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SBK | Test Aragón aprile 2022, sintesi delle due giornate

di Alyoska Costantino
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Pubblicato il 5 Aprile 2022 - 20:41
Tempo di lettura: 4 minuti
ARTICOLO DI ARCHIVIO
SBK | Test Aragón aprile 2022, sintesi delle due giornate
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Jonathan Rea primeggia sia al lunedì che al martedì, top tre completata da Razgatlıoğlu e Bautista. Tra tre giorni, proprio ad Aragón, il campionato SBK avrà inizio.


Mancano tre giorni alle prime prove libere del Gran Premio d’Aragona, primo atto della stagione 2022 della SBK, ma team e piloti hanno avuto ancora il tempo necessario per affrontare un’ultima due giorni di test proprio al Motorland di Alcañiz per prepararsi meglio all’avvio di campionato.

Una due giorni dominata dalla Kawasaki e da Jonathan Rea in particolare, che lo scorso anno ha vissuto un fine settimana da sogno qui collezionando la 100a vittoria in carriera in Gara 1. La storia potrebbe ripetersi pure quest’anno, dopo che Rea ha guidato sia la prima che la seconda giornata facendo segnare un tempo strepitoso di 1:48.714. Già l’1:49.3 del lunedì era da record, ma il riferimento finale lo pone come unico pilota sotto l’1:49 dell’intero test.

Durante la prima giornata anche Alex Lowes, compagno di Rea, non era andato male finendo quinto (seppur a 1”0 dalla punta di diamante del team Provec), ma durante il martedì il fratello di Sam è scivolato al 12° posto. Si preannuncia un altro anno in cui Kawasaki, per la lotta mondiale, dovrà puntare su un solo pilota.

Entrambe le giornate si sono concluse con la stessa top tre, visto il secondo posto di Toprak Razgatlıoğlu. Il campione del mondo in carica ha visto il suo svantaggio aumentare da 0”016 a 0”3 tra lunedì e martedì, ma questo risultato, unito alla consapevolezza che Aragón è storicamente una pista poco adatta alla R1, può fa comunque sperare in un weekend in cui il turco saprà limitare i danni dal principale rivale. Tuttavia, la seconda giornata si è conclusa anzitempo per “Razga” a causa di un guasto tecnico.

La seconda Yamaha occupa il ruolo di “prima degli altri”. Garrett Gerloff (GRT) occupa il quarto posto a 0”6 e ha potuto provare il motore 2022 della R1 e, al contrario della moto di Razgatlıoğlu, esso non ha dato grattacapi. Buoni piazzamenti anche per Andrea Locatelli (sesto) e Kōta Nozane (ottavo al primo giorno). E’ sceso in pista anche Roberto Tamburini, annunciato pochi giorni fa dal team Motoxracing e 15° alla fine dei test, con un 1:50.6 come riferimento.

In mezzo a Gerloff e Locatelli troviamo la prima BMW, guidata da Loris Baz. Come già notato a Barcellona, il lavoro della squadra Bonovo Action MGM si sta rivelando più efficacie, almeno per ora, rispetto a quello di Scott Redding e potrebbe essere proprio Baz a raccogliere i frutti del lavoro della Casa dell’Elica. Il #76 dista 0”6 dalla vetta, mentre Scott Redding ed Eugene Laverty occupano rispettivamente l’11° ed il 13° posto.

Se a Barcellona le Ducati avevano fatto la voce grossa, ad Aragón la situazione è tornata ad essere di leggero svantaggio per la Casa bolognese. Álvaro Bautista ha terminato al terzo posto e, dopo aver rimediato ben 0”6 di ritardo al primo giorno da Rea, è riuscita a dimezzare il suo svantaggio nell’ultimo attacco al tempo, dando prova del fatto che sarà della partita in ogni caso.

Il pilota di Toledo è ancora una volta il ducatista meglio piazzato, mentre il compagno Michael Ruben Rinaldi è settimo a 0”8 da lui. Il riminese ha il compito di riscattare una gara 2021 in Aragona pessima e storicamente la Panigale V4 R ha le potenzialità per permetterglielo, ma dovrà stare anche attento ai nuovi arrivi quali Philipp Öttl (Ducati GoEleven) che potrebbero metterlo in difficoltà per tutto il 2022.

Honda era presente, come Kawasaki, con le due sole moto ufficiali ma è riuscita a piazzarle entrambe nei primi dieci. Tra Iker Lecuona e Xavi Vierge vi è una differenza irrisoria in termini di crono, ma il distacco dalla Kawasaki #65 è piuttosto consistente, pari a 1”2 per entrambi gli spagnoli.

Si chiude così la prestagione 2022 ed il periodo di test annesso. Ora non resterà che attendere il primo round tra pochi giorni per poter apprezzare, ancora una volta, la sfida che il campionato SBK può riservare tutt’oggi.

Fonti immagini: worldsbk.com, press.bmwgroup.com, arubaracing.it, yamaha-racing.com, hondaracingcorporation.com


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