SSP | Round Australia 2024, Gara 1: Yari Montella trionfa a Phillip Island, ma c’è il giallo della partenza

SSPSupersport
Tempo di lettura: 6 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
24 Febbraio 2024 - 05:45
Home  »  SSPSupersport

Dopo il pit obbligatorio, Montella s’invola verso la vittoria, la seconda in SSP e a Phillip Island. Manzi secondo, out Huertas.


L’Australia sembra portare bene a Yari Montella. Dopo la vittoria nell’anno del debutto, il 2022, col team Kawasaki Puccetti, quest’anno il #55 si è aggiudicato nuovamente la prima manche del Round Australia a Phillip Island, lavando via anche il brutto ricordo dell’incidente patito lo scorso anno.

L’alfiere della squadra Ducati Barni Racing, partito al centro della prima fila, è stato protagonista di una gara alquanto movimentata: allo spegnimento del semaforo la sua Panigale V2 è sobbalzata facendo pensare ad una partenza anticipata, ma la mannaia dei commissari di gara non è arrivata (nonostante dalle immagini la ruota anteriore della Ducati abbia superato toccato la linea sull’asfalto) e il pilota campano ha potuto continuare a lottare per la prima posizione.

Al momento del pitstop obbligatorio voluto dalla direzione gara per evitare consumi eccessivi degli pneumatici, il #55 è passato in testa con ampio margine ed ha fatto il vuoto sui piloti col quale lottava nella prima fase, andando a vincere con un vantaggio di oltre 6″ su Stefano Manzi. Il pilota di punta del team Ten Kate ha comunque guadagnato degli ottimi punti in ottica campionato, battendo Marcel Schrötter in un duello per la piazza d’onore.

Molti protagonisti, a dire il vero, hanno lasciato la contesa, ad esempio il compagno di Manzi Glenn van Straalen, finito a terra in curva 2 insieme a Can Öncü, oppure il poleman Adrián Huertas, il quale prima ha perso la partenza al palo per uno spegnimento della sua Ducati, poi è dovuto partire dalla pitlane ed infine si è dovuto ritirare dopo appena un giro. Fuori anche Valentin Debise, caduto mentre era in seconda posizione.

LA CRONACA

I primi colpi di scena avvengono ancor prima della partenza: prima, Bahattin Sofuoğlu viene retrocesso sul fondo dello schieramento per un valore della pressione irregolare sulle gomme; poi, all’inizio del giro di ricognizione, anche il poleman Adrián Huertas subisce una battuta d’arresto, con la sua Panigale V2 che viene spinta dai meccanici ai box. Lo spagnolo sembra soffrire un problema tecnico, ma viene comunque fatto schierare in fondo alla pitlane.

Alla partenza, poco prima dello spegnimento dei semafori, la Ducati di Montella sobbalza allo stacco frizione e ciò fa sospettare di una partenza anticipata, cosa in cui incappa anche Schrötter dall’esterno della prima fila (probabilmente in reazione a quanto fatto da Yari). Il tedesco prende comunque la leadership davanti all’italiano, il quale però si fa spazio alla Southern Loop e torna in testa.

In curva 2 avviene il primo incidente tra Glenn van Straalen e Can Öncü, con quest’ultimo visibilmente contrariato e che si lamenta col pilota olandese (l’unico dei due che riuscirà a ripartire). Nel frattempo, l’altro pilota Ten Kate supera a sua volta Schrötter alla Miller Corner, aprendo il varco anche a Lucas Mahias. Il primo giro viene completato, ma non da Huertas che soffre ancora di noie tecniche ed è quindi costretto a fermarsi dopo un solo giro e ritirarsi.

In questa fase è Manzi il più intraprendente, il quale si ricongiunge a Montella e lo passa per il comando della corsa, dopo un bell’incrocio di traiettorie tra la Doohan e la Southern Loop. Tra i due comincia un piccolo elastico in termini di decimi, mentre alle loro spalle le posizioni continuano ad essere scambiate con Debise che supera Mahias in fondo al rettilineo e Tom Booth-Amos che conserva una buona sesta piazza con la Triumph. Sofuoğlu, partito dal fondo dello schieramento, è già 13°, mentre dalla direzione gara non arrivano avvertimenti sui jump start di Montella e di Schrötter.

