Il racconto del weekend del pilota romano nel campionato Formula Regional
di Mariangela Scaringi
Formula Regional – Round 3. Red Bull Ring. Pista dai dolci ricordi per il pilota romano Andrea Cola, che sul tracciato austriaco ha conquistato la sua prima vittoria con la sua F.3 Dallara 312. Tutto il team, pertanto, è carico e pronto a mettersi alle spalle il difficile week end del Paul Ricard.
Venerdì 11 settembre
Nelle prime libere il feeling con la monoposto 99 è buono, quello con il tracciato anche. La prima sessione riporta ai box un Andrea fiducioso. Le sensazioni positive vengono confermate dalla seconda sessione, il tempo delle libere 1 viene abbassato di ben tre decimi. Un ottimo segnale.
Sabato 12 settembre
Giornata piena, il programma prevede due sessioni di qualifiche (15 minuti a sessione) nella prima mattinata e alle 13:30 gara 1 (30 minuti + 1 giro). Undicesimo tempo nelle prime qualifiche, decimo nelle seconde, a soli 41 millesimi dal nono.
Gara 1 è segnata dall’ingresso della safety car nelle prime tornate. Alla ripartenza il capitolino cerca subito l’attacco sull’avversario ma i due si toccano ed Andrea rovina l’ala anteriore. Chiude nono, dopo aver mantenuto un ritmo costante per tutta la gara. Altri punti portati a casa.
Domenica 13 settembre
In gara 2 fin da subito qualcosa non va. La monoposto è difficile da guidare, con troppo sottosterzo. A fine gara il pilota romano torna ai box senza togliersi il casco, l’undicesimo posto finale è un pugno nello stomaco che proprio non ci voleva. Tuttavia, c’è ancora gara 3 da disputare e gli uomini Monolite sono subito al lavoro per trovare un assetto migliore per l’ultimo impegno del week end.
Gara 3 è un turbinio di emozioni. Andrea ritrova le buone sensazioni con la sua monoposto e sin da subito è aggressivo. Risale fino all’ottavo posto, entusiasmando anche il telecronista inglese al commento della gara. “Super skill from Andrea Cola”, una staccata da urlo in curva tre, qualcuno la definirebbe addirittura una staccata da MotoGp. L’ingresso della safety car ricompatta il gruppo. Le gomme del pilota romano sono in buone condizioni, può approfittarne per giocarsi una buona posizione a metà gruppo. La lotta per il settimo posto è appassionante, tant’è che la regia televisiva si concentra su questo duello. Settimo, poi di nuovo ottavo. Entra ancora la Safety Car. Siamo nelle battute finali della gara. Bisogna giocarsi il tutto per tutto. E nell’eccesso di foga Andrea commette una piccola sbavatura. Taglia il traguardo in decima posizione. Un solo punto portato a casa che non rende onore alla meravigliosa gara disputata.
Al suo passaggio sotto la bandiera a scacchi tutto il team lo applaude dal muretto. Sono tutti consapevoli di aver ritrovato il loro guerriero, perché delle volte l’importante non è vincere, quello che conta è l’idea di non perdere. E questo è il DNA di chi non smette mai di crederci.
Immagine: Dirk Hartung
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