Huertas approfitta della sfida italiana Manzi-Montella e fa un altro passo verso il titolo SSP. Debise secondo, Yari quarto.
Se il titolo nel mondiale SBK appare sempre più lontano per Aruba.it Racing, le cose stanno andando in maniera decisamente diversa in SSP. Dopo le doppiette di Misano e Donington Park, Adrián Huertas ha fatto sua anche Gara 1 del Round Repubblica Ceca 2024, facendo un ulteriore passo in avanti verso la corona iridata della categoria di mezzo delle derivate.
Gara che, sul piano velocistico, non vedeva Huertas come il pilota meglio messo, ma lo spagnolo ha saputo colmare questo deficit con un ottimo acume tattico, allungando nel momento giusto della corsa e seminando i rivali.
Tra questi gli italiani Yari Montella e Stefano Manzi, partenti in prima fila con lo spagnolo. Il pilota Ducati Barni era dato come il favorito in quest’occasione, ma la lotta corpo a corpo con l’alfiere Ten Kate gli ha fatto perdere tempo prezioso e, sul finale, anche il posto sul podio, a favore di Valentin Debise che si è invece aggiudicato la seconda posizione davanti all’altro yamahista.
LA CRONACA
Durante il giro di schieramento c’è da segnalare la caduta di Jorge Navarro in curva 10: lo spagnolo perde il davanti in maniera innocua e riesce a raggiungere lo schieramento di partenza, ma quando viene dato l’ok per iniziare il giro di ricognizione il #9 si ritrova con la moto spenta ed è costretto a partire dalla pit lane.
Al via Montella scatta benissimo dalla pole, ma affronta male il primo cambio di direzione e permette così a Huertas di avvicinarsi quel tanto che basta per sferrare un attacco sul finire del primo giro, alla curva 20. Il campano tenta l’immediata risposta, ma entrambi i ducatisti vengono beffati, alla frenata della 1, da Manzi che li sorpassa in un colpo solo.
Nelle retrovie, un incidente alla partenza mette fuori gioco Biesierkiski, Sarmoon e Brenner, con anche Niccolò Antonelli scivolato ma risalito in sella alla sua Ducati Althea. Nei primi giri cadrà anche Giannini, alla 10.
La leadership di “Manzer” dura appena un giro, poi all’inizio del terzo Huertas contrattacca nello stesso punto e torna al comando. Con un Manzi dotato di un ritmo un po’ più lento alle sue spalle, l’ex-campione della 300 ha agio per tentare una fuga, mentre finisce a terra Bahattin Sofuoğlu alla curva 21 mentre si trovava quinto (forse a causa del parafango danneggiato che potrebbe avergli bloccato il manubrio).
Montella, terzo, ha molte più difficoltà a superare il pilota Ten Kate: anche lui ci prova alla 1 e lo fa cercando di farsi largo con la forza, ma Manzi resiste imperterrito e nel cambio di direzione lo tiene dietro, permettendo anche a Debise, alle loro spalle, di passare terzo. Più indietro si registra il quinto posto di Caricasulo (ereditato dalla caduta di Sofuoğlu) e l’uscita di pista di Tom Booth-Amos alla 13.
Al sesto giro il #55 si riprende e sorpassa l’alfiere Evan Bros. e cerca di recuperare sul rivale, mentre Huertas, pur non avendo un ritmo incontenibile rispetto agli altri, ha 1″2 di vantaggio su Manzi. Un errore in uscita dalla 2 di quest’ultimo ridà la possibilità a Montella di tornare secondo in curva 3, ma il vantaggio di Adrián, dopo questa bagarre, sale a 2″1.
Nonostante sia ora Yari a comandare il terzetto, il vantaggio di Huertas non accenna a diminuire, mentre Debise ha scavalcato a sua volta Manzi alla curva 6. Il riminese, però, come suo solito non si dà per vinto e recupera il podio virtuale passando la Yamaha R6 di Evan Bros. al cambio di direzione 1-2, col francese che invece arriva lungo alla 6 nel tentativo di rispondergli. Da segnalare anche il contatto e le successive cadute di Tom Edwards e Simone Corsi, con quest’ultimo che ha rischiato anche molto con l’investimento del braccio da parte del ducatista.
A tre giri dalla fine la battaglia a tre si riscalda nuovamente: Manzi ripete il fantastico sorpasso tra la 1 e la 2 ai danni di Montella e si rimette secondo, con anche Debise che riesce a passare il pilota Barni e a salire al terzo. Nel corso del penultimo giro Stefano spinge forte e mette un margine di sicurezza tra sé e gli altri due avversari, ma sbaglia all’uscita della 2 un’altra volta e si espone al loro contrattacco. Errore anche per Jorge Navarro, tornato 14° dopo il mancato avvio della moto al via ma sprofondato indietro dopo un lungo alla 10.
I tre arrivano compattissimi al tratto più favorevole del sorpasso, quello della 15: Manzi si difende stringendo all’interno e Montella cerca una traiettoria più ortodossa all’esterno, ma alla Debise insiste rimanendo alla destra di Manzi ed affonda l’attacco con successo. Al #53 basta impedire ai due italiani un attacco alla 20 per ripetere il proprio miglior risultato in SSP.
Adrián Huertas, nel frattempo, si aggiudica Gara 1 di Most davanti alle due Yamaha di Debise e Manzi, mentre Montella mastica amaro al quarto posto. Quinto Caricasulo (staccato quasi 15″ dal vincitore), poi Lucas Mahias, Marcel Schrötter, Glenn van Straalen, Booth-Amos e Niki Tuuli. 11° Can Öncü, autore di un bel doppio sorpasso nelle fasi finali.
Ora Huertas, dopo la settima vittoria dell’anno, comanda la generale con 37 punti di vantaggio su Montella, il cui ritardo comincia a farsi pesante nella graduatoria; ora è più un pericolo Manzi per il pilota di Oliveto Citra, staccato solo 11 lunghezze da lui (174 a 163). Debise, invece, è ad un solo punto da Schrötter (118 a 117).
Questa la classifica di Gara 1, la generale piloti e la griglia di partenza di Gara 2.
Fonte immagine: arubaracing.it
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