Ieri si sono conclusi i test al Montmelò della SBK, la coppia spagnola Bautista-Lecuona guida il gruppo davanti a Rea.
Il sipario sui test della Superbike a Montmelò in vista della fase europea del campionato, il cui iniziato è fissato per il 21-23 aprile ad Assen, si sono conclusi ieri pomeriggio. Nonostante l’obiettivo delle squadre fosse fissato più sul testare la bontà di nuove componenti che sul trovare la prestazioni, i valori in campo già assodati durante i primi due round del campionato sono stati riscontrati anche nel giorno 2 di Barcellona.
Álvaro Bautista, infatti, ha guidato la classifica anche durante il secondo giorno nonostante una scivolata patita al mattino in curva 11, mentre stava testando le nuove gomme all’anteriore portate da Pirelli. Il tempo realizzato l’altro ieri è stato ulteriormente limato e Bautista ha dunque concluso la giornata col crono di riferimento in 1:40.459.
Come successo giovedì, Iker Lecuona è il suo primo inseguitore ed è stato probabilmente l’unico ad impensierire seriamente la leadership del #1, essendosi fermato a meno di 0″1 dal connazionale. Tuttavia, anche il #7 è incappato in una scivolata e la sua, alla New Holland (ovvero l’ultima curva prima del rettifilo), l’ha costretto ad uno stop forzato già al mattino. Eric Granado, sulla Honda MIE, è 17° davanti al compagno Hazizh Syahrin.
Tra Bautista e Rinaldi, oltre a Lecuona, si è inserito anche Jonathan Rea su Kawasaki. Dopo aver deciso di non prendere parte al giovedì, il team Kawasaki ufficiale si è rimessa in pari accumulando chilometri importanti nel solo venerdì. Rea, terzo, ha chiuso a 0″2 dal suo rivale spagnolo, mentre Alex Lowes è quinto e alle spalle di Michael, con un tempo di 1:40.8. Come molte altre Case due giorni fa anche Kawasaki ha lavorato molto sull’elettronica.
La Yamaha si è rivelata, in termini di prestazione pura, un po’ la delusione del weekend. Il primo dei piloti su R1 è Dominique Aegerter in sesta posizione, il quale ha preceduto il più quotato Toprak Razgatlıoğlu sulla moto del team ufficiale. L’elvetico ha lavorato sull’ergonomia della moto provando pedane, manubri e selle differenti, mentre il turco ha girato in 1:41.196 continuando a lavorare sul comparto elettronica del suo bolide.
I rispettivi compagni di squadra di Aegerter e Razgatlıoğlu, Remy Gardner ed Andrea Locatelli, sono più o meno staccati: il figlio d’arte australiano ha disputato un buon turno considerando il piccolo infortunio che sta patendo, mentre “Loka” non è andato oltre 13°, preferendo concentrarsi sui long run.
A occupare le ultime due posizioni in top ten sono stati gli alfieri BMW, per la precisione Michael van der Mark per la squadra ROKiT ufficiale e Garrett Gerloff per il team Bonovo Action. “Magic Michael” occupa l’ottava posizione in mezzo alle Yamaha di “Razga” e Gardner, mentre il pupillo di Ben Spies ha terminato decimo e davanti sia a Xavi Vierge che a Scott Redding, entrambi attrezzati di moto factory. Da segnalare le novità più importanti testate dal colosso tedesco, ovvero due forcelloni (di cui uno in carbonio) ed alcune ritocchi al telaio.
Ora le squadre ufficiali e private, coi rispettivi piloti, avranno tre settimane di stop prima della ripartenza del campionato. Dopo due round molto diversi come quelli d’Australia e d’Indonesia, lo sbarco nel Vecchio Continente potrebbe ridare linfa vitale ad alcune squadre.
Fonte immagine: arubaracing.it
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