Il campione 2017 perde terreno rispetto al quartetto di testa e comincia a fare da tappo sia a Booth-Amos che ad Oliver Bayliss, il quale li segue in settima posizione. Un lungo del britannico regala all’australiano la sesta piazza, mentre Niki Tuuli, su Ducati, rientra anche lui con un problema tecnico.

All’ottavo giro l’elastico tra Manzi e Montella termina ed il ducatista passa lo yamahista con facilità in curva 1. Il ritmo di Stefano è improvvisamente calato ed la sua gomma anteriore pare abbia una foratura, tanto che anche Debise e Schrötter lo sorpassano agilmente verso la Stoner.

Manzi, così come Montella, decide quindi di non perdere tempo e di rientrare ai box per il cambio gomme obbligatorio, sostituendo anche lo pneumatico anteriore. Il tempo totale della fermata dev’essere di 78 secondi, ma la squadra Barni, pur rimanendo in questo limite, brucia sul tempo quella Ten Kate e permette a Yari di guadagnare un grande margine. Schrötter e Debise, intanto, continuano per un altro giro, fermandosi al nono passaggio, mentre Hikari Okubo e Booth-Amos sono caduti.

Quando il #23 ed il #53 rientrano in pista, Montella è già ampiamente davanti e sta affrontando curva 1, mentre Manzi si piazza alle loro spalle in quarta posizione, ma attacca subito il tedesco della MV. Pochi secondi dopo, all’ingresso della Siberia, Debise perde di netto l’anteriore e finisce a terra, buttando al vento un podio ormai sicuro.

Al momento della sosta di Sofuoğlu, passato momentaneamente al comando prima del pit, Montella riprende la testa con oltre 7″ di vantaggio sulla coppia Manzi-Schrötter, ai ferri corti nella sfida per la piazza d’onore. La MV si rivela più veloce sul dritto, ma le staccate dell’italiano sono migliori, specie alla curva MG dove “Manzer” supera di traverso il tedesco.

Alle loro spalle, la sfida a tre per il quarto posto tra Mahias, Bayliss e Navarro si allarga negli ultimi giri coi ricongiungimenti di Federico Caricasulo, John McPhee e Sofuoğlu, quest’ultimo in grande recupero anche dopo la sosta. Dei sei il più veloce in questa fase è però il pilota Motozoo, che dopo un avvio disastroso s’insinua al quarto posto ed allunga sugli avversari. Cade, intanto, Niccolò Antonelli.

Gli ultimi giri, intanto, sono una formalità per Montella, che conquista la sua seconda vittoria in SSP con 6″6 di margine sugli inseguitori. Stefano Manzi è secondo dopo essersi difeso ottimamente da Schrötter nel giro finale, poi Caricasulo, un ottimo Bayliss e Sofuoğlu, che porta la terza MV Agusta nei primi sei. Chiudono la top ten Navarro, McPhee, Mahias e la wildcard Toparis.

Oltre alla vittoria, Montella è stato autore anche del giro veloce, perciò erediterà la pole position per l’avvio di Gara 2. Huertas, al contrario, dovrà scattare dalla quarta fila con questa nuova regola.

Questa la classifica di Gara 1 della SSP, la generale piloti dopo la prima manche e la griglia per domani.

Fonte immagine: barniracingteam.it

Leggi anche

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

LE ULTIME DI CATEGORIA
Lascia un commento

Devi essere collegato per pubblicare un commento.

COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

MENU UTENTE

REGISTRATI

CONDIVIDI L'ARTICOLO
RICEVI LA NEWSLETTER
Iscriviti per rimanere sempre aggiornato
(puoi sempre iscriverti in seguito)