SSP | GP Indonesia 2022, Gara 1: Niki Tuuli vince dalla pole la prima manche, Dominique Aegerter è campione del mondo per la seconda volta consecutiva

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
12 Novembre 2022 - 06:27
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Il finlandese resiste ad Öncü e poi vince in solitaria. Il ritiro di Baldassarri al terzo giro spalanca la porta del mondiale ad Aegerter, quarto dietro Tuuli, Caricasulo ed il turco.


Quella odierna, per la SSP, può essere considerata una giornata di rivincite. La prima è quella di Niki Tuuli, che dopo un lustro di vacche magre e poche soddisfazioni può finalmente tornare ad assaggiare lo champagne del successo al termine della Gara 1 del GP Indonesia 2022, per sé e per il team MV Agusta. 

La squadra di Andrea Quadranti interrompe così il proprio digiuno ancora più lungo, pari a sei anni dall’ultima vittoria di Jules Cluzel con la MV Agusta F3 di vecchia generazione. La Casa varesina, invece, non vinceva da Phillip Island 2017, quando fu Roberto Rolfo a portare al trionfo la tre cilindri del team Factory Vamag.

La seconda rivincita è quella di Dominique Aegerter, nei confronti di tutti coloro che hanno dubitato delle sue capacità o che l’hanno pesantemente criticato per i fatti della MotoE nel 2021. L’elvetico, infatti, festeggia il secondo titolo iridato consecutivo in Supersport, cosa che non accadeva dalla doppietta iridata 2015-2016 di Kenan Sofuoğlu. Il #77 è il terzo pilota nella storia di questo campionato ad ottenere due titoli consecutivi, insieme al pentairidato turco e al francese Sébastien Charpentier. 

Dal secondo giro in poi all’alfiere di Ten Kate è stato sufficiente rimanere fuori dai guai, dato che Lorenzo Baldassarri si è autoeliminato da sé con un highside in uscita da curva 1. Il podio, nel frattempo, è stato completato da Federico Caricasulo, che ottiene un altro buon piazzamento, e da Can Öncü, il quale ha parecchio da recriminare per un errore che gli è costato potenzialmente la vittoria a pochi giri dalla fine. 

LA CRONACA 

La gara parte nel segno di Tuuli, che scatta bene dalla pole position e conduce il primo giro tallonato da Caricasulo e Bulega, scattati ottimamente dalla seconda fila. Aegerter e Baldassarri rimangono più sulla difensiva, specie l’italiano che si ritrova attaccato in curva 13 da Stefano Manzi. Sempre il pilota Triumph è protagonista di un contatto col compagno Hannes Soomer in curva 2, che mette fuori gioco l’estone immediatamente. 

Il colpo di scena decisivo per la lotta titolata avviene già all’inizio del terzo giro: Baldassarri è vittima di un brutto highside a centro curva alla 1 ed è fuori dai giochi per il titolo; la dinamica è piuttosto violenta, ma fortunatamente l’italiano si rialza e lascia la pista sulle sue gambe. 

La gara prosegue con Can Öncü ora in testa ed il terzetto davanti, comprendente anche Tuuli e Caricasulo, sta allungando su Bulega. L’italiano della squadra Aruba.it sta facendo da tappo a Manzi, Montella ed Aegerter, mentre Jules Cluzel mantiene l’ottava posizione ma più staccato. 

Al quarto giro Tuuli risponde al turco in curva 10 e torna davanti, mentre stranamente le Yamaha non sembrano granché al passo delle concorrenti in questo Gran Premio. E’ il turno di Manzi di attaccare Bulega nel terzo settore della pista, mettendosi così alla caccia del trio davanti. 

Il ritmo veloce di Tuuli ed Öncü permette ai due di seminare anche la Ducati di Federico Caricasulo, mentre Manzi a sua volta non riesce a ricucire il distacco dal connazionale davanti. La situazione va di male in peggio per il pilota Triumph, che accusa un calo importante degli pneumatici, viene ripreso e superato da Montella e persino penalizzato per l’incidente con Soomer in curva 2. 

Bulega, nella lotta con Aegerter, mostra gli artigli e non gli rende il sorpasso facile a dieci giri dalla fine, mentre un errore fa scendere Manzi ulteriormente in classifica in nona piazza, alle spalle della coppia Raffaele De Rosa-Jules Cluzel. Nel frattempo la leadership cambia a favore del fratello di Deniz, a causa di una leggera incertezza di Tuuli alla 3. 

L’errore decisivo lo compie però proprio il pilota di Puccetti Racing, nel cambio di direzione veloce 7-8: Öncü è costretto a prendere la traiettoria larga del long lap penalty e cede un paio di secondi all’alfiere MV Agusta, che torna in testa con oltre 1” di margine. Un secondo errore alla stessa curva fa perdere un’ulteriore posizione al #61, ora alle spalle di Caricasulo dopo un attacco del ducatista alla 10. 

Le prime tre posizioni cominciano a cristallizzarsi ed il solo sull’offensiva è proprio Aegerter. L’elvetico supera Bulega per entrare in top five e, non contento, tenta anche di riagganciare Yari Montella negli ultimi quattro giri. Il #77 ce la fa a all’ultimo passaggio supera l’italiano battendolo poi in volata. 

Niki Tuuli va così a vincere la sua seconda gara in carriera davanti a Caricasulo, Öncü, Aegerter, Montella, Bulega, Manzi, Cluzel, De Rosa, Huertas, Booth-Amos, Verdoïa, Sebestyen, Bayliss e Taccini. Con questo risultato Dominique Aegerter conquista, per la seconda volta consecutiva, il campionato mondiale SSP, completando la tanto desiderata doppietta di titoli con la MotoE. 

I 437 punti raccolti danno la certezza matematica ad Aegerter, mentre Baldassarri rimane fermo a 352 e con già il titolo di vicecampione in tasca. La lotta per il terzo posto vede il leggero strappo di Öncü, che nonostante la vittoria buttata ha guadagnato altri sei punti su Bulega ed è ora a +32 sul ducatista e a +45 su Manzi. 

Seguono la classifica di Gara 1 e la generale piloti della SSP. 

Fonti immagini: yamaha-racing.com, mv-repartocorse.it

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