Gardner di nuovo primo in una seconda giornata contraddistinta dalla pioggia al mattino. Iannone (quinto) il più attivo con 69 giri.
La due giorni di Jerez de la Frontera successiva al Round Spagna, ultimo appuntamento del campionato SBK 2023 appena terminato, si è conclusa a propria volta. Il mercoledì andaluso ha permesso ai piloti di girare con più costanza, nonostante una mattinata comunque persa per via del meteo sfavorevole.
La classifica finale, rispetto a ieri, ha visto qualche mutamento, ma non per quanto concerne la prima posizione. Remy Gardner ha replicato il primato di martedì girando in 1:38.448 con la Pirelli SCQ al posteriore, tempo di 0″2 più veloce rispetto a quello fatto da Álvaro Bautista durante la Superpole di sabato scorso.
Yamaha, sia con le squadre private che col team ufficiale, ha chiuso in maniera molto positiva questo test sul tracciato Ángel Nieto. La notizia più rassicurante è sicuramente il veloce adattamento di Jonathan Rea alla R1 del team Crescent Pata: terzo tempo per il sei volte campione del mondo, a 0″7 da Gardner ma con un gran ritmo dimostrato utilizzando setup e gomme da gara.
Dominique Aegerter occupa la nona posizione alle spalle di Bradley Ray, che ha potuto effettuare un’altra giornata di lavoro col team GMT94, nella speranza di assicurarsi la sella nel team francese. I due piloti clienti sono stati i primi ad andare oltre il muro dell’1:40, pur collezionando un buon numero di giri (59 per l’inglese, 67 per l’elvetico).
Se per Yamaha questa due giorni di Jerez ha dato certezze, per Ducati ci sono state invece delle sorprese, per la maggior parte piacevoli. La prima è sicuramente rappresentata da Nicolò Bulega: dopo aver conquistato il titolo in SSP durante la stagione appena conclusa, il #11 del team Aruba.it ha affrontato questa seconda giornata col piede giusto, come unico pilota in grado di avvicinare i tempi di Gardner.
Il pilota di Montecchio Emilia ha concluso la sessione del mercoledì in 1:38.726 ed è stato nettamente il più rapido tra i piloti Ducati, anche rispetto al più blasonato compagno di squadra Bautista. Lo spagnolo ha provato la Panigale V4R in configurazione 2024, dunque già appesantita dei chili necessari per rientrare nei nuovi limiti regolamentari di peso imposti: il bicampione SBK ha lamentato dei problemi nelle curve veloci ed ha concluso il turno al settimo posto.
A precederlo troviamo le altre due Ducati private, con Andrea Iannone incredibilmente quinto in sella alle Panigale del team GoEleven. L’abruzzese è stato il pilota più attivo in pista con 69 passaggi compiuti ed il suo tempo, in 1:39.3, è a meno di un secondo dal riferimento di Gardner; nient’affatto male per un pilota agonisticamente inattivo da quattro anni.
Lo segue Michael Ruben Rinaldi, il cui sesto posto stride un po’ rispetto al secondo tempo ottenuto ieri, ma non tanto quanto le dichiarazioni rilasciate. L’ex-pilota Aruba.it ha elogiato il team Motocorsa Racing e ha fatto notare come la Ducati che ha ora tra le mani sia di un livello sorprendentemente vicino rispetto a quello delle moto ufficiali. Facile immaginare che si tratti, in minima parte, anche di una stoccata ai danni di Axel Bassani.
Parlando di “El Bocia”, egli ha concluso questo test al 12° posto finale, con 54 giri completati ma con un tempo di certo più alto rispetto a quello preventivato, in 1:41.3 (ovvero come penultimo dei piloti SBK presenti).
Probabile non fosse questo l’inizio a cui ambiva il team Kawasaki col #47, ma l’inverno 2023-2024 sarà comunque importantissimo per la nuova coppia per lavorare in vista della prossima stagione. E’ andato meglio Alex Lowes, che si è inserito nella sfida tra Ducati e Yamaha conquistando il quarto posto. La nuova accoppiata pilota-ingegnere Lowes-Pere Riba pare abbia iniziato col piede giusto e sarà, nell’anno a venire, il riferimento di KRT in termini d’esperienza e sviluppo.
L’andazzo visto durante la stagione 2023 di BMW si è rivisto anche durante la due giorni di test. Sia al martedì che al mercoledì la squadra Bonovo Action, l’unica presente delle due di riferimento, ha visto Scott Redding e Garrett Gerloff molto vicini in classifica, ma mai abbastanza alle posizioni di testa.
Rispetto a ieri, l’inglese ha scavalcato lo statunitense per la decima posizione, con meno di mezzo decimo a separarli. Solo 47 passaggi per l’ex-pilota factory, contro i 66 del pupillo di Ben Spies (caduto però in curva 3 con gravi conseguenze alla moto.
Honda MIE Petronas continua ad essere il fanalino di coda, ma per Tarran Mackenzie, alla sua seconda uscita con la squadra di Midori Moriwaki, c’è stato un grosso margine di miglioramento rispetto alla scorsa giornata, pari a 2″. Difficile pensare che possa essere limato molto altro margine, ma la voglia di fare del figlio d’arte lo mette nella lista dei candidati per poter guidare la moto bianco-turchese.
Termina così il primo assaggio di 2024 dei piloti SBK. Ancora parecchie le novità a cui si dovrà assistere, per un mondiale il cui inizio, preventivato a fine febbraio, si preannuncia scoppiettante.
Fonte immagine: worldsbk.com
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