SBK / SSP | Round Australia 2024 – Anteprima di Phillip Island

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Tempo di lettura: 11 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
22 Febbraio 2024 - 09:00
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La stagioni di SBK e SSP ricominciano, come da prassi, a Phillip Island. Razgatlıoğlu, Rea e gli altri sono pronti a sfidare Bautista.


L’attesa sta per volgere al termine. Dopo lo svolgimento degli ultimi test prestagionali all’inizio di questa settimana, la SBK (insieme alla SSP) è finalmente pronta a riaccendere i motori per la stagione 2024. Anche quest’anno sono previste dodici tappe e trentasei manche totali (dodici Sprint e ventiquattro lunghe), al termine delle quali verrà decretato il campione mondiale delle derivate di serie.

Il primo appuntamento stagionale è il Round Australia. La classica prima di campionato darà il via alla 37a annata della Superbike e lo farà su una delle piste più spettacolari in calendario e probabilmente al mondo. Trattasi di Phillip Island, luogo di tantissime storiche battaglie sia uno contro uno, sia di gruppo vista la natura del tracciato, capace di restringere i valori in campo ma anche di riservare sfide inusuali quali l’alto consumo gomme.

SBK

Si arriva da una stagione 2023 che, nonostante la lotta iridata sia stata trascinata fino all’ultimo round di Jerez, non si può non definire dominata da parte dell’accoppiata Álvaro Bautista-Ducati. Il pilota spagnolo, autore del record di vittorie in una singola stagione, si è aggiudicato il suo secondo titolo mondiale SBK consecutivo ed il terzo in carriera contando anche quello in 125cc datato 2006.

Un dominio, quello del pilota spagnolo, che ha spinto i vertici di Dorna e FIM a compiere delle modifiche regolamentari importanti in vista dell’annata 2024, su tutte l’introduzione di un peso minimo limite regolamentare in modo da arginare il vantaggio detenuto dal minuto pilota iberico (oltre che per placare le lamentele da parte delle squadre avversarie).

Questo fattore ha costretto Bautista ad un inverno di dieta focalizzata a guadagnare un po’ di peso, mentre durante i test il team Aruba.it Racing si è concentrato, nel lato box del #1, sul bilanciamento dei cinque chili di zavorra che il campione in carica dovrà portare. A livello di performance le sessioni invernali non sono state sensazionali da parte di Álvaro, ma definirlo escluso dalla partita sarebbe quanto di più sbagliato si possa pensare. Proprio qui, lo scorso anno, il pilota di Toledo ha collezionato la prima di tante triplette del 2023 e rimane lui il favorito per la vittoria finale del 2024.

Álvaro ha dunque il vantaggio dato dal cominciare la stagione sul proprio tracciato preferito, ma forse il suo primo rivale potrebbe stargli proprio a fianco nel box. Dopo il biennio passato al fianco di Michael Ruben Rinaldi, il riminese ha fatto posto al campione della Supersport 2023 Nicolò Bulega, promosso dalla squadra Aruba proprio in sostituzione del #21.

L’emiliano è stato un autentico mattatore nel corso dei test invernali e ha subito fatto capire di aver trovato una gran confidenza anche con la cilindrata maggiorata e con la Panigale V4R. Uno dei vantaggi del #11 sarà dato anche dal riguadagno di Ducati, sul bilanciamento delle performance, dei 500 giri motore persi durante la scorsa annata.

Oltre ai piloti factory, la Casa di Borgo Panigale potrà contare sul supporto delle squadre clienti. La più gettonata sarà Barni Racing, che ha confermato Danilo Petrucci in seguito all’ottima stagione svolta lo scorso anno; con un anno in più sulle spalle ed una migliore conoscenza degli avversari, “Petrux” potrebbe regalarsi qualche altro podio o, perché no, anche qualche coppa da vincitore.

