SSP | Round Aragona 2023, Gara 1: Nicolò Bulega domina incontrastato, Manzi sbaglia e regala il podio a Montella

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
23 Settembre 2023 - 16:32
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Altra prestazione ineguagliabile di Bulega in SSP, ora sono 80 i punti di vantaggio su Manzi in campionato. Secondo Schrötter.


Oramai il copione delle gare della SSP lo conosciamo: la forza del pacchetto Nicolò Bulega-Ducati al momento è semplicemente di un altro livello rispetto ai concorrenti e, nel Round Aragona, è arrivata la 12a vittoria dell’anno per l’emiliano.

Un autentico en plein per il pilota del team Aruba.it, primo sia nella Superpole che in gara dal primo all’ultimo passaggio, con tanto di giro veloce. Gli ultimi passaggi sono stati un’autentica passerella per Nicolò, sempre più avviato verso la conquista del primo titolo mondiale.

Gara 1 non è stata però noiosa, ripensando a quanto avvenuto alle spalle del #11: un gruppetto di sei piloti si è dato battaglia per i due posti rimanenti sul podio, andati a Marcel Schrötter e Yari Montella. Il tedesco è tornato sul podio con la sua MV Agusta nonostante una penalizzazione in griglia per un’infrazione commessa in qualifica, mentre l’alfiere di Barni Spark Racing si è rivisto nelle prime tre posizioni come successo l’ultima volta ad Imola, quando ha concluso terzo in Gara 2.

In realtà, fino a tre curve dalla fine la terza posizione era nelle mani di Stefano Manzi, ma il pilota Yamaha, nella foga di attaccare Schrötter, è incappato in un errore: tra i due c’è stato un contatto nel cambio di direzione 14-15, con la punta del team Ten Kate che è poi andata lunga nella sabbia per evitare la caduta. Manzi ha continuato la corsa, ma ha chiuso soltanto 11° perdendo 20 punti nei confronti di Bulega.

LA CRONACA

Prima della partenza, vengono confermate due penalizzazioni per Marcel Schrötter e Tom Edwards: il primo scende dal quarto al settimo posto in griglia per aver rallentato eccessivamente nel giro di lancio durante la Superpole, il secondo è costretto al long lap penalty per aver ostacolato dei piloti nella FP2.

Al via Bulega, dalla pole, parte a razzo e semplicemente scompare alla vista degli avversari, con Montella secondo su Caricasulo e Manzi, che chiude la porta in faccia a De Rosa. Il #62 passa subito all’attacco della Ducati Althea e guadagna la terza piazza nella chicane in discesa, ma già durante il secondo giro i primi quattro piloti sono sgranati e Caricasulo, poco veloce come ritmo nelle prime fasi, finisce per fare da tappo a Huertas e a chi lo segue.

Montella, in appena tre giri, si ritrova a 1″5 da Bulega, il quale realizza il record in gara al secondo giro per poi amministrare agevolmente la situazione. Yari mantiene ancora qualche decimo di margine su Manzi, mentre Caricasulo ritrova ritmo e riesce a prendere un po’ di margine su Huertas e Marcel, in lotta tra loro. Lo spagnolo viene messo fortemente sotto pressione dal tedesco, ma resiste al suo attacco alla staccata in discesa di curva 12.

Un paio di giri dopo la resistenza del #99 viene piegata ed il pilota MV sale così in top five. Il calvario di Adrián, superato anche da altri piloti, dura fino a sei giri dalla fine, quando un guasto tecnico alla sua Kawasaki lo costringe al ritiro.

Con ancora cinque tornate al termine, la lotta per la seconda posizione comincia a farsi più serrata, con Manzi che ha ripreso Montella, e Schrötter a sua volta nella coda della R6. L’attacco del riminese sul salernitano arriva nel cambio di direzione in salita tra la 12 e la 13, con Montella poi passato di motore dalla F3 800 RR del tedesco.

Le due MV, compresa quella di Bahattin Sofuoğlu, passano all’attacco in questa fase e puntano entrambe al podio, col turco che gira 1″ più veloce di Caricasulo e Montella e Schrötter che invece sorpassa “Manzer” sul lungo rettilineo. La resistenza di Manzi è lodevole al curvone, ma nel rettilineo del traguardo il #23 completa il sorpasso. Bahattin invece sbaglia e finisce per precipitare di nuovo al settimo posto.

La lotta per la piazza d’onore non è finita, perché Manzi, a tre giri dalla fine, tenta di attaccare Schrötter nel cambio di direzione 14-15, riuscendo a passare l’avversario nella prima occasione ma venendo ringhiottito dalla maggior velocità della F3. Il terzo tentativo, all’ultimo giro, ha l’esito peggiore: Manzi si butta all’interno ed entra in contatto con la ruota posteriore di Schrötter, col tedesco che prosegue ma con l’italiano costretto ad andare nella sabbia per non cadere.

“Manzer” riprende la pista ma sprofonda all’11° posto, mentre il suo rivale per il titolo Bulega sigla un altro successo perentorio vincendo Gara 1. Schrötter e Montella concludono la top tre davanti a Caricasulo, De Rosa, Sofuoğlu, Navarro, van Straalen, Tuuli e Debise. Appena cinque punti raccolti per Manzi, davanti alla wildcard Ruiz, Diaz, Spinelli e Vostatek.

La classifica vede ora Bulega con un vantaggio di 80 punti con due round e mezzo da svolgere e, potenzialmente, già domani potrebbe arrivare il match point decisivo: se facesse 20 punti più di Manzi con lo yamahista costretto ad un ritiro o ad uno zero, il gap salirebbe a quota 100 e Nicolò, ora con 383 punti a disposizione, sarebbe automaticamente campione per il gran numero di successi.

Qui i risultati della prima manche della Supersport e la classifica iridata.

Fonte immagine: arubaracing.it

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