P300.it ha intervistato Can Öncü, pilota di Kawasaki Puccetti Racing, durante il Round di Italia del mondiale Supersport.
da San Martino del Lago
Can Öncü è un pilota di quelli vecchio stile, disposto a tutto pur di superare i propri limiti ed arrivare alla vittoria. Nonostante abbia solo 21 anni, il turco ha già alle spalle una carriera ricca di alti e bassi e ha voluto raccontarcela senza filtri.
Ciao Can, grazie di essere qui con noi oggi. Quando è nata la tua passione per le moto?
“Bisogna tornare indietro di molto tempo! Ho cominciato a guidare le minimoto per divertimento. Dopo qualche anno ho chiesto di correre una gara e l’ho vinta. Da allora la cosa è diventata seria. Tutto è cominciato tanto tempo fa!”
Sei salito alle luci della ribalta dopo la vittoria della Red Bull MotoGP Rookies Cup nel 2018. Come ti sei sentito all’epoca?
“Sicuramente è stato un bel momento perché è un campionato di livello abbastanza alto, quindi non è così facile vincere, e perché sei felice quando raggiungi l’obiettivo che ti sei prefissato. Dopo ho vinto la mia prima gara in Moto3. Gli eventi hanno preso una piega un po’ sfortunata dopo quel fatto. Nel 2020 abbiamo deciso di venire in Supersport, in cui stiamo facendo un buon lavoro, anche se dobbiamo fare di meglio l’anno prossimo.”
Nel 2019 hai corso in Moto3, ma la stagione non è andata secondo le aspettative. Quali sono i motivi, secondo te?
“Perché le aspettative di tutti quanti erano troppo alte e, per questo motivo, è difficile per un quindicenne fare dei buoni risultati. La stagione è stata complessa, ma io mi aspettavo già un esito simile. Tutti pensavano che io fossi in grado di vincere di tutto quando, in realtà, non avevo l’esperienza necessaria per farlo. Dopo questi fatti io e Kenan, che è un po’ come un fratello maggiore, abbiamo deciso di cambiare percorso e, da allora, ho ottenuto migliori risultati e sono più felice.”
Nel 2023 hai subito un brutto infortunio al braccio. Ti sta ancora limitando a livello fisico o psicologico?
“Sarò sincero, l’anno scorso mi ha limitato, ma in questa stagione sono migliorato nel tempo. La cosa che mi sta trattenendo un po’ non è la guida in sé, bensì il pacchetto a mia disposizione qui in Supersport. Insomma, le Ducati sono veloci! L’anno scorso eravamo più competitivi perché di recente Ducati e le altre moto sono migliorate davvero molto e noi siamo al limite. Non possiamo fare più di così. Per questo motivo (Kawasaki, n.d.r.) ha lavorato in modo consistente con me e non solo per rendere competitiva la moto dell’anno prossimo. L’obiettivo è impegnarsi al massimo con me o con altri in vista del 2025.”
Parliamo di obiettivi. Ritieni di essere in linea con le aspettative che avevi a inizio 2024?
“Posso dirti che a inizio stagione c’erano 4 piloti con Kawasaki, mentre ora sono praticamente da solo. Sono anche quello che ha conquistato più punti. Continuo a credere che questa moto possa vincere ed è per questo motivo che ci lavoro sopra ogni giorno. Certo, sicuramente potrebbe andare meglio, ma per farlo bisogna lavorare ancora più duramente. Il team fa un bel lavoro. Forse sono quello che non ottiene il meglio possibile, ma comunque ci provo.”
Corri con Puccetti Racing da oramai diverse stagioni. Com’è il tuo rapporto con il team?
“L’ambiente è familiare e amichevole, ma, nonostante ciò, lavoriamo molto per crescere. Le cose sono migliorate pian piano, sia in fatto di rapporti, sia per quanto riguarda l’aspetto tecnico. Sono dovuto stare fermo per quasi un anno e ora stiamo cominciando a risalire la china. Lo dimostra l’ultimo paio di gare, che sono andate molto meglio rispetto a inizio stagione. Abbiamo trovato una base per tornare in alta classifica.”
