Sono troppo giovine

BlogParola di Corsaro
Tempo di lettura: 4 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
1 Maggio 2017 - 20:52

“Siamo agli ultimi metri di Ayrton Senna… che a braccia alzate… attraversa la linea del traguardo.” [Andrea De Adamich, Donington ‘93]

“E’ passato in questo momento! Villeneuve è al comando del Gran Premio di Montecarlo!” [Mario Poltronieri, Montecarlo ‘81]

“Alain Prost si conferma campione del mondo di Formula 1 per il secondo anno consecutivo.” [Mario Poltronieri, Adelaide ‘86]

“Le ultime curve per Michael Schumacher, inseguito vanamente da Mika Hakkinen! Il titolo mondiale non gli può sfuggire! L’ultima chicane, poi l’ultima curva prima del traguardo! Michael Schumacher ce l’ha fatta! Sì, Michael Schumacher! Campione del mondo! Riporta il titolo iridato a Maranello!” [Gianfranco Mazzoni, Suzuka 2000]

Le persone spesso si trovano a usare delle frasi di circostanza parecchio comuni e abusate, ma che riescono a riflettere perfettamente uno stato d’animo. E non provate a negarlo, cari lettori, anche per voi è così, come lo è anche per meLa mia, se si parla della mia passione motoristica, è sicuramente “sono nato negli anni sbagliati”. Già, sono proprio nato negli anni sbagliati.

Non che non apprezzi il mondo di oggi con tutta la sua tecnologia e rapidità (che mi permettono anche di scrivere quest’articolo su questo sito internet), ma guardando ciò che mi sono perso dal passato di mondi come Formula 1, MotoGP, Rally e altro, sento grossissimi vuoti in me. E no, non sono buchi nello stomaco dovuti alla merenda saltata.

Questo mio discorso è per raccontarvi un mio rimpianto… sì, non ci sono molti altri modi per descriverlo. Il rimpianto di essermi perso il passato di questi motorsport, di non aver potuto vivere in maniera adeguata leggende mastodontiche come Senna, Prost, Mansell, Villeneuve (Gilles, ovviamente) ma anche Rainey, Roberts, Doohan, Schwantz, Sainz, Auriol, McRae, Biasion… la lista sarebbe davvero infinita se continuassi.

Nomi di persone che ai non appassionati possono sembrare banali. Nomi di campioni che magari, in piccolissima parte, ho avuto il piacere anche di vivere, ma per la troppa gioventù non riesco a ricordare. Nomi di leggende che ho avuto la (s)fortuna di conoscere solo molto tempo dopo. E fidatevi, sono parecchie.

So che questa mia mancanza potrebbe apparire un capriccio e che “riuscirei a recuperare tutto su internet” ma non avrebbe, e non ha avuto quando l’ho fatto, lo stesso gusto. Vedere le gesta di questi campioni passati ad anni, decenni di distanza, non farebbe altro che aumentare quel rammarico.

Di momenti da pelle d’oca da appassionato di corse ne ho passati, di belli e di brutti: i titoli di Schumi con la Rossa di Maranello, l’incredibile lotta con Alonso per il titolo 2006, il suo primo ritiro a Monza, Kimi campione del mondo, Rossi contro Gibernau a Jerez, la morte del mio rallysta preferito Colin McRae e di una giovane promessa come Simoncelli… ne ho vissute di emozioni, un bel gruzzoletto dai. Ma non è abbastanza, e anche in un futuro in cui sicuramente guarderò ancora le corse, quel peso, quella mancanza, resterà sempre, sempre, sempre. Essere fan di corse per me è come essere piccoli, avere una macchinina (paragone azzeccato eh?) ma guardare il tuo fratello più grande di un anno giocare con una più nuova, bella e colorata. Ti viene da rosicare

Oggi, primo maggio, anniversario della scomparsa di Ayrton a Imola ben 23 anni fa, non me la son sentita di (s)parlare di un campionissimo del genere rischiando di sparare cavolate, o facendo il finto buonista; ecco il perché di questo testo. Il suo nome è riuscito e riesce ancora a essere altisonante dopo quel terribile incidente (lo conoscevo già da piccolissimo come grande pilota), ma non mi sembrava sufficiente per parlare, magari erroneamente, del brasiliano.

Ma una cosa la so: darei qualsiasi cosa per tornare a quei tempi, a vedere com’erano le tribune, gli spalti, le vetture, le facce dei piloti ma anche le moto, le auto da rally, le vetture Indy (o CART) o di qualsiasi altra categoria, e ancora le piste, i paddock… tutto. Vedere tutto!

In poche parole… avrei il disperato bisogno di Doc, Marty e della loro DeLorean.

Fonte immagine: tumblr.com

Leggi anche

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

LE ULTIME DI CATEGORIA
Lascia un commento

Devi essere collegato per pubblicare un commento.

COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

MENU UTENTE

REGISTRATI

CONDIVIDI L'ARTICOLO