SBK | Test Phillip Island pre-Round 2024, sintesi della singola giornata

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
20 Febbraio 2024 - 16:58
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Le SBK volano sulla pista australiana da poco riasfaltata. Toprak Razgatlıoğlu conquista il primo posto davanti a Bulega, a 0″074.


L’ultima giornata di test disponibile in questa pre-season 2024 si è conclusa questa mattina con le due sessioni, una mattutina ed una pomeridiana, della SBK in quel di Phillip Island, pista che ospiterà, tra soli tre giorni, il primo weekend di gara dell’anno di questo campionato, il Round d’Australia.

Il bilancio della singola giornata di prove collettive al Victoria ha confermato, in buona parte, la situazione dei valori in campo del campionato. Come in Portogallo, Toprak Razgatlıoğlu su BMW ha fatto segnare il miglior tempo finale in 1:28.511, abbassando di ben 0″7 il record assoluto della pista appartenente a Tom Sykes e datato 2020, ai tempi anche lui pilota della Casa di Monaco di Baviera.

Questo miglioramento così evidente può essere sì motivato con l’ottimo lavoro svolto dal team SMR ROKiT durante quest’inverno con l’asso turco, ma anche dalla recente riasfaltatura che ha permesso a diversi piloti di abbattere il record di Sykes. In totale sono sei i protagonisti che hanno girato più forte del re delle Superpole.

Come visto a Portimão, in testa alla classifica è sorto un nuovo dualismo tra uno dei riferimenti assoluti del campionato ed il debuttante di spicco della stagione. Alle spalle di Toprak si è infatti classificato Nicolò Bulega su Ducati, autore della doppietta in Supersport lo scorso anno e velocissimo anche sulla SBK, fermatosi a soli 0″074 dal #54. Per il #11 una caduta, innocua, alla Miller Corner.

In linea di massima Ducati è il marchio che si è comportato meglio stamani, mettendo nelle prime sei posizioni tre delle proprie moto. Appena sopra al limite dell’1:29, infatti, troviamo Andrea Iannone, che è tornato a guidare nella sua amata Phillip Island a più di quattro anni di distanza dalla gara corsa con Aprilia nel 2019. “The Maniac” è sempre stato un buon interprete del tracciato australiano e l’ha dimostrando anche oggi, rimanendo sopra il ’29 per appena un millesimo.

Ottimo sesto anche Michael Ruben Rinaldi sulla Panigale V4R del team Motocorsa Racing, mentre alle sue spalle si è classificato il suo ex-compagno di squadra Álvaro Bautista, il quale si è concentrato ancora sul time attack e sulla valutazione delle proprie condizioni fisiche del collo, infortunato nell’inverno del 2023.

Tornando davanti, comunque, possiamo contare tre marchi diversi nelle prime tre posizioni, con la Yamaha ad occupare la terza piazza. A sorpresa, però, la R1 #55 di Andrea Locatelli a stare nella top tre, seppur con un ritardo già più cospicuo e pari a 0″3.

Il suo compagno di squadra Jonathan Rea, uno dei grandi attesi del mondiale 2024, è incappato in una caduta alla Stoner che ha provocato l’esposizione di una bandiera rossa. Il nordirlandese non ha riportato conseguenze fisiche gravi, ma ha patito un po’ di dolore al ginocchio sinistro in seguito al capitombolo risentito.

Il sei volte iridato ha girato a 1″ dal tempo del compagno Locatelli chiudendo al 15° posto finale, mentre il secondo team Yamaha, GRT GYTR, può sorridere al rientro di Dominique Aegerter, assente dai test di gennaio per l’infezione patita. L’elvetico è 13°, mentre il suo compagno ed eroe di casa Remy Gardner occupa la nona posizione alle spalle di Garrett Gerloff.

Lo statunitense, bravo a recuperare posizioni dopo un guasto tecnico patito in FP1, ha portato la seconda BMW in top ten dopo quella di Razgatlıoğlu, mentre l’ultimo posto in top ten l’ha conquistato Axel Bassani. Il rapporto tra il pilota di Feltre e la Kawasaki sta cominciando ad ingranare, ma anche oggi il migliore dei tre piloti di Akashi presente in pista è stato Alex Lowes, ottimo quinto.

Honda rappresenta il fanalino di coda della griglia al momento ed il terzo indizio su questa teoria, quello cruciale per fare la prova, è arrivato al Victoria sulla terza pista differente in cui si è testato. Le quattro CBR iscritte sono nelle retrovie e, ancora peggio, durante le prove Iker Lecuona è incappato in un incidente dalla quale ha rimediato una lussazione alla spalla sinistra. La sua partecipazione al Round d’Australia è in forse.

Si concludono qui le sessioni invernali della stagione 2024. Oramai basterà solo pazientare qualche giorno prima di vedere in azione, dopo la lunga attesa, le derivate di serie sul palcoscenico mondiale.

Fonte immagine: press.bmwgroup.com

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