Il pilota di Ducati Aruba.it riparte alla grande come sul finire del 2024, tre Panigale davanti a tutti. Gerloff quarto, Bassani quinto.
La prima giornata di test del 2025 per la SBK si è conclusa. I piloti, scesi in pista a Jerez de la Frontera per il primo di due giorni di prove collettive, hanno potuto prendere nuovamente confidenza coi rispettivi mezzi da gara ed hanno cercato di completare i rispettivi programmi di lavoro.
In testa alla classifica troviamo, ancora una volta, Nicolò Bulega. Come già accaduto nella prima giornata di prove collettive successive al Round di Spagna 2024, il pilota emiliano si è dimostrato incredibilmente competitivo a bordo della propria Ducati Panigale V4R, girando in 1:38.731; siamo ancora piuttosto lontani dal tempo fatto durante la Superpole dello scorso anno, ma questo crono è già nettamente migliore di quelli fatti durante le gare lunghe pochi mesi fa.
Le Ducati, in assenza dell’infortunato Toprak Razgatlıoğlu, si sono presentate in pompa magna quest’anno in occasione di questo test, dato che ben sei Panigale occupano la top ten. I primi tre posti sono monopolizzati dalle moto bolognesi, con Andrea Iannone secondo e Scott Redding terzo (il cui team Bonovo ha presentato la livrea 2025 sulla propria moto).

Danilo Petrucci, sulla prima delle due Ducati del team Barni, si è classificato al sesto posto completando un bel gruzzolo di giri (69), precedendo di due posizioni Álvaro Bautista e di tre Sam Lowes. 14° Ryan Vickers, 18° Yari Montella.
Il primo non-ducatista in classifica è, un po’ a sorpresa, Garrett Gerloff: il nuovo pilota Kawasaki, ora appartenente alla struttura Puccetti con supporto ufficiale, ha completato la giornata odierna al quarto posto, a 0″6 da Bulega e con una settantina di giri compiuti. La versatilità della ZX10-RR potrebbe sicuramente aiutare il pilota texano, anche se questo tempo, c’è da dirlo, è stato ottenuto con la mescola Pirelli SCQ.

La Kawasaki #31 ha concluso davanti alla sua “cuginetta”, la Bimota KB998. Si tratta, nello specifico, della #47 di Axel Bassani, che sta ritrovando le sensazioni del 2023 e perse nel corso del 2024. Il veneto si è concentrato più sulla prestazione pura di quanto abbia fatto il suo compagno di squadra Alex Lowes, decimo e focalizzato sullo svolgere un programma di lavoro incredibilmente pieno, tra sviluppo di motore, telaio, aerodinamica, elettronica e sospensioni. Presenti in pista anche i nuovi tester, Xavi Forés e Xavi Artigas.

Parlando di sospensioni, il team HRC quest’anno andrà incontro ad un importante cambiamento, passando al fornitore Öhlins. Con i componenti forniti dall’azienda svedese, Xavi Vierge è riuscito ad ottenere il settimo posto in questi test davanti a Bautista, mentre Iker Lecuona non si è presentato in seguito ad un infortunio rimediato in allenamento; la squadra, precauzionalmente, ha deciso di tenerlo in panchina.

E’ stato Tetsuta Nagashima a scendere in pista al posto del valenciano, completando la giornata col 20° tempo, un 1:41.4. Il nipponico ha portato a casa molti dati grazie agli 81 giri completati, mentre Tarran Mackenzie, sulla Honda MIE Petronas, è stato più lento di 0″3. Presente, per HRC, anche Borja Gómez.
Con l’assenza di Razgatlıoğlu, la Casa che è stata probabilmente meno in vista è BMW, presente principalmente con Michael van der Mark. L’olandese non è andato oltre ad un 11° posto ed è anche caduto nel corso della sessione, nello specifico alla curva 8. Questo test ha rispecchiato un po’ la situazione del team ROKiT senza il pilota turco, ma la Casa dell’Elica ha potuto quantomeno contare sull’aiuto dei tester Sylvain Guintoli e Markus Reiterberger.

C’è infine la Yamaha, il cui cospicuo blocco di piloti non è riuscito a sfondare nella top ten. Il migliore dei piloti sulla R1 è Remy Gardner: un po’ come nel 2024, nei test l’australiano si sta dimostrando lo yamahista più convincente, ma nel computo della classifica rimane comunque 12° ad un secondo e mezzo da Bulega.
Secondo Paul Denning, il team principal del team Pata ufficiale, il tallone d’Achille pare essere ancora l’accelerazione per la quattro in linea giapponese, tanto che Jonathan Rea, nonostante gli sforzi, ha chiuso solo al 13° posto. Ancora più indietro il suo compagno Andrea Locatelli, 15° e davanti al debuttante Bahattin Sofuoğlu (Motoxracing). Unica soddisfazione per Yamaha è stata lo stakanovismo di Tito Rabat, autore di ben 99 giri.

Nella giornata di domani i test proseguiranno e termineranno. Vedremo se i valori in campo muteranno o meno in quel di Jerez.
Qui il live timing di Jerez de la Frontera, coi risultati di giornata.
Fonti immagini: worldsbk.com, Twitter / WorldSBK
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