SBK | Test Jerez de la Frontera pre-2024, sintesi della prima giornata

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
24 Gennaio 2024 - 19:09
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Piloti e squadre sono tornati a Jerez per una due giorni di confronto in vista dell’avvio di campionato. Bulega il più veloce.


Stesso posto, tempo diverso. Jerez de la Frontera è nota per essere una pista molto gettonata per permettere ai piloti dei vari campionati di testare moto e componenti e, per oggi e per domani 25 gennaio, questa sarà la sede dei test ufficiali SBK 2024.

Come avvenuto tra fine ottobre ed inizio novembre del 2023, le squadre iscritte al mondiale hanno usufruito del tracciato andaluso per studiare i propri mezzi e le novità tecniche da introdurre.

Ducati, reduce da una stagione dominante e dai tre titoli piloti, marche e squadre conquistati, si appresta a limare quel poco che c’è da migliorare per puntare ad un terzo anno consecutivo di trionfi. E’ stato proprio un pilota del team ufficiale Aruba.it Racing a primeggiare nella prima giornata, ovvero Nicolò Bulega: il campione in carica della SSP ha girato in 1:38.292, ergo 0″4 più veloce della Superpole conquistata pochi mesi fa dal compagno Álvaro Bautista.

Un delta di miglioramento non indifferente (anche considerando la pista corta su cui si sta girando), che fa ben sperare sullo stato di forma del pilota emiliano. Tuttavia, allo stesso tempo Bulega potrebbe esser stato l’unico ad aver spinto davvero al massimo in questa prima giornata: il secondo classificato, Alex Lowes su Kawasaki, ha girato a 1″1 dal tempo del #11.

Per quanto riguarda gli altri piloti Ducati, essi si ritrovano tutti piuttosto vicini in classifica. La seconda Panigale a comparire nella lista dei tempi migliori è la #29 guidata da Andrea Iannone e gestita dal team GoEleven: dopo la pausa invernale e i primi test affrontati lo scorso ottobre, “The Maniac” ha ben figurato anche quest’oggi chiudendo col settimo tempo, seppur a 1″3 da Bulega.

Chiudono la top ten Danilo Petrucci sulla Ducati del team Barni Spark, ad un ulteriore decimo di distanza dal campione in carica della SSP, ed Álvaro Bautista, decimo sulla penultima delle Superbike bolognesi presenti in pista, con Sam Lowes 15° sulla moto del team MarcVDS e Michael Ruben Rinaldi assente.

In maniera complessiva, il marchio che potrebbe aver fatto meglio di tutti è BMW, che vede la propria coppia factory Toprak Razgatlıoğlu-Michael van der Mark nelle prime quattro posizioni. Il turco (per la prima volta alle prese con un confronto diretto con gli avversari) è terzo, precede l’olandese di appena 0″01 con un numero di giri pressoché identico tra i due, poco sopra i 70 passaggi.

Ottavo tempo per Garrett Gerloff sulla prima delle BMW di Bonovo Action, mentre Scott Redding è, per il momento, in fondo nelle gerarchie della Casa di Monaco di Baviera, col 13° crono a 1″7. Anche come numero di passaggi l’inglese è stato al di sotto dei tre compagni di marca, a quota 56. Presenti anche i tester Bradley Smith e Sylvain Guintoli, a fondo classifica e con tempi di tre secondi e mezzo più lenti rispetto al leader del turno.

Si passa poi a Yamaha, marchio che aveva condotto le classifiche dell’ultimo test collettivo sul circuito Ángel Nieto grazie a Remy Gardner. Anche oggi l’australiano è il primo dei piloti sulla R1 col quinto tempo assoluto davanti al nuovo acquisto Jonathan Rea, distanziato di soli 0″003. Il figlio d’arte è stato l’unico della squadra GRT a girare, dato che Dominique Aegerter è rimasto fermo per un’infezione virale.

In pista, quindi, hanno girato solo altre due Yamaha, ovvero quella ufficiale di Andrea Locatelli e quella del team GMT94 guidata da Philipp Öttl. Il tedesco segue l’italiano a meno di un decimo di distanza, ma entrambi patiscono un ritardo superiore al secondo e mezzo e sono fuori dalla top ten.

OItre al buon Alex Lowes secondo, altre tre Kawasaki hanno girato in pista. Axel Bassani pare ancora in fase di adattamento con la ZX-10RR ed occupa una modesta 14a posizione, mentre il tester Florian Marino, su una terza moto portata dal test team di Akashi, è 19°. Presente anche Tito Rabat per la squadra Puccetti Racing, anche lui dotato di una Kawasaki con specifiche factory quest’anno ma solo 17°.

Il fanalino di coda, per il momento, pare essere Honda, Casa che ha portato in pista l’ultima versione della CBR1000RR-R. La moto pare stia sfruttando al massimo i vantaggi dati dal sistema di concessioni e Superconcessioni introdotto dal campionato, con una carena dotata di appendici più vistose ed anche uno scarico apparentemente più basso rispetto alla moto 2023.

Difficile dire se questi cambiamenti hanno funzionato: Iker Lecuona e Xavi Vierge sono separati in classifica dal solo Rabat ed occupano rispettivamente la 16a e 18a posizione. Probabilmente domani qualcuno svelerà qualche carta in più della propria mano, ma per il momento la CBR pare non abbia fatto progressi in rapporto alle concorrenti.

Oltre ai piloti SBK e a Stefan Bradl sulla Honda MotoGP, una dozzina di piloti della Supersport si è ritrovata in pista per testare. Il più veloce è stato Marcel Schrötter in 1:42.015, davanti al vicecampione in carica Stefano Manzi.

Domani si disputerà la seconda ed ultima giornata, da cui si potrebbero trarre indicazioni più concrete.

Fonte immagine: arubaracing.it

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