Jonathan Rea al comando nel primo di due giornate di prove a Portimão, segue il campione SBK 2021 Razgatlıoğlu. A 0”1 anche Bautista su Ducati.
E’ tempo di test anche per i piloti del campionato SBK che, nella stessa settimana del debutto della MotoGP al Mandalika Street Circuit dell’Indonesia, sono partiti per il Portogallo per una due giorni di test a Portimão, a cui partecipano Ducati, Kawasaki e Yamaha, insieme ad alcuni team clienti affiliati alle tre Case.
Il confronto tra i due marchi nipponici è ripreso da dove si era concluso il campionato 2021. Jonathan Rea e Toprak Razgatlıoğlu sono arrivati ai ferri corti anche in questa prima sessione condivisa di test 2022, in cui a prevalere è stato il nordirlandese sulla sua ZX-10RR in 1:40.621, con 71 giri totali all’attivo tra mattina e pomeriggio. L’ex-#1 ha potuto usufruire di due moto, con tanto di nuovi componenti al telaio ed elettroniche che già erano state intraviste a Jerez.
Solo due le Kawasaki presenti in Portogallo per questo test, con Alex Lowes a bordo della seconda “Verdona” del team Provec. I tempi dell’inglese, come a Jerez de la Frontera, sono decisamente più alti rispetto a quelli del sei volte campione ed il suo miglior crono è stato un 1:41.4, a 0”8 dal riferimento posto da Rea. Il fratello di Sam si può però consolare con l’ottantina di giri completati e i molti dati raccolti.
Come il suo rivale, Toprak Razgatlıoğlu ha potuto testare su due R1 quest’oggi, girando in 1:40.722 e completando un totale di 64 giri e lavorando in maniera massiccia al mattino (nelle cui ore ha anche stampato il suo tempo migliore); la seconda moto ha però evidenziato un importante gap dai tempi effettuati con la prima, perciò potrebbe dover esserci del lavoro da fare nel box Crescent.
Un po’ come per la squadra Kawasaki, anche nel team Yamaha ufficiale il secondo pilota è piuttosto staccato, con Andrea Locatelli quinto a 0”7 dal compagno. Da evidenziare come la moto portata non fosse la 2022, quanto una versione aggiornata della moto 2021. Presente anche una terza Yamaha nel paddock dell’Algarve, quella di Christophe Ponsson (ottavo in 1:43.1 sulla Yamaha del team Gil Motor Sport).
Ducati è il marchio arrivato più in forze per questi due giorni e la prima Panigale V4 R nella classifica è, senza troppe sorprese, la #19 di Álvaro Bautista. Dopo i test di novembre, lo spagnolo di Toledo è potuto tornare in sella alla sua Ducati con la quale ha girato in 1:40.753, migliorando di ben 0”8 nel secondo turno e avvicinandosi al tempo di “Razga”, più veloce di soli 0”03. Il lavoro del pilota di Toledo si è focalizzato sulla nuova Pirelli SCQ creata per qualifiche e gare Sprint.
Primo test sulla nuova moto 2022 anche per Michael Ruben Rinaldi, ritornato in sella al suo mezzo dopo l’infortunio patito in Indonesia a fine anno. Anche per lui il miglioramento a fine giornata è stato consistente (oltre un secondo più veloce), ma il riminese è il primo dei protagonisti a stare sopra il muro del ’41, al quarto posto.
Philipp Öttl è invece un esordiente ed ha preso tra le mani la Panigale a quattro cilindri a V del team GoEleven per la prima volta. Questo dovrebbe porre delle eventuali riserve su ciò che il tedesco può fare al momento, ma sorprendentemente Öttl è stato capace di girare a solo mezzo secondo dal miglior tempo di Rinaldi, un risultato di tutto rispetto considerando la differenza abissale di esperienza sulle SBK. Più indietro Luca Bernardi invece, anche lui a rientro dall’infortunio sulla Ducati Barni e staccato 3”4 da Jonathan Rea.
Con questo si è conclusa la prima giornata di prove collettive. Mercoledì avverrà la seconda ed ultima, nella quale Kawasaki, Yamaha e Ducati dovranno cercare di far fruttare al meglio tutte le ore disponibili.
Fonte immagine: worldsbk.com
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