E’ ancora la Ducati a dominare nei test al Motorland, Redding al comando al termine del day 2. Si gira poco al mattino a causa delle alte temperature, nel pomeriggio l’inglese ha spinto forte.
La seconda e ultima giornata di prove collettive del mondiale Superbike ad Aragón è andata in scena poche ore fa e si è conclusa con il seguente verdetto. In testa al termine di questo martedì troviamo nuovamente una Ducati, non quella del team clienti GoEleven ma quella ufficiale guidata da Scott Redding, grazie al tempo di 1:48.780. Ci si è avvicinati molto ai riferimenti dati dalle pole position del 2020.
Nonostante delle temperature più calde rispetto a quelle avute lunedì, i piloti di testa sono comunque riusciti ad abbassare i propri crono di riferimento, cosa per esempio fatta proprio dal nuovo acquisto del team Aruba.it, Michael Ruben Rinaldi. La mattinata non è stata l’ideale per fare i tempi più rapidi, tuttavia a guidare la classifica è stato proprio il #21 in 1:49.563; il suo tempo migliore rimane comunque l’1:49.205 fatto al pomeriggio, con più di quattro decimi di ritardo dal compagno di squadra. Inoltre, Rinaldi ha messo a segno ben 125 passaggi del tracciato di Aragón, con il vicecampione del mondo poco sotto a quota 117.
Le Ducati hanno girato parecchio al pomeriggio, anche se alcune delle Yamaha sono riuscite a inserirsi. Davies, sceso al quarto posto, si è dedicato a testare la nuova sospensione Öhlins e le nuove pinze freno della Brembo; alla fine il gallese, durante il pomeriggio, ha piazzato 75 giri e un 1:49.775 finale, a quasi un secondo dall’ex-compagno di squadra. Sesto Tito Rabat sulla moto Barni, staccato di ulteriori otto decimi ma come al solito in formato stakanovista, poiché il #53 ha fatto segnare quasi 150 passaggi.
Garrett Gerloff, in termini di piazzamento, ha guadagnato una posizione sulle Panigale V4 R salendo al terzo posto con un 1:49.4. L’americano ha migliorato di oltre un secondo il suo tempo del giorno prima, ma non è stato comunque sufficiente per tenere Redding nei radar, al contrario di Rinaldi da cui dista solo 0”234. L’altra Yamaha R1 del team GRT si trova all’ottavo posto con Kohta Nozane, ben più staccata in termini di tempi.
Una Yamaha che, alla fine, ha comunque dovuto far fronte alla mancanza di un pilota per il proprio team ufficiale, con Niccolò Canepa che già nella giornata di ieri aveva dovuto fare i conti con una forma fisica non eccezionale e necessaria di un’analisi più approfondita. Col genovese fermo, è toccato al rimasto Andrea Locatelli fare dei giri veloci e accumulare ore di test. Il campione SSP 2020 ce l’ha fatta – a dispetto di una scivolata alla 15 – e ha concluso la seconda giornata al quinto posto assoluto.
Christophe Ponsson rimane il fanalino di coda del gruppo. Il team Alstare ha mostrato una livrea che ricorda, a grandi linee, i colori che hanno portato al successo Francis Batta nei primi anni 2000, ma il francese è ancora indietrissimo con un 1:52.269 finale, dopo 57 giri e con un ritardo di quasi tre secondi e mezzo. Settimo invece Axel Bassani.
E’ quindi giunta la parola “fine” alle prove collettive al Motorland di Aragón. Manca ancora più di un mese prima dell’avvio del mondiale su questa pista, ma almeno per ora, osservando quanto fatto proprio tra lunedì e martedì, Ducati sembra avere un grande mezzo e una squadra di piloti pronta all’assalto di Jonathan Rea.
Fonte immagine: worldsbk.com
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