SBK / Supersport | Round Olanda 2023, sintesi del venerdì

di Alyoska Costantino
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Pubblicato il 21 Aprile 2023 - 20:59
Tempo di lettura: 6 minuti
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SBK / Supersport | Round Olanda 2023, sintesi del venerdì
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Bautista si prende entrambe le sessioni del venerdì, le Kawasaki al suo inseguimento con Lowes secondo in FP2 davanti a Rea. Bene le Yamaha GRT, in sofferenza Razgatlıoğlu (decimo).


La SBK e le categorie ad essa collegate hanno fatto il proprio ritorno in pista quest’oggi dopo una lunga pausa dopo la primissima parte del campionato nelle due tappe extraeuropee di Phillip Island e Mandalika. Questo lasso di tempo, però, non ha mutato la figura da battere per il Round Olanda 2023, almeno per quanto concerne la categoria maggiore.

SBK

Partendo proprio da essa, i due turni di libere hanno riproposto la Ducati #1 al comando con Álvaro Bautista. Sia nella prima sessione che nella seconda il pilota di Toledo è stato il più veloce ed ha terminato la giornata col tempo di riferimento della combinata in 1:34.316. Sia con temperature fredde che con quelle leggermente più calde la Panigale V4R continua ad essere una moto estremamente efficace, come già visto in Australia e in Indonesia.

Tuttavia, Bautista si ritrova piuttosto solo davanti tra i ducatisti: in top ten troviamo solo un altro pilota Ducati, ovvero Axel Bassani sulla moto preparata da Motocorsa Racing. “El Bocia” si trova settimo mentre Danilo Petrucci occupa l’11a posizione sulla V4 del team Barni, ma le vere difficoltà sono quelle incontrate da Michael Ruben Rinaldi, 16° e staccato 1″2 dal compagno sia al mattino che al pomeriggio.

Il ruolo di prima inseguitrice della Casa bolognese è della Kawasaki per questo weekend, almeno per quanto si evince dopo le prove del venerdì. Alex Lowes e Jonathan Rea hanno messo in campo i progressi fatti dalla ZX-10RR nei test di Barcellona ed hanno chiuso la giornata al secondo e terzo posto nelle FP2, a soli 0″2 dal ducatista davanti. Soprattutto per Rea si tratta di una boccata d’ossigeno non indifferente, dopo le batoste rimediate in ottica iridata nei primi due round.

Questo weekend ha segnato anche il debutto del nuovo team Kawasaki nato dalla collaborazione tra Pedercini Racing ed Viñales Racing, con Isaac in sella alla Ninja privata del box italo-spagnolo. Il cugino di Maverick occupa l’ultima posizione dopo le libere, alle spalle anche della wildcard Gabriele Ruiu (BMW Bmax Racing, 23°) e del compagno di marca Oliver Konig (Orelac Racing, 24°).

Assen non rappresenta una delle piste più favorevoli per la R1, eppure le sorprese di questo venerdì sono proprio delle Yamaha, seppur non quelle factory. Tra mattina e pomeriggio le moto del team GRT GYTR di Dominique Aegerter e Remy Gardner hanno suonato la carica, con l’australiano quarto nella FP1 e poi scalzato dall’elvetico nella FP2. Il loro distacco si attesta sui tre-quattro decimi, ma con queste premesse non è impensabile che la coppia di debuttanti possa puntare al podio.

Al contrario, la giornata del team Crescent Pata non è stata memorabile e l’unica cosa per cui il venerdì del box Yamaha factory sarà ricordato è il gonfiabile a forma di coccodrillo che Toprak Razgatlıoğlu ha quasi colpito in pista prima dell’esposizione della bandiera rossa durante la libera 2. “Razga” ha faticato non poco per entrare in confidenza col tracciato ed ha chiuso la giornata solo al decimo posto con ben 0″8 di ritardo dal rivale Bautista, mentre Andrea Locatelli si è piazzato ottavo. 17° posto per Bradley Ray al debutto nel mondiale a tempo pieno col team Motoxracing, davanti a Lorenzo Baldassarri (20°).

Le due R1 ufficiali chiudono a panino la BMW M1000RR di Garrett Gerloff, alfiere del team Bonovo Action. L’americano può essere benissimo considerato come un’altra gradita sorpresa di queste prove avendo chiuso nono, facendo ben sperare la Casa dell’Elica per un weekend finalmente degno del blasone del marchio dopo i primi due round deludenti.

Il bolide bavarese meglio piazzato, però, si trova in sesta posizione ed è guidato da Michael van der Mark. L’eroe di casa è deciso a non deludere l’esigente pubblico di Assen e questo risultato può ispirare molta fiducia nel team SMR ROKiT; sicuramente ben più del 12° posto di Scott Redding, mai stato grande interprete del tracciato van Drenthe. Solo 18° Loris Baz, al rientro dopo le fratture patite alla gamba destra un mese e mezzo fa.

Seppur non deludenti quanto le Yamaha ufficiali, anche per Honda il bilancio del venerdì risulta piuttosto magro. Sia Iker Lecuona che Xavi Vierge sono finiti fuori dalla top ten (anche se di un solo decimo) e si ritrovano rispettivamente al 13° e 14° posto. Eric Granado sulla CBR del team MIE Petronas è 19°, Hafizh Syahrin lo segue poco staccato al 21°.

SSP

Se nella Superbike la lotta è già piuttosto equilibrata, la sfida in SSP risulta esserlo ancora di più. Dopo la prima vittoria ottenuta nella Gara 1 di Mandalika, Can Öncü ha fatto ben intendere di non voler attendere troppo per il bis primeggiando nella FP2 del Round Olanda, in 1:37.591. Tuttavia, il leader della classifica iridata Nicolò Bulega non gli ha che concesso un vantaggio irrisorio di 0″005.

Il #11 di casa Ducati è secondo nella combinata, mentre il primo turno se l’è aggiudicato Stefano Manzi, il quale poi non ha migliorato il crono di riferimento mattutino come fatto dai principali avversari. Il pilota Ten Kate ha chiuso a 0″7 da Öncü, con in mezzo le Panigale V2 di Yari Montella (al rientro da un infortunio anche lui) e Raffaele De Rosa. Debutto difficile per i nuovi arrivati, quali il campione della SSP300 Álvaro Diaz ed il figlio d’arte Maiki Abe, entrambi su Yamaha R6 ma nelle ultime due posizioni.

SSP300

La categoria che ha sorriso maggiormente ai nostri colori è stata proprio la SSP300, sorprendentemente. Matteo Vannucci ha infatti condotto la seconda sessione del venerdì di Assen in 1:49.529, migliorando di quasi 3″ il proprio tempo della FP1 e balzando davanti a José Luis Perez González e a Samuel Di Sora, entrambi su Kawasaki.

Il primo turno, invece, aveva visto al comando l’accoppiata di casa, ovvero l’ex-campione della categoria Jeffrey Buis al rientro in 300 sulla Kawasaki del team MTM. Successivamente Buis è scivolato all’11° posto, mentre è da sottolineare l’ottima quarta piazza di Lennox Lehmann sulla KTM della squadra Freudenberg. Lo segue Loris Veneman, compagno di Buis.

Questi i risultati di FP1 e FP2 SBK, insieme alla combinata delle due sessioni.

Fonti immagini: arubaracing.it, press.kawasaki.eu, worldsbk.com

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