Sebastian Vettel si è anche stufato di dover dimostrare qualcosa a qualcuno ai critici della domenica – o forse, più semplicemente, si è stufato della pioggia di critiche circa le sue abilità alla guida di una F1. Quando vinceva e dominava a bordo della Red Bull, veniva spesso tacciato di essere un pilota “mediocre” alla guida di una monoposto stellare. Adesso che i tempi sono più difficili, le critiche verso la sua presunta mediocrità vengono accompagnate da confronti impietosi con il compagno di squadra, Daniel Ricciardo, che sta ottenendo risultati di tutto rispetto.
“Ho avuto molti problemi con la monoposto – ed è stato difficile poter dare il proprio meglio” ha dichiarato il tedesco. Riguardo le critiche verso la stagione in corso, Vettel ha commentato: “Ho avuto una sola gara senza problemi, e quella era il Gran Premio della Malesia”. Come affrontare le critiche e la stagione difficile? “Bisogna essere fedeli a se stessi” ha spiegato “se la monoposto non va, puoi essere anche il miglior pilota al mondo, ma le vittorie non arriveranno”.
“Mi viene in mente Michael (Schumacher), quando è tornato con la Mercedes, la monoposto non era evidentemente al suo livello, non era al livello delle Ferrari che ha guidato. Eppure, c’è stata molta gente che ha commentato ‘Michael era solo fortunato quando ha vinto tutto con la Ferrari’. Ma a un certo punto, hai già dimostrato abbastanza a te stesso e agli altri”. “Sfortunatamente, oggi come oggi è normale arrivare a giudizi molto facili e rapidi. Bisogna imparare a gestirli: è molto facile scrivere o dire qualcosa – è un po’ come l’asilo, ed è triste che sia così in F1, ma tutti pensano che tutti abbiano qualcosa da nascondere”.
“Certe critiche sono irrispettose, perché la gente non conosce i retroscena, ma a volte non li vuole neanche sapere, preferisce conoscere fatti controversi e negativi”.
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