Ben più discusso, tuttavia, il ritorno di Andrea Iannone alle corse. Insieme al team GoEleven, “The Maniac” punterà a rilanciare la propria carriera da pilota dopo lo stop forzato per la squalifica per doping rimediata a fine 2019. Debuttare a quasi trentacinque anni non sarà una passeggiata, ma un po’ come Bautista anche l’abruzzese ha il vantaggio di cominciare la stagione su una delle proprie piste preferite.

Rinaldi, dopo la separazione col team Aruba.it, ha trovato posto all’interno del box Motocorsa Racing del suo ex-rivale Axel Bassani. In un ambiente meno pressante l’ex-iridato STK1000 potrebbe brillare maggiormente, anche contando sul solido lavoro del team italiano. L’ultima Ducati in pista schierata sarà quella del team debuttante Marc VDS, insieme al campione della SSP 2013 ed ex-pilota Moto2 Sam Lowes.

Al di fuori dei team Ducati, l’attenzione della maggior parte dei tifosi sarà focalizzata sull’uomo che, nel 2023, ha innescato l’effetto domino del mercato piloti. Trattasi di Toprak Razgatlıoğlu, che dopo le soddisfazioni ottenute con Yamaha ha deciso di puntare sulla scommessa BMW, Casa che ha conquistato solo una vittoria (sul bagnato) sin dal ritorno avvenuto nel 2019.

Il pilota turco, durante la passata stagione, ha fatto i salti mortali sulla R1 pur di cercare di tenere testa a Bautista e allo strapotere velocistico della sua Ducati, ma quest’anno, almeno dal punto di vista della cavalleria, potrà contare su un mezzo decisamente più performante. I test prestagionali di “Razga” sono stati soddisfacenti in sella alla M1000RR e lo stesso pilota si è detto entusiasta di quanto provato. Qui, quattro anni fa, Razgatlıoğlu conquistò la sua prima vittoria al debutto con la Yamaha: chissà che la storia non possa ripetersi (e il turco, autore del miglior tempo negli ultimi test di martedì, pare intenzionato a riuscirci).

Di questa ritrovata vitalità all’interno del box potrebbe giovarne anche Michael van der Mark. Il pilota olandese condividerà nuovamente il box con Razgatlıoğlu come già avvenuto nel 2020 in Yamaha, dopo che BMW ha rinnovato la fiducia nei suoi confronti nonostante le due ultime stagioni costellate di cadute ed infortuni. Anche “Magic Michael”, nel corso dell’inverno, è sembrato in uno stato di forma invidiabile rispetto al recente passato.

Con l’arrivo di Toprak, a cambiare aria come squadra è stato uno dei suoi principali rivali del passato. Scott Redding è rimasto con BMW ma ha traslocato al team Bonovo Action, nella speranza di conquistare dei risultati di spessore diverso rispetto a quelli ottenuti a gran fatica col team ufficiale ROKiT.

Redding avrà al suo fianco Garrett Gerloff, che nel 2023 si è classificato come migliore dei piloti BMW nella classifica generale con un 12° posto finale. Più che col risultato nel mondiale, tuttavia, il texano ha sorpreso tutti con la pole position ottenuta a Magny-Cours e coi risultati in crescendo conquistati nel finale di stagione, nella speranza che possano essere ripetuti.

Yamaha, orfana di Razgatlıoğlu, ha fatto affidamento nientemeno che su Jonathan Rea. Il sei volte iridato ha messo fine (con un anno d’anticipo rispetto al contratto firmato) al proprio storico sodalizio con Kawasaki per rilanciare la propria carriera con la Casa di Iwata, per quello che, si presume, possa essere l’ultimo sodalizio a lungo termine prima del ritiro dalle competizioni.

Anche per “Jonny” il primo approccio con la R1 è stato molto positivo, forse anche grazie al supporto di Andrea Locatelli. “Loka”, dopo Razgatlıoğlu, si troverà al suo fianco un altro peso massimo del calibro di Rea, ma sarà probabilmente lui a dare preziose indicazioni sullo sviluppo grazie anche alla conoscenza del mezzo. E chissà che non ci scappi anche qualche buon risultato.

