Álvaro Bautista spinge forte nonostante una caduta, unico a girare sul ’33. Gerloff primo degli indipendenti, Rinaldi terzo.
La prima di due giornate di test a Misano per il campionato SBK si è conclusa col primato di Álvaro Bautista su Ducati in 1:33.983. E’ stato l’unico dei presenti a girare sotto il muro del ’34 e, nonostante un intoppo causato da una scivolata nella mattinata, è stato capace di migliorare di oltre un secondo il suo tempo di riferimento fatto nel 2019, nella sua finora ultima stagione in Ducati.
Il team Aruba.it può gioire vedendo anche al risultato di Michael Ruben Rinaldi. Il terzo posto dell’italiano è comunque un buon inizio per questo test, nonostante il distacco da Bautista ammonti a mezzo secondo.
Diverse Ducati stanno partecipando a questo test e, escludendo coloro che non parteciperanno al mondiale (ad esempio Danilo Petrucci e Tom Sykes, che correranno rispettivamente il MotoAmerica ed il BSB), in totale sono cinque le Panigale V4 R ad essere scese in pista durante il mercoledì. Dopo i sorprendenti test di Portimão, il debuttante Philipp Öttl sta continuando a fare bene in sella alla moto del team GoEleven, per la gioia del team manager Denis Sacchetti. Il tedesco è quinto a meno di un secondo da Bautista, con più di 60 giri completati durante la giornata.
Settima posizione per Axel Bassani, che fa il suo ritorno in pista iniziando però in sordina, avendo girato solo in 1:35.1 (nonostante i ben 63 passaggi completati). Anche più difficile il primo giorno di Luca Bernardi col Barni Spark Racing, che nonostante le belle speranze occupa l’ultima posizione nella classifica delle Superbike di oggi.
Tornando in cima alla lista dei tempi, nel panino delle Ducati ufficiali troviamo Garrett Gerloff, primo fino al mattino. La squadra Yamaha GRT, che qui a Misano gioca in casa, è la struttura di Iwata di riferimento in queste due giornate e il bel risultato di Gerloff può dare fiducia per l’inizio dell’anno, nella speranza che il texano riesca a concretizzare di più.
Il suo compagno Kōta Nozane è nono sulla seconda R1 GRT, mentre Christophe Ponsson, quest’anno ancora con Gil Motor Sport, si è classificato penultimo a quasi due secondi da Álvaro Bautista. Il team Yamaha ufficiale, invece, ha già testato ad Aragón due settimane fa, provando componenti meccaniche ed elettroniche.
Nonostante l’importante batosta rimediata dalla Casa per via dell’infortunio di Michael van der Mark in allenamento, BMW ha potuto comunque testare con gli altri tre piloti, tutti presenti nei box di Misano. La coppia del team Bonovo Action, formata da Loris Baz e Eugene Laverty, occupa rispettivamente il quarto e l’ottavo posto, con poco più di 50 giri a testa.
Scott Redding, invece, rappresenta un po’ la delusione della prima giornata, avendo terminato solo decimo a 1”6 dal suo sostituto in Ducati. Anche in termini di passaggi l’inglese si è dovuto accontentare di sole 44 tornate, ma c’è da dire che molto del lavoro si è concentrato sul testare nuovi elementi importanti come un serbatoio riconfigurato, un telaio ausiliario e la versione definitiva del propulsore a quattro cilindri in linea del 2022.
Solo una Kawasaki presente (non contando le moto Supersport), quella di Lucas Mahias e del team Puccetti. L’ex-campione SSP 2017 è stato il pilota con meno giri in assoluto (38) ma è riuscito a sistemarsi metà classifica, in mezzo alle Ducati di Öttl e Bassani. Il francese, in termini fisici, sembra essersi ripreso al 100% dall’infortunio al polso sinistro.
Domani i protagonisti della SBK ed anche della SSP torneranno in pista per la seconda ed ultima giornata di prove. Il tempo a disposizione per testare nuove parti e per migliorare le prestazioni delle moto sta terminando, in vista del primo Gran Premio della stagione.
Fonti immagini: worldsbk.com, teamgoeleven.com, yamaha-racing.com
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