SBK | Test Portimão pre-2024, sintesi della prima giornata

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
29 Gennaio 2024 - 19:13
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Bulega ancora una volta in testa tra le SBK, unico sotto il ’40; Razgatlıoğlu secondo e Rea terzo, entrambi a 0″1.


Queste settimane sono state molto proficue per i piloti della SBK in termini di attività in pista, avendo potuto girare coi propri bolidi e provare le soluzioni in ottica 2024. Dopo i test di Jerez de la Frontera, quest’oggi i protagonisti del mondiale delle derivate si sono rincontrati in quel di Portimão per cominciare un’altra due giorni di test, la cui conclusione avverrà domani.

I fortunati che si sono presentati all’Autodromo Internazionale dell’Algarve quest’oggi, tra l’altro, hanno avuto l’occasione più unica che rara di vedere in azione sia i piloti SBK e SSP, sia alcuni massimi protagonisti della MotoGP, quali Francesco Bagnaia, Marc ed Álex Márquez, Luca Marini, Franco Morbidelli, Enea Bastianini ed altri ancora. A loro si è aggiunto anche Valentino Rossi, insieme ai suoi protetti dell’Academy VR46.

Parlando dei risultati, il copione dell’Andalusia si è ripetuto: Nicolò Bulega è risultato il più veloce durante l’arco della giornata col tempo di 1:39.913. Non si tratta del record ufficioso della pista, ma è a soli 0″3 dalla Superpole realizzata da Jonathan Rea due anni fa in 1:39.610, segno di come il #11 sia sempre più da tenere d’occhio per l’inizio del prossimo mondiale.

“BuleGas” ha collezionato 82 giri a bordo della sua Ducati Panigale V4R ed è stato l’unico a scendere sotto il muro dell’1:39, ma rispetto a Jerez gli avversari gli sono stati ben più vicini. Il discorso non vale però per i compagni di marca, con Sam Lowes sulla seconda Ducati in sesta posizione a mezzo secondo dall’emiliano.

Per trovare Álvaro Bautista bisogna scendere di ulteriori due posizioni ed aumentare il gap in classifica di altri 0″2, ma va detto che lo spagnolo, ad inizio giornata, era stato al comando delle operazioni per diverso tempo, prima di un attacco al tempo. Se Jerez aveva lasciato dei dubbi sulle performance e sulle condizioni fisiche di Álvaro, Portimão ha dato qualche certezza in più sulla situazione del campione in carica.

Le tre Panigale restanti, affidate ai team clienti, hanno chiuso più indietro. Michael Ruben Rinaldi è 14° sulla moto gestita da Motocorsa Racing, con Danilo Petrucci (Ducati Barni) 16° e Andrea Iannone (17°), quest’ultimo ad una delle prime visite di Portimão sin dalla squalifica di quattro anni fa.

Chi si è avvicinato, dunque, ai tempi di Bulega? Trattasi dei due piloti sotto la lente d’ingrandimento e alle prese con le rispettive nuove avventure, ovvero Toprak Razgatlıoğlu e Jonathan Rea. Rispettivamente in seconda e terza posizione, i due ex-campioni del mondo hanno chiuso a un solo decimo da Nicolò, segno di come l’adattamento alle rispettive moto sta andando bene.

Concentrandoci su BMW, la Casa tedesca ha brillato meno rispetto che a Jerez, cosa strana essendo questa una pista considerata più adatta alle caratteristiche di potenza della M1000RR. Michael van der Mark, sulla seconda moto ufficiale, è settimo e ha collezionato lo stesso numero di passaggio di Bulega, superando Toprak in questa classifica (fermo a 73).

Più indietro le BMW della squadra Bonovo Action, con Garrett Gerloff 12° e Scott Redding 15°. L’americano è stato il più attivo dei due, con 54 giri completati (di cui la maggior parte sulla prima moto).

Più concreta, invece, la Yamaha. Le R1, factory e non, si concentrano per buona parte nella zona alta della classifica, con Remy Gardner quarto e staccato solo 0″2 dai tempi di Rea. Il figlio di Wayne si trova nel panino delle moto del team Crescent Pata, con Andrea Locatelli quinto e staccato appena 0″002 dall’australiano.

Prestazione discreta anche da parte di Bradley Ray, 11° sulla Yamaha di Motoxracing e primo pilota sopra il ’41, mentre a chiudere le fila della Casa di Iwata è Philipp Öttl, solo 20°.

Senza contare Luca Marini presente qui per allenarsi in vista dei propri test MotoGP, Honda si è presentata con solo quattro moto destinate a quattro piloti differenti. Le performance sono migliorate un po’ rispetto a quanto visto in Spagna, specie con Xavi Vierge che occupa la nona posizione assoluta.

Il gap dai migliori, tuttavia, è ancora cospicuo (0″8) e lo stesso Xavi si è detto perplesso delle difficoltà che lui ed il team stanno affrontando. Stessa situazione per Iker Lecuona, oggi 13° sulla seconda moto ufficiale. L’ultimo all’appello è Tarran Mackenzie, il quale però ha concluso solo due giri e senza riferimenti cronometrici significativi; il suo compagno Adam Norrodin, il quale avrebbe dovuto girare sulla seconda Honda di MIE Petronas, non ha compiuto nemmeno un passaggio. Si spera che il team condotto da Midori Moriwaki sia più attivo domani.

La delusione di giornata è probabilmente rappresentata da Kawasaki, la quale ha messo il solo Alex Lowes in top ten e staccato quasi nove decimi da Bulega. I progressi che ci si aspettava dopo le concessioni di fine 2023 non si sono ancora visti e a partirne maggiormente le conseguenze pare essere Axel Bassani, il quale tra i piloti rappresenta, probabilmente, la delusione del momento.

“El Bocia” è 18° ad 1″4 dalla vetta e, nel confronto coi compagni di squadra, tiene dietro i soli Esteve Rabat (19°) e Florian Marino (22° in 1:43.3, più lento anche di Francesco Bagnaia presente in pista con una Panigale V4S di serie).

Si chiude così la prima sessione di test comune in Portogallo. Domani si replicherà con la seconda giornata, il tutto in preparazione al round d’apertura in Australia a fine febbraio.

Qui i risultati della prima giornata.

Fonte immagine: arubaracing.it

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