dopo aver analizzato i video dell’ultimo giro la direzione gara decide di togliere una posizione a Orradre, per aver superato i limiti del tracciato in uscita da curva 15.
La classifica piloti, con Booth-Amos a ereditare la vittoria, vede proprio il britannico in testa con 45 punti dopo il secondo posto di Gara 1, con Huertas secondo a sole quattro lunghezze. Orradre è a 33 punti, mentre Okaya tiene il passo a quota 29. Ana Carrasco solo settima con 16 punti, ma davanti a Jeffrey Buis (14).
Questi i risultati della seconda manche delle 300 e la classifica piloti dopo il primo round.
Fonte immagine: worldsbk.com
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