Dopo un mese d’attesa dall’Australia, la SBK torna in pista. Alex Lowes in testa al mondiale, ma la partita è aperta.
Il weekend che sta per iniziare traboccherà di motorsport, sia a due che a quattro ruote. Per gli appassionati di motociclismo su pista il divertimento non mancherà, col mondiale Superbike pronto a ricominciare per il secondo appuntamento stagionale: il Round Catalogna 2024 sulla pista di Barcellona, al Montmelò.
Il tracciato catalano, arrivato nel calendario delle derivate di serie nel 2020, è uno dei più gettonati durante l’inverno e i primi mesi della stagione per compiere sia test ufficiali che giornate di allenamento private, vista la sfida completa che fornisce a piloti e mezzi coi suoi 4.657 metri fatti di grandi staccate, lunghi curvoni e tratti sia in salita che in discesa.
SBK
Si arriva al Montmelò coi piloti già carichi dal test svolto settimana scorsa tra le giornate di giovedì e venerdì. Il campionato inizia la fase europea del proprio calendario in una sorta di sudditanza dopo quanto visto a Phillip Island, da cui non è emerso ancora un vero dominatore del campionato o quantomeno un favorito assoluto.
Alex Lowes, primo in classifica generale con due successi e 50 punti ottenuti, è stato autore probabilmente del proprio miglior weekend in SBK sin dal debutto avvenuto nel 2014, ma il giudizio sulle performance della sua Kawasaki non è ancora ben chiaro. Potrà essere definito decisamente meglio già in occasione del Round Catalogna, che si svolgerà sulla pista di casa del team Provec.
L’inglese, per ora unica punta davvero competitiva del team KRT in attesa di una crescita di Axel Bassani, dovrà difendere la leadership dall’assalto delle Ducati ed anche delle Yamaha. La Casa bolognese risulta la più pericolosa, soprattutto col campione in carica della SSP Nicolò Bulega, ancora una volta al comando dei test collettivi svolti settimana scorsa.
“Bubi”, tra l’altro, si è già tolto la soddisfazione della prima vittoria conquistando, in Australia, la gara d’apertura del mondiale, condizionata dalla presenza di un pitstop reso necessario dall’asfalto abrasivo e dal calo gomme esagerato delle Pirelli. Fortunatamente, a Barcellona, non dovrebbero esserci di questi problemi e si potranno vedere tre manche “sane” per il mondiale SBK.
Bulega è secondo nel mondiale a nove punti da Lowes, ma c’è molta attesa anche per quel che farà Álvaro Bautista. Il pilota spagnolo, caduto in Gara 1 proprio mentre il compagno andava a vincere, si è rifatto nelle due manche della domenica conquistando un secondo posto in Gara 2 dopo un duello (perso) contro la Kawasaki #22. Le condizioni fisiche del campione in carica sembrerebbero migliorate e, ricordando come Barcellona sia uno dei tracciati a lui più favorevoli (due triplette negli ultimi due anni), Bautista deve essere considerato un candidato al successo senza se e senza ma. Il ritardo dalla vetta è di 23 punti, tutto sommato recuperabili.
A precedere Bautista nel mondiale ci sono due outsider italiani d’eccellenza, in particolare uno in sella ad una Ducati ma del team GoEleven. Il ritorno alle corse di Andrea Iannone dopo quattro anni è stato da sogno, col podio in Gara 1 e le grandi performance messe in mostra anche nella SP Race e in Gara 2. La prima prova di Phillip Island è stata superata in maniera convincente da “The Maniac”, ma ora bisognerà valutare le sue capacità su un tracciato più nella norma e meno nelle sue corde.
A pari punti con l’abruzzese, a quota 29, c’è Andrea Locatelli. L’ex-campione della SSP ha salvato la baracca del team Yamaha Pata durante l’ultimo fine settimana di gare, sopperendo alle grandi difficoltà patite da Jonathan Rea e prendendo lui le redini di team leader, conquistando due secondi posti e arrivando vicino anche al primo successo in SBK, perso però in Gara 2 per una caduta alla Miller Corner.
