Il 1999 è stato l’anno “zero” della classe 500cc, con il ritiro di sua maestà Mick Doohan dopo 5 titoli mondiali consecutivi a causa della caduta di Jerez. Un anno caratterizzato dal successo di Alex Criville nel mondiale, dal flop di Max Biaggi con la Yamaha ufficiale e dal ritorno al vertice della Suzuki.
Dopo il ritiro di Kevin Schwantz nel 1995, la squadra di Hamamatsu aveva un bisogno terribile di ritrovare competitività, in parte arrivata con Daryl Beattie proprio nella stagione del ritiro del campione texano. Kenny Roberts jr. rappresentava una ventata di aria fresca e una sorta di scommessa per provare a riprendersi i vertici della categoria nel 1999. Figlio del grande “King Kenny”, Kenny junior doveva ancora dimostrare al mondo di essere un pilota davvero valido e non solo un carneade dal cognome pesante ma allo stesso tempo “utile”.
La prima gara del campionato a Sepang è un vero shock per tutti. A partire dal venerdì, con l’incredibile pole position del grande “incompiuto” John Kocinski, bravo a mettersi dietro tutti con la Honda del team Kanemoto prima della pioggia del sabato. La gara è un monologo di Kenny Roberts e della sua Suzuki numero 10, scattata in terza posizione davanti a quella gemella di Nobuatsu Aoki. Una vittoria costruita dalla partenza, approfittando dei duelli che giro dopo giro coinvolgono la Honda ufficiale di Alex Criville e le Yamaha di Carlos Checa e di un Max Biaggi pasticcione in frenata e costretto poi al ritiro per guasto tecnico.
Roberts riesce a sfruttare al meglio le caratteristiche della RG500 versione ’99. Una moto molto valida a livello di ciclistica ma paurosamente a corto di cavalli. Kenny, nonostante gli 11 km/h di differenza rispetto alle velocissime Yamaha (277 km/h contro 288 km/h), si prende la prima vittoria della carriera e inizia un ciclo che lo vede vice-campione nel 1999 e iridato nel 2000. Quella vittoria di Sepang, con Doohan soltanto quarto al traguardo e staccato di oltre 8 secondi da Roberts, è l’inizio di un biennio particolarmente “variegato” per la classe 500, con diversi protagonisti al vertice prima dell’avvento dell’era firmata Valentino Rossi.
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