SBK / SSP | Test Phillip Island pre-2025, prima giornata: Nicolò Bulega ottiene il miglior tempo, poi Iannone e Razgatlıoğlu

Autore: Alyoska Costantino
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Pubblicato il 17 Febbraio 2025 - 16:46
Tempo di lettura: 4 minuti
SBK / SSP | Test Phillip Island pre-2025, prima giornata: Nicolò Bulega ottiene il miglior tempo, poi Iannone e Razgatlıoğlu
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Bulega comincia al meglio la settimana australiana svettando nella prima giornata di test. Rea subito out per infortunio.


L’attesa per l’inizio del campionato 2025 della SBK sta per terminare. Il Round d’Australia è ormai dietro l’angolo, ma ad anticipare il primo appuntamento della stagione delle derivate c’è l’ultimo test invernale, iniziato quest’oggi proprio sulla pista di Phillip Island.

SBK

La prima delle due giornate di prove collettive se l’è aggiudicata Nicolò Bulega. Il vicecampione in carica della Superbike ha grandi ricordi recenti in merito alle sue esperienze a Phillip Island ed ha cominciato la settimana col piede giusto, facendo anche una discreta differenza sugli avversari grazie al suo 1:28.765. “Bubi” ha messo in cascina pure 71 giri totali e, tra mattina e pomeriggio, ha migliorato di ben 0″7.

C’è stato un uno-due Ducati in questo lunedì di test, con Andrea Iannone ottimo secondo. Come Bulega, anche “The Maniac” è un grande interprete del tracciato di Phillip Island, ma il suo tempo è stato di quasi mezzo secondo più lento rispetto a quello del connazionale; anche in casa GoEleven si dovrà lavorare.

La terza posizione se l’è aggiudicata il campione in carica Toprak Razgatlıoğlu: la preseason del turco si è confermata tra le più tumultuose di sempre dato che, dopo il test saltato a Jerez, nella mattinata australiana l’alfiere BMW è anche incappato in un brutto high-side dopo pochi giri dal quale, fortunatamente, non ha patito danni fisici.

Sorte ben diversa per il suo ex-rivale Jonathan Rea: il nordirlandese è caduto malamente in curva 2 procurandosi una doppia frattura al piede sinistro. Il 15° tempo ottenuto nella FP1 è dunque irrilevante per “Jonny”: egli è stato già dichiarato come non idoneo a partecipare al primo Round del 2025.

Yamaha ha perso così il proprio uomo di riferimento, ma a risollevare il morale del box blu è stato Andrea Locatelli. Il #55 ha conquistato il settimo tempo finale inserendosi tra le sorprese della giornata, anche se il suo distacco di 1″1 risulta piuttosto pesante.

La controprova che le Ducati siano state di nuovo le moto di riferimento è data dalle top five di Danilo Petrucci, quarto, e di Álvaro Bautista, quinto. Per lo spagnolo essere così competitivo a Phillip Island non è poi una grande novità (anche se il #19 è il primo dei piloti in classifica a patire oltre un secondo di ritardo da Bulega), mentre per “Petrux” lo è eccome, ripensando sia al passato recente che a quello più remoto.

L’ultima Ducati in top ten è, un po’ a sorpresa, quella di Ryan Vickers e del team Motocorsa Racing: il debuttante proveniente dal BSB ha abbattuto il muro dell’1:30 e si è classificato all’ottavo posto, precedendo Xavi Vierge e Garrett Gerloff. Il primo pilota al di fuori dei dieci è Michael van der Mark, sulla seconda ed ultima BMW scesa in pista.

Il capitolo Bimota riparte dalla bella performance di Alex Lowes, mattatore dell’edizione 2024 del Round d’Australia: il fratello di Sam (lui 12°) si è piazzato sesto davanti a Locatelli ed ha convinto decisamente di più del compagno Axel Bassani. Il veneto, sulla seconda KB998 Rimini, è 14° e non ha avuto grandi miglioramenti cronometrici, tra una sessione e l’altra.

SSP

In alternanza alla SBK sono scesi in pista anche i piloti della SSP e, durante le loro sessioni, le sorprese hanno abbondato maggiormente: Bo Bendsneyder, su MV Agusta, si è classificato primo in 1:32.912 (unico pilota sotto l’1:33), precedendo le Ducati di Valentin Debise (Renzi Corse) e di Philipp Öttl (Feel Racing). A completare il terzetto delle Panigale V2 c’è Marcel Schrötter, ex-compagno di Bo ed ora esponente di WRP Racing.

Tra le sorprese, da segnalare la presenza in top ten delle MV Agusta F3 800 RR del team Motozoo, guidate da Federico Caricasulo (quinto) e Luke Power (decimo). La prima Yamaha R9, modello prossimo al debutto iridato, è in settima posizione con Can Öncü, mentre gli altri esponenti della Casa giapponese, Stefano Manzi e Yuki Okamoto per esempio, sono intorno alla 20a posizione. Aldi Satya Mahendra non ha proprio girato al pomeriggio invece.

Qui i risultati della FP1 e della FP2 per quanto riguarda la Superbike.

Fonte immagini: worldsbk.com

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