Il #55 ha riportato anche qualche danno fisico ma sarà presente a Barcellona, così come Rea. Il nordirlandese, autore di un brutto incidente che aveva provocato una bandiera rossa nell’ultima manche australiana, è rimasto illeso dalla caduta ma col morale a pezzi dato che, nel corso dell’intero weekend, non ha conquistato nemmeno un punto.
Per il sei volte iridato l’amaro in bocca si è sentito, ma le prove di Barcellona hanno ridato fiducia e speranza al #65, il quale ce lo si aspetta di nuovo davanti al più presto. Saranno da tenere d’occhio anche i piloti GRT GYTR, con Dominique Aegerter al momento settimo nella generale dopo un weekend solido in Oceania, mentre Remy Gardner, nella tappa di casa, è stato alquanto sfortunato.
Parlando di sfortune, non si può non parlare di Toprak Razgatlıoğlu. Il pilota turco, salito sulla BMW factory, è stato subito capace di portarla nelle posizioni che contano e di lottare anche con le più accreditate Ducati e Yamaha, ma l’affidabilità della moto si è rivelata improvvisamente precaria in Gara 2 con la rottura del motore (in maniera spettacolare tra l’altro).
Il bottino di soli 18 punti ottenuti non rispecchia a pieno quanto fatto dal pupillo di Kenan Sofuoğlu, certamente voglioso di riscatto qui in Catalogna (nonostante non si tratti di un tracciato di suo gradimento) ed autore anche del secondo miglior tempo nei test del venerdì. “Razga” sarà spalleggiato da Michael van der Mark nel team ufficiale e dalla coppia Scott Redding-Garrett Gerloff del box Bonovo, ma i tre in questione non sono stati grandi fattori in Australia. Vedremo se le cose cambieranno per la prima tappa europea.
L’ultima Casa di cui parlare è Honda, che ritroverà sì Iker Lecuona (autore di una pole position qui nel 2022) ma che al momento è ancora l’ultima ruota del carro coi propri quattro piloti. Xavi Vierge, unico pilota HRC che abbia corso in Australia, ha conquistato solo nove punti totali, confermando le grosse difficoltà della CBR1000RR-R anche in questo suo quinto anno di vita.
SSP
Secondo appuntamento anche per la Supersport, categoria che, al contrario di quanto pronosticato, a Phillip Island ha invece visto una doppietta perentoria, al contrario di quanto ci si aspettava dalle previsioni. Yari Montella ha piazzato un uno-due micidiale in Australia, conquistando la vetta della classifica con un bottino pieno di 50 punti.
L’ex-Moto2 potrebbe puntare al bis già a Barcellona, tracciato amico della Ducati e, più in generale, delle moto Next Generation grazie al lungo rettilineo che porta alla curva Elf. Dovranno tentare d’impedirglielo i vari protagonisti, quali Stefano Manzi su Yamaha, Marcel Schrötter su MV Agusta ed Adrián Huertas in sella ad un’altra Panigale V2, seppur del team Aruba.it. Chiamati ad una riscossa anche altri nomi, quali Lorenzo Baldassarri, Lucas Mahias, Bahattin Sofuoğlu e Can Öncü.
Questo round vedrà anche il debutto dei piloti della WorldSSP Challenge europea, tra cui Raffaele De Rosa a cui sarà affidata la QJMotor SRK 800 RR, moto cinese al debutto ma che non ha ancora superato le Fasi 1 e 2 di omologazione. Il modello parteciperà alle gare sub iudice, coi punti ottenuti in classifica che rimarranno in sospeso fino al completamento del processo.
SSP300
Barcellona vedrà anche il debutto di due categorie. Da una parte la Yamaha R3 Cup, dall’altra parte inizierà il campionato mondiale Supersport 300, alla sua ottava stagione in qualità di serie iridata facente parte del Circus delle derivate.
