Schumi, l’affetto del mondo come regalo per un compleanno difficile

F1
Tempo di lettura: 3 minuti
di Alessandro Secchi @alexsecchi83
3 Gennaio 2014 - 08:30
Home  »  F1

A memoria, da quando internet è diventata un punto di riferimento, faccio molta fatica a ricordare una tale testimonianza di affetto, stima ed incoraggiamento nei confronti di un personaggio del mondo dello sport in difficoltà.

Nonostante la persona in questione si chiami Michael Schumacher, nonostante sia ‘solo’ un ex pilota di F1 e quindi non un politico, un diplomatico o un premio nobel, sono sorpreso dalla marea di messaggi e di attenzioni che gli sono state riservate non solo da persone dell’ambiente, sia questo la F1 o il motorsport in generale, ma anche da parte di tantissime altre persone di mondi che, con la F1, non c’entrano niente. Cantanti, attori, politici, associazioni. In tanti, davvero tanti, si sono uniti alla famiglia di Michael per far sentire il loro appoggio in queste giornate difficili.

E’ la forza delle emozioni. Quelle che Schumi ha regalato a milioni di tifosi in tutto il mondo lasciandone un ricordo piacevole o indelebile. Quelle del dominio che ha portato la Ferrari a guardare tutti dall’alto al basso per 5 anni di fila. Il risultato del duro lavoro che Michael svolgeva ai tempi dei test liberi, con intere giornate a girare a Fiorano. Perchè, probabilmente, Schumi non ha avuto il talento puro di Ayrton, ma con il duro e metodico lavoro da buon tedesco ha saputo diventare il punto di riferimento per almeno due generazioni di piloti arrivate nella classe regina dopo di lui.

Belle anche le testimonianze di Coulthard e Trulli. Il primo, in un lungo articolo del quale vi abbiamo proposto la traduzione, ha confessato di non esser mai stato al livello di Michael, cosa sempre difficile per un pilota anche dopo un ritiro. Il secondo ha smentito subito le prime teorie che parlavano di una qualche colpa di Schumi nell’incidente di qualche giorno fa, parlando di lui come di un uomo sempre attento alla sicurezza anche quando erano colleghi nell’associazione piloti.

Questo nonostante David e Jarno spesso siano stati critici o polemici nei confronti di Michael: il primo protagonista di diversi scontri in pista, il secondo per la voglia di primeggiare che portava Schumi a ridosso del limite, se non oltre, in certe occasioni.

Insomma, l’incidente e la preoccupazione per le sue condizioni ha dato modo anche a chi in passato l’ha criticato di riconoscere la determinazione che ha fatto di lui un uomo di successo, famoso a questo punto in tutto il mondo e ancora stimato ed apprezzato nonostante le ultime tre stagioni in Mercedes non siano state all’altezza delle precedenti (non solo per colpe sue, evidentemente).

Ma, se dal mondo del motorsport ci si può aspettare una reazione simile, è il risalto che è stato dato alla vicenda in tutto il mondo su giornali e media locali che lascia senza parole. Questo a testimonianza di quanto la figura di Michael sia conosciuta.

Oggi 3 Gennaio è il 45° compleanno di Schumi, gli auguri si sprecheranno anche se lui non potrà sentirli. Diverse sono le iniziative portate avanti in questi giorni. Ci sarà una sfilata silenziosa dei Ferrari Club di fronte all’ospedale di Grenoble. E un gruppo di tifosi organizzato su Twitter farà recapitare 92 rose ai familiari, sempre all’ospedale di Grenoble. 91 rosse, una per ogni vittoria. la 92a bianca, nella speranza che possa diventare anch’essa rossa a breve.

Il mio, nostro augurio, è che tra un anno esatto tutto questo sia solo un brutto ricordo, anche se la strada è ancora incerta, sicuramente lunga. Ma, e questo pare certo, Schumi non è da solo a correre per la 92a vittoria della carriera.

Leggi anche

Il calendario completo del mondiale 2024

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

LE ULTIME DI CATEGORIA
Lascia un commento

Devi essere collegato per pubblicare un commento.

COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

MENU UTENTE

REGISTRATI

CONDIVIDI L'ARTICOLO