Bautista continua ad impressionare primeggiando anche in questo primo giorno a Barcellona, già battuto il record di gara. Rea secondo.
Quest’oggi si è svolta la prima delle due giornate di prove collettive ufficiali del campionato SBK 2022, con presenti quasi tutti i protagonisti della stagione in procinto d’iniziare. Sulla pista del Montmelò a Barcellona i quasi venti piloti presenti hanno girato nel tentativo di raccogliere più informazioni possibili per i rispettivi team e, per le squadre ufficiali in particolare, questa è stata la prima occasione per potersi confrontare con tutti i diretti concorrenti del campionato.
A guidare le danze del primo giorno è stato Álvaro Bautista su Ducati Panigale V4 R del team Aruba.it. Non è la prima volta che lo spagnolo precede tutti in una sessione di test del 2022, ma vista la presenza di tutti gli altri avversari questo primo posto potrebbe valere un po’ di più rispetto a quello conquistato nelle prove di Misano. Il #19 ha girato in 1:40.824, ha battuto di 0”6 il tempo record di gara dello scorso anno ed è stato l’unico ad abbattere il muro del ’41.
Quarto posto per Michael Ruben Rinaldi sulla seconda Ducati ufficiale, a circa mezzo secondo dal compagno. Nelle ultime battute il riminese è riuscito a scalzare il rivale Toprak Razgatlıoğlu dalla quarta piazza, girando in 1:41.360.
Presenti, tra i team Ducati, anche le squadre GoEleven con Philipp Öttl e Barni Spark Racing con Luca Bernardi. Entrambi i debuttanti provenienti della SSP hanno però fallito l’accesso in top ten, col figlio d’arte staccato 1”3 ed il sanmarinese a quasi il doppio del ritardo (2”4). Ci sono state novità importanti nel box GoEleven, come il passaggio ai nuovi tubi di scarico Spark già usati dal team Barni, oppure le due scivolate (senza conseguenze) di Bernardi.
Al secondo posto torna in auge la Kawasaki, per merito principalmente di Jonathan Rea. Abbandonato il #1, il nordirlandese è tornato al suo fedele #65 usato anche prima del suo debutto in SBK e, per il momento, pare gli stia portando bene.
L’1:41.0 fatto potrebbe non essere un tempone esagerato considerando la differenza da Bautista, ma ancor più utili sono stati gli oltre 200 giri raccolti in parti quasi uguali da Rea ed Alex Lowes (sesto). Alle spalle del fratello di Sam compare Lucas Mahias sulla Kawasaki Puccetti in settima posizione, ad appena 0”02 scarsi rispetto al suo compagno di marca.
Nelle posizioni di rincalzo erano presenti anche altre Kawasaki, quelle di Oliver König (TPR Pedercini) e Loris Cresson (TPR Pedercini). Per il ceco si tratta del secondo test in assoluto dopo il salto dalle 300, mentre il belga oggi è caduto nel pomeriggio ed ha chiuso anzitempo la sua giornata.
Nelle prime sei posizioni compaiono anche le Yamaha, tra cui quella del campione in carica Toprak Razgatlıoğlu (quinto). E’ stato Garrett Gerloff a dare inizio alla rivalsa delle R1 qui a Barcellona, avendo fatto registrare il miglior tempo al mattino ed essendo riuscito a piazzarsi come il migliore degli yamahisti in terza posizione. Il #31 ha fatto decisamente meglio del compagno Kōta Nozane, 13° e decisamente più lento rispetto al ritmo messo in mostra dal texano.
Qualche sventura ha colpito pure Andrea Locatelli, la cui mancata presenza nei dieci è dettata anche da anche un highside in curva 4 che ha impedito all’italiano di fare l’attacco al tempo decisivo: sono 0”6 i decimi che separano i due piloti GRT.
Il copione del 2021 per ora si sta ripetendo. BMW e Honda non sembrano averne abbastanza per fronteggiare Ducati, Kawasaki e Yamaha, perciò per il momento le due formazioni ufficiali non potranno far altro che puntare ad una crescita rapida e senza intoppi, specie per la squadra formata da debuttanti sulla Honda Fireblade: Xavi Vierge ha completato 90 giri e alla fine si fregia dell’ottavo posto finale, mentre Iker Lecuona si trova tre posizioni più indietro.
Presente, in contemporanea col team HRC, anche il box MIE Moriwaki Racing con Hafizh Syahrin e Leandro Mercado. Per questo primo giorno, però, solo il malese è sceso in pista per testare la CBR, poiché delle noie meccaniche hanno fermato l’argentino impedendogli completamente di girare. Syahrin si trova ultimo in classifica.
BMW non sembra, dal canto proprio, essersi avvicinata abbastanza a Ducati e a tutte le altre, nemmeno col proprio pilota di punta Scott Redding. L’ex-campione del BSB ha portato a casa una top ten insperata visto l’andamento non straordinario del turno (concluso a 1”2 e con 66 passaggi), mentre Ilya Mikhalchik, scelto come sostituto dell’ancora infortunato Michael van der Mark, si è fermato a quasi 3” da Bautista.
Nel complesso sono andate meglio le moto Bonovo Action MGM dunque, grazie soprattutto al nono posto di Eugene Laverty. I difetti della moto sono gli stessi rispetto a quelli della controparte factory, ma l’irlandese è stato bravo a sfondare il muro dell’1:42, appena dietro Vierge.
Domani il test collettivo proseguirà per la seconda ed ultima giornata.
Fonti immagini: mediahouse.ducati.com, worldsbk.com, hondaracingcorporation.com
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