Razgatlıoğlu risponde a Rea nella seconda giornata di test, il turco velocissimo anche sul passo. Bautista, terzo, è sul ’40.0.
La due giorni di test a Portimão del campionato SBK e, nello specifico, di Kawasaki, Yamaha e Ducati si è conclusa sulla stessa falsa riga della prima, coi due favoriti per la conquista del titolo 2022 sempre davanti. Se nel primo giorno è stato Jonathan Rea a guidare la classifica, nel secondo lui e Toprak Razgatlıoğlu si sono scambiati di posizione, col turco al comando dopo aver percorso 66 passaggi.
Oltre al giro secco, il campione del mondo 2021 ha davvero fatto paura in termini di passo gara, stampando dei ’39 in ben cinque dei run effettuati. Gli sviluppi tecnici sulla R1 si sono concentrati sull’elettronica e sull’ergonomia della moto, come già fatto da Ducati durante il primo giorno.
L’abisso tra “Razga” ed i suoi compagni di marca presenti persiste tuttavia, ed anche un pilota in crescita come Andrea Locatelli non sembrerebbe reggere al livello del futuro #1; “Loka” occupa la quinta posizione con un 1:40.674 e 79 giri percorsi.
In effetti, la prima Yamaha e Jonathan Rea sono stati gli unici a girare sotto il muro del ’40, ma nel caso del nordirlandese il passo gara è stato più moderato e meno sorprendente rispetto a quanto fatto dal rivale. Il sei volte iridato è rimasto secondo per circa due decimi ed ha ammesso che non tutto quello che è stato testato ha funzionato a dovere, anche se generalmente si è detto soddisfatto del lavoro svolto.
Stavolta Alex Lowes, suo compagno di squadra nel team Kawasaki, ha retto abbastanza botta in termini di tempo sul giro, con un 1:40.335 finale. Il fratello di Sam ha anche completato 83 passaggi, dando ancor più materiale su cui lavorare al marchio di Akashi.
Ci sono tre marchi nelle prime tre posizioni e a concludere il “podio” di queste prove c’è il pilota indicato come l’unico capace d’inserirsi nel confronto iridato Razgatlıoğlu-Rea. Dopo esser rimasto estremamente vicino ai due, Álvaro Bautista oggi ha perso un po’ di terreno chiudendo a 0”4 da “Stoprak”, con un 1:40.0. Il lavoro sul nuovo serbatoio (già testato lo scorso anno in Catalogna) ed il nuovo forcellone è proseguito ottimamente comunque, così come le prove sulla nuova gomma SCQ.
Lo spagnolo è stato nettamente il miglior ducatista al termine della giornata, col compagno Michael Ruben Rinaldi che ha effettuato lo stesso programma di lavoro ma con risultati più scadenti, avendo concluso settimo ad oltre un secondo da Bautista.
Davanti al #21 troviamo anche Philipp Öttl (Ducati GoEleven), protagonista anche di una scivolata in curva 1 che ha causato una bandiera rossa, anche se non ha provocato conseguenze fisiche sul corpo del tedesco. Luca Bernardi, debuttante del team Barni Spark Racing, è ultimo tra i piloti SBK in 1:42.961, ad oltre due secondi e dietro anche a Christophe Ponsson (Yamaha Gil Motor Sport). Presente ai test anche Danilo Petrucci per prendere mano con la Panigale V4 R in vista del suo debutto in MotoAmerica, anche se c’è già chi sospetta (o addirittura aspetta) di un suo arrivo nel mondiale per il 2023; si è persino parlato di alcune sue wildcard per la stagione che sta per iniziare.
Terminato il test, ci sarà ora un mesetto di pausa prima di rivedere alcuni protagonisti in azione per prepararsi in vista del 2022. Marzo sarà un mese molto attivo in termini di prove collettive, con la due giorni in Aragona del team Yamaha ufficiale e della squadra GRT del 3 e 4 marzo e le tre sessioni al Misano World Circuit due settimane dopo, col ritorno in pista di BMW insieme ad Aruba.it Racing, Barni e di nuovo GRT.
Fonte immagine: worldsbk.com
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