SBK | Test Portimão pre-2024, sintesi della seconda giornata

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
30 Gennaio 2024 - 19:45
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Toprak Razgatlıoğlu rompe l’egemonia di Bulega in questi test prestagionali, terzo Alex Lowes su Kawasaki. Bautista solo 15°.


Con la fine della sessione di martedì, si sono conclusi i test prestagionali di Portimão della SBK e, con essi, la fase di preparazione nel Vecchio Continente prima del passaggio oltreoceano verso l’Oceania, in vista del primo round della stagione in Australia.

Su una pista decisamente affollata ed occupata sia dai protagonisti della Superbike, sia da alcuni piloti MotoGP come ieri che da Adrián Huertas dalla SSP, il risultato cronometrico finale ha lasciato di stucco molti, col record della pista battuto (seppur non ufficialmente) di mezzo secondo quest’oggi.

Il primo a riuscirci, già al mattino, è stato Toprak Razgatlıoğlu, detentore del primato al termine del martedì. “El Turco” ha soffiato la prima posizione dalle mani di Nicolò Bulega, che dopo tre giornate di test passate in testa ha dovuto cedere il passo al nuovo pilota BMW, i cui commenti sulla M1000RR appaiono sempre più entusiasti, turno dopo turno.

L’1:39.189 realizzato da Toprak è stato ottenuto con gomma da qualifica nel pomeriggio, ma il grosso del lavoro è avvenuto nel mattino dentro il box del #54, con Razgatlıoğlu focalizzato sui long run con gomma Pirelli SC0 e capace di stampare una lunga sequenza in 1:40 basso. La seconda BMW, quella gemella ufficiale e guidata da Michael van der Mark, non è distantissima in termini di posizione con l’olandese quinto assoluto, ma “Magic Michael” rimedia mezzo secondo da “Razga” sul tempo sul giro.

Rispetto a ieri, anche le due M1000RR restanti ed affidate al team Bonovo Action si sono aggiudicate la top ten. Scott Redding, difatti, precede il compagno Garrett Gerloff in nona e decima posizione, dopo una giornata passata per entrambi a lavorare sui setting. Il loro distacco dal leader è di 1″, mentre tra i due balla appena 0″001.

Bulega, nonostante il primato perso, dista meno di un decimo nella lista dei tempi dal primo pilota BMW. Il campione in carica della SSP sta continuando a dare prova delle sue qualità a bordo della Ducati Panigale V4R ed anche questa giornata ha dato informazioni utili al #11, con Marco Zambenedetti, direttore tecnico di Ducati Corse in Superbike, che si è detto impressionato dal lavoro di Nicolò, pur mantenendo i piedi per terra per quel che sarà l’andamento da Phillip Island in poi.

La storia delle scorse giornate di prove a Jerez si è un po’ ripetuta all’interno del team Aruba.it, con Álvaro Bautista che ha chiuso soltanto 15°. Il lavoro sulla moto zavorrata per soddisfare i nuovi regolamenti sul peso minimo stanno continuando ma non a passo spedito e, pur considerando le condizioni fisiche non al 100% dello spagnolo, non si può dire che questi test siano stati brillanti da parte del tre volte campione del mondo.

A precederlo il suo ex-compagno di box Michael Ruben Rinaldi, il quale ha sofferto qualche guaio tecnico in mattinata prima di ritrovare la quadra della propria Ducati insieme al team Motocorsa Racing. Il #21 è 14°, mentre l’unica altra Panigale in top ten oltre a quella di Bulega è la #9 di Danilo Petrucci e gestita dal team Barni Spark, in ottava piazza. 11° Sam Lowes (Elf MarcVDS), 16° Andrea Iannone (GoEleven).

Dopo le difficoltà incontrate ieri, il team Kawasaki Racing ha tirato un po’ il fiato in questo secondo giorno, specie con Alex Lowes che continua ad essere l’uomo d’esperienza all’interno della squadra. Il fratello di Sam si è imposto nei primi tre a fine giornata col tempo di 1:39.5, a 0″4 dal tempo di Toprak ma anche lui sotto il record in Superpole firmato da Jonathan Rea due anni fa.

Segnali di miglioramento anche da parte di Axel Bassani, che sulla seconda Ninja si è classificato 12°, di poco più veloce rispetto ai tempi realizzati da Alex sulla seconda moto messa a disposizione. I guai più significativi accusati dalla moto pare siano legati al freno motore, un po’ un Tallone d’Achille della ZX-10RR sin dalla revisione avvenuta nel 2021.

Buona presenza di Yamaha nelle prime posizioni, con Remy Gardner tornato ad essere il riferimento del marchio di Iwata. Quarto tempo per l’australiano, ancora una volta unico alfiere del team GRT presente vista la partenza di Dominique Aegerter verso la Svizzera per le cure necessarie in seguito all’infezione accusata.

Per trovare Jonathan Rea, bisogna scendere fino alla settima posizione: giornata non proprio fortunata quella del #65, che ha accusato un problema tecnico al mattino e ha perso quaranta minuti di lavoro. Ciò non ha permesso al nordirlandese di tentare un attacco al tempo; lo precede di giusto una posizione il compagno di squadra Andrea Locatelli.

Rea non è stato l’unico degli yamahisti a perdere posizioni tra lunedì e martedì, dato che anche Bradley Ray, dopo aver sfiorato la top ten nella giornata precedente, ha terminato al 19° posto assoluto, alle spalle di Tito Rabat sulla Kawasaki Puccetti. Tempi alti anche per Philipp Öttl, staccato 2″ dalla vetta e con riferimenti di poco più veloci rispetto ai tester BMW, Sylvain Guintoli e Bradley Smith.

Honda rimane la Casa meno convincente delle cinque presenti in pista. Xavi Vierge ha chiuso al 13° posto (nonostante un buon bottino di 70 giri compiuti), mentre Iker Lecuona, autore di una scivolata nelle prime battute in curva 7, si trova solo 17°.

Giornata un po’ più attiva, quantomeno, per il team MIE Petronas: Tarran Mackenzie ha racimolato 35 giri a bordo della sua Honda privata, mentre il compagno Adam Norrodin ha toccato quota 50. Ciò che preoccupa sono i tempi finali realizzati, con l’inglese staccato di 4″5 da Razgatlıoğlu ed il malese addirittura a 6″3.

Terminano così le prove collettive all’Autodromo dell’Algarve, su cui si tornerà durante il corso della stagione. Manca meno di un mese prima che si dia fuoco alle polveri, perciò non resta che pazientare prima dell’avvio del mondiale 2024.

Qui i risultati del giorno 2.

Fonte immagine: press.bmwgroup.com

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