SSP | Round Catalogna 2024, Gara 2: vittoria per Stefano Manzi al Montmelò. Zero punti per Huertas

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
24 Marzo 2024 - 20:28
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Colpo grosso per Manzi, che si aggiudica la sua prima vittoria del 2024 davanti a Schrötter e Mahias. Quarto Montella.


Combattere contro le moto di nuova generazione con una Yamaha R6 con quasi un decennio sulle spalle non è facile né fisicamente né psicologicamente, ma se c’è un pilota che lo può fare questo è Stefano Manzi. La Gara 2 del Round Catalogna 2024, classe SSP, se l’è aggiudicata l’alfiere di punta del team Ten Kate, al termine di una manche sensibilmente accorciata per via di un’interruzione con bandiera rossa.

Dopo sei giri di lotta rusticana, il riminese ha avuto la meglio su Marcel Schrötter, ancora una volta a podio, e su Lucas Mahias, anche lui su una R6 ma del team GMT94. Nemmeno una Ducati a podio, con Yari Montella giunto quarto.

Fuori dai giochi, invece, il vincitore di Gara 1 Adrián Huertas: lo spagnolo, in fondo al rettilineo, si è ritrovato la traiettoria tagliata proprio da Manzi alla staccata ed ha così dovuto compiere una manovra evasiva per evitare il contatto; il risultato è stato l’insabbiamento della Ducati #99 nella via di fuga di curva 1 ed il conseguente zero, il secondo dell’anno, del pilota Aruba.it.

LA CRONACA

Con una griglia profondamente modificata per l’avvio di Gara 2 con la nuova regola dei giri veloci, a occupare la prima casella c’è Jorge Navarro su Triumph. Al via, però, lo spagnolo scatta malissimo e lascia campo libero al connazionale Huertas, che si prende la testa della gara seguito dal Montella. L’alfiere del team Barni non perde tempo e supera anche il compagno di marca alla curva 4 andando al comando, subendo però la risposta di Adrián alla Campas.

Come ieri, Can Alexander Öncü parte a spron battuto nei primi giri con poca curanza della gestione gomme e si ritrova ad attaccare anche le due Panigale V2 in fondo al rettilineo, coi tre che arrivano appaiati e Montella costretto a tagliare la chicane Elf sull’asfalto per rientrare in pista. Il leader del mondiale scende al settimo posto, mentre Mahias ne approfitta e guadagna la seconda posizione a spese di Huertas.

Il pilota campano si rifà superando Manzi alla Caixa in questo secondo giro ed il pilota Ten Kate, quasi di conseguenze, comincia a perdere terreno. Nel frattempo Huertas sfrutta la doppia scia delle moto giapponesi davanti a sé e torna in testa.

Con Huertas davanti il ritmo cala sensibilmente e solo Mahias riesce a tenere la coda della “Rossa” #99, mentre Öncü comincia già a patire un calo e viene passato dalla MV Agusta di Schrötter in fondo al dritto. Il secondo gruppo, dopo i primi quattro, è intanto capitanato ora da Montella, il quale precede Manzi, Valentin Debise e Tom Booth-Amos.

Il #55 riduce il distacco a mezzo secondo dalla coppia Öncü-Schrötter ancora intenta a lottare, fino a che non raggiunge la coda della Kawasaki e la supera sul dritto, appena prima della zona con bandiere gialle posta in fondo al rettilineo per la caduta di Piotr Biesiekirski.

Nel giro successivo i commissari di gara decidono, proprio per l’incidente del polacco, d’interrompere la manche con ancora dodici giri da percorrere. Dopo circa quindici minuti inizia la procedura di partenza rapida, con la griglia di partenza ricavata dalle posizioni precedentemente occupate prima dell’esposizione della bandiera rossa.

La lunghezza della gara viene ridotta a soli sei giri, con ora Huertas a partire dalla pole position. L’ex-campione della 300 scatta bene ma non quanto Montella, che come al primo avvio gli ruba la prima piazza. Manzi, terzo, è spettatore privilegiato del duello tra le Ducati, mentre Öncü viene stretto all’ingresso della Elf da Mahias e scende all’ottavo posto dietro Tom Edwards.

Il turco si libera dell’australiano già durante questo primo giro per accordarsi al resto dei protagonisti, mentre Schrötter viene superato da Mahias per la quarta piazza. Montella termina il primo giro in testa, ma Huertas si riprende la leadership sfruttando la sua scia sul dritto.

Stavolta, però, lo spagnolo non riesce ad andare in fuga ed è quindi il campione 2017 ad andare al comando superando le due Ducati, mentre Manzi s’infila a sua volta sullo spagnolo del team Aruba.it alla Seat. Sorpasso anche del fratello di Deniz, a spese di Debise.

Mentre si registra il fuoripista di Tuuli, Montella ha ripreso la testa, ma all’inizio del quinto giro il colpo di scena: Manzi, sul dritto, riesce a mettersi in testa ma alla frenata taglia la traiettoria per mettersi all’esterno, cosa che coglie di sorpresa Huertas. L’iberico è costretto ad una manovra evasiva per evitare di centrare la R6 #62, ma la sua Ducati finisce nella ghiaia e perde l’anteriore; Adrián riparte, ma oltre la 30a posizione.

La lotta per la vittoria rimane a quattro piloti, con Schrötter all’attacco di Stefano alla curva 7. E’ il tedesco ad iniziare in testa il giro finale, ma Manzi alla frenata della 1 si riprende la leadership di forza e mette, tra sé e la MV, anche qualche metro decisivo. Stavolta Marcel non ha lo spazio per attaccare lo yamahista nel tratto centrale della pista ed è quindi Manzi ad aggiudicarsi la vittoria, la prima dell’anno, in questa Gara 2 del Montmelò.

Schrötter chiude comunque ottimo secondo davanti a Mahias (primo podio al ritorno in SSP per lui) e a Montella, che termina quarto a fatica difendendosi da Debise. Bahattin Sofuoğlu è sesto davanti a Navarro e a Federico Caricasulo, mentre Can Öncü, anche in una manche così corta, è crollato di ritmo fino al nono posto. Chiude la top ten Glenn van Straalen.

Nella generale piloti Montella guida ancora la classifica di campionato con 76 punti, ma ora Schrötter si fa minaccioso a sole quattro lunghezze. Manzi è terzo a quota 65, davanti a Caricasulo (44) e ad Huertas (41, ergo a -35 dalla vetta già).

Seguono la classifica di Gara 2 della Supersport e la generale piloti 2024 dopo il secondo round.

Fonte immagine: yamaha-racing.com

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