Kawasaki l’anno prossimo porterà in pista una nuova moto per la Supersport. L’hai provata? Se sì, pensi che sia migliore della 6R attuale?
“Anche con questa moto penso che chiunque veda che non stiamo facendo un brutto lavoro. Questo significa che a livello di telaio e di ciclistica siamo già ad un buon livello. Siamo un po’ indietro in quanto a potenza, ma possiamo recuperare in curva, in cui la Kawasaki è molto veloce. Ho provato la nuova moto, che è molto migliore di quella attuale. Certo, bisogna ancora affinarla per bene, però penso che, quando sarà pronta, sarà davvero competitiva.”
Anche il tuo gemello Deniz è un pilota di altissimo livello. Come vivi la sua presenza in questo mondo?
“Deniz sta andando forte! Quando vince è come se io vincessi, mentre quando perde è come se io perdessi perché è parte della mia famiglia. Vorrei che l’anno prossimo diventi campione del mondo della Moto2 e che possa andare subito in MotoGP, in cui spero vinca diversi titoli perché se lo merita ed è molto veloce. Inoltre ha la mia età, è solo 3 minuti più grande a dire il vero. Andare in MotoGP è uno dei più grandi obiettivi di ogni pilota e lui è già in Moto2, deve solo compiere l’ultimo scalino per arrivarci. Per lui salire nella classe regina è un sogno, così come lo è per tutta la famiglia, perché quello è tutto un altro mondo. La Superbike e la MotoGP hanno un livello simile perché se Toprak (Razgatlioglu, n.d.r.) andasse in MotoGP sarebbe comunque facilmente da top 3. Sarei felice se Deniz riuscisse in quest’impresa!”
Sei un membro della KNN54, l’Academy di Kenan Sofuoğlu. Puoi descriverci gli allenamenti e la preparazione che svolgi con Kenan?
“Parlare con Kenan è difficile, perché è stressante a livello mentale. Lui ci spinge a ottenere buoni risultati e quando non ci riusciamo si arrabbia e ci fa allenare più duramente. La cosa migliore dell’Academy è che, anche se stai avendo una brutta giornata, Kenan ti supporta, così come fa nelle belle giornate o in caso superi un’operazione o sia il tuo compleanno. Anche quando sei felice sai che avrai Kenan al tuo fianco a supportarti e a fare tutto il possibile per te, perché è davvero una persona speciale che si prende cura sempre dei suoi piloti, sia a livello mentale che pratico. Se non sei abbastanza veloce ti spinge ad essere migliore. Davvero, è una persona speciale e, per questo motivo, stare con lui ti rende molto felice e ti fa venire voglia di mostrargli un buon risultato.”
TI farò una domanda molto difficile. Se un costruttore diverso da Kawasaki ti offrisse un contratto per correre in Superbike, tu accetteresti?
“Dipende. Io e Kawasaki abbiamo lavorato bene insieme per molti anni, nei quali siamo riusciti a raggiungere risultati notevoli. Tutto dipende dall’offerta. Insomma, se mi capitasse l’opportunità di vincere, di sicuro la prenderei al volo. Nonostante ciò vorrei anche far raggiungere a Kawasaki il titolo mondiale, perché Manuel mi ha dato fiducia nei momenti in cui mi sono sentito smarrito e ha speso molte energie per farmi andare forte. Questa domanda è molto complessa. Se mi arrivasse qualcosa, dovrei pensarci molto bene. Non è per niente facile risponderti.”
Nell’ultima domanda vorrei parlare del futuro. Hai già dei piani concreti per il 2025?
“Sì. Non posso dire cosa farò per ora. Voi saprete comunque tutto nell’arco di qualche settimana. Penso che circolino già dei rumor nel paddock, ma non commenterò a riguardo. Posso solo dire che, in questo momento non ho ancora firmato nulla. Stiamo aspettando, perché Kenan sta finalizzando tutti i dettagli. Al momento sono concentrato principalmente a guidare la mia moto. Andremo dove decide Kenan, perché lui fa sempre la scelta giusta. Kenan deciderà quando e dove andrò.”
Ringraziamo Can per la disponibilità e Anna di Puccetti Racing per aver organizzato e permesso lo svolgimento dell’intervista.
Media: Press Kawasaki
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