La principale squadra clienti Yamaha sarà GRT GYTR, team che ha rinnovato sia Dominique Aegerter che Remy Gardner. Questa strana coppia, che qui nel 2023 si è autoeliminata durante la seconda manche, punterà ad una miglior costanza di rendimento in modo da rimanere più spesso nelle prime posizioni.

Un altro pilota satellite Yamaha da tenere d’occhio sarà Bradley Ray: dopo aver disputato le sole tappe europee della passata stagione, l’inglese avrà l’opportunità, sempre insieme a Motoxracing, di correre l’intera annata, a partire proprio dalla gara australiana.

Saranno da valutare anche le sue condizioni fisiche dopo l’intervento alla spalla affrontato lo scorso anno. L’ultimo rappresentante della Casa di Iwata è invece Philipp Öttl, che salirà sulla R1 preparata dalla squadra GMT94.

Il secondo dei tre marchi giapponesi in corsa è Kawasaki. Dopo aver perso il proprio asso con l’addio di Jonathan Rea, la squadra Provec dovrà ripartire da zero e dalle fondamenta, a partire dalla crescita della ZX-10RR che, durante il 2023, ha sì guadagnato qualcosa dalle concessioni ma senza usufruirne a pieno, aspettando il momento opportuno dato dalla nuova stagione.

Una scelta che non è andata di buon grado al #65, ma che ha convinto Axel Bassani a lasciare l’orbita Ducati per salire sulla “Verdona”. “El Bocia”, dopo le tre ottime stagioni con Motocorsa Racing, avrà finalmente l’occasione di salire in sella ad una moto ufficiale, affiancando Alex Lowes.

Alex, oltre a dover affrontare il fratello Sam in pista, si è sobbarcato buona parte del lavoro sulle nuove componenti della moto durante le prove a Jerez e Portimão, in attesa che Bassani prendesse le misure della quattro cilindri in linea di Akashi. Le prove collettive non sono state esaltanti a prima vista, ma se c’è un tracciato che può regalare sorprese questo è sicuramente Phillip Island.

L’unica Kawasaki non ufficiale in pista sarà quella del team Puccetti Racing, dopo le mancate iscrizioni dei team Pedercini ed Orelac. La moto sarà affidata a Tito Rabat, il quale beneficerà anche di un trattamento tecnico migliore e riservato alla squadra di Manuel Puccetti, forse in attesa (o nella speranza) di un arrivo più importante dalle altre categorie.

Infine c’è Honda, che anche quest’anno porterà in pista quattro moto tra le squadre HRC e MIE. Partendo dalla compagine ufficiale, Iker Lecuona e Xavi Vierge sono stati rinnovati per il 2024 e avranno a disposizione una CBR1000RR-R ben diversa dalla moto reperibile nei concessionari, avendo sfruttato al massimo il sistema di Superconcessioni ideato per ravvicinare i valori in campo.

I due spagnoli, tuttavia, hanno faticato parecchio durante i test nella penisola iberica e la Honda pare ancora soffrire oltremodo rispetto alle concorrenti protagoniste; Lecuona, tra l’altro, è anche incappato in una caduta martedì infortunandosi alla spalla sinistra e la sua partecipazione al primo round è ancora in forse. Anche MIE Petronas, nel frattempo, schiererà due moto e le affiderà ad Adam Norrodin e a Tarran Mackenzie, entrambi al debutto dalla Supersport.

SSP

Avendola nominata, è ora di parlare della ex-600, che quest’anno affronterà un cambiamento importante con l’introduzione di un nuovo format, il quale prevedrà la Superpole al venerdì, un warm-up al sabato ed una griglia per Gara 2 della domenica stabilita in parte sui migliori tempi realizzati durante la prima manche, riprendendo un po’ l’esempio del BSB.

Con la promozione in SBK di Nicolò Bulega, si è creato un “vuoto di potere” nella serie cadetta, che probabilmente non verrà riempito nell’immediato in questo primo round. La pattuglia italiana, ad ogni modo, rimane quella più convincente per numero e qualità dei piloti.