Con una griglia pesantemente rivista e composta in gran parte da volti nuovi, le maggiori attenzioni iniziali dovranno essere date ai protagonisti che già si sono affermati in quanto tali durante le ultime stagioni, su tutti il campione del mondo Jeffrey Buis (passato a KTM). Chi si pone come principale rivale dell’olandese due volte campione è Mirko Gennai, vicecampione 2023 passato proprio nel team Kawasaki MTM lasciato da Jeffrey.
Altri nomi da tenere d’occhio saranno quelli di Matteo Vannucci, Bruno Ieraci, Petr Svoboda, Marc García sulla Kove 321RR, Samuel Di Sora passato alla Yamaha R3 del team Arco MotoR University e persino il debuttante Elia Bartolini, anche lui uomo Yamaha ma del team Motoxracing. Parlando del round in sé, a Barcellona spesso la categoria ha dato il peggio di sé con dinamiche poco gradevoli da vedere sia in qualifica che in gara, perciò a livello competitivo questo appuntamento potrebbe non dire molto sui valori in campo della 300 nel 2024.
Le previsioni meteo per questo secondo round non lasciano purtroppo presagire un weekend di tempo sereno: se le giornate di venerdì e sabato dovrebbero essere completamente asciutte, lo stesso non si direbbe per la domenica, per cui è previsto un calo delle temperature a 15° e scrosci con 40% di possibilità.
La concomitanza doppia con F1 e MotoGP, tra l’altro, non favorirà la fruizione della SBK durante questo fine settimana, dato che anche le manche principali andranno in differita su TV8.
INFO TRACCIATO
Lunghezza tracciato: 4.627 m
Rettilineo principale: 1.047 m
Curve: 13 (5 a sinistra, 8 a destra)
Senso: orario
Record della pista: 1:40.264 (Álvaro Bautista, Ducati, 2023)
ALBO D’ORO
ORARI TELEVISIVI*
Venerdì 22 marzo 2024
09:40 – FP SSP300 (WorldSBK.com)
10:20 – FP1 SBK (Sky Sport Arena, WorldSBK.com)
11:20 – FP SSP (WorldSBK.com)
14:10 – SP SSP300 (Sky Sport Arena, WorldSBK.com)
15:00 – FP2 SBK (Sky Sport Arena, WorldSBK.com)
16:00 – SP SSP (Sky Sport Arena, WorldSBK.com)
Sabato 23 marzo 2024
09:00 – FP3 SBK (WorldSBK.com)
09:30 – WUP1 SSP300 (WorldSBK.com)
09:50 – WUP1 SSP (WorldSBK.com)
11:10 – SP SBK (Sky Sport Arena, WorldSBK.com)
12:45 – Gara 1 SSP300 (Sky Sport Arena, WorldSBK.com)
14:00 – Gara 1 SBK (Sky Sport Arena, WorldSBK.com)
15:15 – Gara 1 SSP (Sky Sport Arena, WorldSBK.com)
18:00 – Gara 1 SBK (TV8)
Domenica 24 marzo 2024
09:00 – WUP SBK (WorldSBK.com)
09:20 – WUP2 SSP300 (WorldSBK.com)
09:40 – WUP2 SSP (WorldSBK.com)
11:00 – SP Race SBK (Sky Sport Arena, WorldSBK.com, TV8)
12:45 – Gara 2 SSP300 (Sky Sport Arena, WorldSBK.com)
14:00 – Gara 2 SBK (Sky Sport Arena, WorldSBK.com)
15:15 – Gara 2 SSP (Sky Sport Arena, WorldSBK.com)
16:00 – Gara 2 SBK (TV8)
*: in grassetto gli orari in diretta.
Fonti immagini: worldsbk.com, Facebook / MV Agusta Reparto Corse World Supersport Team
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