Anche la seconda e ultima giornata di test Superbike al Motorland di Aragón si è conclusa e, come nella prima, il meteo non ha dato una gran mano nel chiarire quali siano i valori in campo per la stagione 2020. Quasi come un dejà-vu del mercoledì, la mattinata ha visto pista bagnata e viscida per far spazio al sole solo dopo pranzo, permettendo ai protagonisti di poter girare liberamente.
Dopo il secondo posto di ieri, Scott Redding ha persino migliorato la sua posizione portandosi in testa alla classifica della seconda giornata, ed è stato l’unico a sfondare il muro dell’1:50 grazie al suo 1:49.929. La giornata dell’intero team Ducati è stata molto positiva, con anche Chaz Davies in seconda posizione a poco meno di due decimi dal tempo del compagno e connazionale. La vera differenza tra i due sta sul numero di giri percorsi: Redding, avendone fatti più di una dozzina al mattino con la pioggia, ha raggiunto quota 60, il doppio di quelli fatti dal #7. La terza Ducati, quella guidata da Leon Camier, ha invece girato solo al mattino, completando però solo quattro giri prima di essere fermato da una caduta in curva 9. Camier ha anche rischiato di farsi nuovamente male alla spalla sinistra, infortunatasi lo scorso anno, ma dopo un breve check-up dell’ospedale di Alcañiz pare che le condizioni della sua spalla siano buone.
Al terzo posto nella generale Alex Lowes, sull’unica Kawasaki ufficiale portata oggi in pista. Ben 50 giri per il terzo classificato della stagione 2019, mentre l’altra metà del box, quella del campione del mondo Jonathan Rea, ha deciso di levare le tende anzitempo e di rinviare il programma di lavoro del #1 alla sessione di Jerez de la Frontera. Il tempo fatto da Rea ieri gli permette comunque di essere terzo nella combinata, segno di come la squadra campione del mondo sia sicura dei propri mezzi.
Dietro al #22 il pacchetto delle quattro Yamaha, con Toprak Razgatlıoğlu che, in questi test, è riuscito persino a stare davanti a van der Mark alla fine dei conti. Il turco è riuscito a scendere sotto il muro dell’1:51 concludendo 36 giri (avendo girato anche sul bagnato), mentre Michael van der Mark si è dovuto accontentare di un 1:51.0 e di 20 passaggi fatti nelle ultime tre ore del turno. Dietro di loro le due Yamaha del team GRT, con Gerloff che precede, di più di un secondo, il ravennate Federico Caricasulo.
Si concludono così i primi test in vista di un 2020 che si preannuncia scoppiettante. Tra due settimane i team proveranno a Jerez, in cui si potrà giudicare anche il resto della griglia mancante oggi.
Qui i risultati della seconda sessione.
Fonte immagine: worldsbk.com
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