SBK | Test Misano Adriatico pre-2021, sintesi delle due giornate

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
18 Marzo 2021 - 19:22
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Ducati e Yamaha si sono recate al Santamonica per recuperare il tempo perso durante le prove di Jerez. Razgatlioglu il più veloce al martedì, Rinaldi si rifà il mercoledì.


Lunedì e martedì sono state giornate di prove piuttosto importanti per le due ruote. Non in Qatar dove si attende l’inizio del Motomondiale 2021, quanto in Italia, per la precisione alla pista di Misano Adriatico dedicata a Marco Simoncelli. Qui un buon numero di piloti Superbike ha girato recuperando parte del tempo perso nelle mancate prove di Jerez de la Frontera, rese inutili dal maltempo spagnolo.

Non tutti i team erano però presenti: assenze di lusso per tre delle cinque squadre factory impegnate, ovvero Honda (che proverà in Spagna tra venerdì e sabato), Kawasaki e BMW. In pista hanno quindi girato i piloti ufficiali Ducati e Yamaha, insieme alle squadre private GRT, Barni, Motocorsa, GoEleven, Puccetti e Gil Motor Sport.

La prima giornata è andata ad appannaggio delle R1, in particolare di Toprak Razgatlioglu che ha fatto segnare il nuovo record non ufficiale della pista in 1:34.265 (mezzo secondo sotto al vecchio record di gara di Jonathan Rea in 1:34.720, risalente al 2015) aggiudicandosi il primo posto. Il pilota turco, su una pista storicamente amica del marchio giapponese, si è trovato molto bene sia lunedì che martedì, nonostante una caduta nel day 2 alla Variante del Parco. Il suo nuovo compagno Andrea Locatelli ha completato 76 giri al primo giorno (cinque in più rispetto a lui) e anche nel secondo ha effettuato tanti chilometri con 69 passaggi, chiudendo quinto con un 1:34.7 finale, con un miglioramento tra il primo e il secondo giorno di nove decimi.

La seconda giornata ha visto invece l’avvicendamento delle Ducati, con Michael Ruben Rinaldi primo sia al martedì che nella classifica combinata. Il suo 1:33.688 (a pochi millesimi dal record assoluto di Tom Sykes) gli permette di distanziare il vecchio rivale Razgatlioglu di due decimi, anche se pure il pilota italiano è scivolato in curva 8. I due giovani aspiranti al titolo hanno anche montato le nuove pinze freno portate dalla Brembo, riconoscibili per la forma alettata (così come i nuovi dischi anteriori). Anche Scott Redding ha usato questo nuovo impianto fornito dall’azienda italiana, girando in 1:34.3 e rimanendo soddisfatto delle novità portate nel team. Il vicecampione del mondo occupa il quarto posto finale.

Il “podio” di queste due giornate è però concluso dal primo pilota privato in classifica, ovvero Garrett Gerloff sulla prima R1 del team GRT. L’americano, nuovamente su un tracciato che non ha mai visto prima, ha messo a segno 101 giri in totale e per pochissimo non ha sfondato il muro dell’1:34, fermandosi a un 1:34.013. Test più complicato per il suo compagno Kohta Nozane, reduce dai test in Qatar sulla Yamaha M1 del test team giapponese: il campione della All Japan Road Race Championship ha avuto un problema tecnico a primo giorno (che ha fatto esporre la bandiera rossa), mentre nel secondo il nipponico ha concluso ottavo a un secondo dal pupillo di Ben Spies.

Un altro pilota con esperienze in MotoGP ha terminato nono. Si tratta di Esteve Rabat sulla Ducati del team Barni, che in questa settimana è stato, per distacco, l’uomo che ha concluso più giri in assoluto, superando i 90 al lunedì e facendone addirittura 106 al martedì, sfiorando quota 200. Se il lavoro dell’ex-campione della Moto2 è stato massiccio, manca ancora la velocità che lo porterebbe a lottare nelle posizioni che contano. Lo precede di due posizioni Axel Bassani, sulla moto di Motocorsa Racing. L’ultima Ducati in pista, portata da GoEleven, doveva esser guidata da Chaz Davies, ma la positività al Coronavirus del pilota gallese ha costretto il team piemontese ad arrivare a Misano schierando il solito Michele Pirro, anche lui reduce dalle prove a Losail.

L’unica Kawasaki SBK presente in pista è stata quella gestita da Manuel Puccetti e guidata da Lucas Mahias, sesto finale. Il francese si sta ben adattando al cambio di categoria a dispetto dei pronostici e spera di poter riportare in alto la squadra dopo un 2020 poco entusiasmante con Xavi Forés. Martedì è stata una giornata difficile per la nuova squadra Alstare-Gil Motor Sport, con Christophe Ponsson autore di un incidente che ha devastato la sua R1 privata.

Presenti anche alcuni protagonisti della Supersport 600, tra cui gli altri due piloti della squadra principale Puccetti Racing. Philipp Öttl e Can Öncü sono scesi in pista, col tedesco come pilota più veloce e il turco invece in discreta difficoltà, specie al secondo giorno con ben due cadute (di cui la seconda piuttosto devastante per la sua ZX-6R). Presenti anche Steven Odendaal (team BARDAHL Evan Bros.) e l’ex-campione Randy Krummenacher (EAB Racing team).

Nel frattempo, in Spagna, altri volti della classe di mezzo e della Supersport 300 hanno effettuato ulteriori test, tra cui Dominique Aegerter (Ten Kate), Danny Webb (WRP Wepol) e Thomas Gradinger (DK Motorsport). Presente anche Loris Cresson, uno dei due piloti del team Pedercini SBK.

Fonte immagine: worldsbk.com

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