Tra tutti, Stefano Manzi potrebbe essere adocchiato come il favorito all’iride dopo il secondo posto agguantato durante il 2023; tuttavia, l’ex-Moto2 sarà ancora alla guida della Yamaha R6, moto che ha quasi raggiunto il decennio di attività nel mondiale e che ha ancora poco da dire, probabilmente, rispetto alle concorrenti Next Generation.

Ad esempio, ad ereditare la Ducati Panigale V2 di Bulega è stato Adrián Huertas arrivante dal team MTM. Con la squadra olandese ritiratasi dalla SSP per riconcentrarsi sulla SSP300, il pilota spagnolo non poteva trovare di meglio in termini di professionalità, vista l’esperienza e la storia recente colma di successi di Aruba.it Racing.

Tra gli altri possibili protagonisti da citare troviamo Lorenzo Baldassarri (al rientro in SSP dopo l’annata deludente in SBK, ora con Orelac), Federico Caricasulo (passato al team Motozoo, ora fornito di MV Agusta), Marcel Schrötter, Bahattin Sofuoğlu, Can Öncü (ancora sulla vetusta ZX-6R di Puccetti Racing), Lucas Mahias (al ritorno in pianta stabile con GMT94) e Valentin Debise (nuovo acquisto del team Evan Bros.). Di tutti questi solo uno prevarrà dopo i dodici round stagionali, ed un primo indizio su chi possa farcela potrebbe arrivare proprio dalla tappa di Phillip Island.

In mattinata Dorna ha comunicato, in merito a questo primo round, la necessità di compiere dei pitstop obbligatori per prevenire l’eccessivo consumo degli pneumatici sul nuovo asfalto ancora poco gommato. Le due gare lunghe della SBK, inoltre, sono state accorciate a venti giri ed è stato messo il veto all’uso della SC0 (se non in Superpole).

Il meteo per questo weekend non è dei migliori: si preannunciano venti forti al venerdì e temperature molto basse tra sabato e domenica, sotto i 20° dell’aria. Per quanto riguarda la programmazione, per questa tappa TV8 manderà in diretta tutt’e tre le gare della SBK, ma per poter godere di tutti i turni live bisognerà fare affidamento su NowTV, Sky Sport o il VideoPass del sito WorldSBK.com.

INFO TRACCIATO

track

Lunghezza tracciato: 4.445 m  
Rettilineo principale: 835 m  
Curve: 12 (7 a sinistra, 5 a destra)  
Senso: antiorario  
Record della pista: 1:29.230 (Tom Sykes, BMW, 2020)

ALBO D’ORO

ORARI TELEVISIVI

Venerdì 23 febbraio 2024

00:25 – FP SSP (WorldSBK.com)
01:20 – FP1 SBK (Sky Sport MotoGP, WorldSBK.com)
04:55 – SP SSP (Sky Sport MotoGP, WorldSBK.com)
06:00 – FP2 SBK (Sky Sport MotoGP, WorldSBK.com)

Sabato 24 febbraio 2024

00:00 – FP3 SBK (WorldSBK.com)
00:30 – WUP1 SSP (WorldSBK.com)
03:00 – SP SBK (Sky Sport MotoGP, WorldSBK.com)
04:30 – Gara 1 SSP (Sky Sport MotoGP, WorldSBK.com)
06:00 – Gara 1 SBK (Sky Sport MotoGP, WorldSBK.com, TV8)

Domenica 25 febbraio 2024

00:30 – WUP SBK (WorldSBK.com)
00:50 – WUP2 SSP (WorldSBK.com)
03:00 – SP Race SBK (Sky Sport MotoGP, WorldSBK.com, TV8)
04:30 – Gara 2 SSP (Sky Sport MotoGP, WorldSBK.com)
06:00 – Gara 2 SBK (Sky Sport MotoGP, WorldSBK.com, TV8)

Fonti immagini: medialibrary.yamaha-motor-eu, arubaracing.it

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