SBK / SSP | GP Indonesia 2023 – Anteprima di Mandalika

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Tempo di lettura: 8 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
2 Marzo 2023 - 09:00
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Ad appena una settimana dall’Australia, la SBK torna subito in azione con la seconda ed ultima gara extraeuropea del calendario 2023. Ducati va a Mandalika in cerca di conferme, Kawasaki e Yamaha per frenare la cavalcata di Bautista.


E’ passata meno di una settimana dalla prima tappa del campionato SBK 2023 svolta a Phillip Island, ma è già tempo per il secondo Gran Premio della stagione, che si svolgerà sul tracciato cittadino di Mandalika a Lombok, in occasione del GP Indonesia. Sia la Superbike che la SSP si daranno battaglia sulla pista nata nel 2021 e che nelle due passate stagioni ha concluso i giochi iridati per la massima categoria delle derivate. Curioso, inoltre, come le ultime due piste visitate nel 2022 siano le prime due affrontate per questo nuovo campionato.

SBK

Il tema che è sorto con maggior impatto al termine del weekend in Australia riguarda sicuramente la situazione delle forze in campo attuali in Superbike. Se già nel 2022 la Ducati Panigale V4R si era dimostrata altamente competitiva, il primo fine settimana del 2023 sembra non lasciare dubbi su quelli che sono i valori in gioco al momento, col nuovo modello portato dalla Casa bolognese che sembra essere di diverse spanne sopra la concorrenza. Questo grazie anche all’apporto del campione del mondo Álvaro Bautista, il quale ha cominciato la sua stagione conquistando la sua seconda tripletta al Victoria.

Con un bottino pieno di 62 punti, Bautista giunge in Indonesia, dove a spartirsi le vittorie negli ultimi anni sono state le moto giapponesi, Kawasaki nel 2021 e Yamaha nel 2022. Quella del Mandalika potrebbe essere una prova del nove cruciale per determinare se quanto visto a Phillip Island sia stato un caso particolare o se effettivamente il solco che separa le Ducati dalle concorrenti è davvero così abissale.

Un raffronto di ciò lo forniranno anche gli altri ducatisti, i quali sono stati molto in palla a loro volta a Phillip Island (pur non rappresentando una minaccia per lo spagnolo). Michael Ruben Rinaldi ha rimediato ad una Gara 1 opaca conquistando il secondo posto in entrambe le manche della domenica, mentre Axel Bassani si è di nuovo confermato come il miglior pilota privato del campionato ottenendo tre top ten e due piazzamenti nei primi cinque in Gara 1 e Gara 2. Da non dimenticare nemmeno l’ottimo lavoro di Philipp Öttl sulla Ducati GoEleven, quinta nella seconda manche lunga australiana.

I concorrenti hanno raccolto le briciole. La Casa momentaneamente più vicina pare essere la Yamaha, la quale ha raggiunto il podio in tutt’e tre le gare australiane, ma senza mai avvicinare nemmeno lontanamente Bautista. Per Toprak Razgatlıoğlu, inoltre, c’è stata anche la mazzata dello zero patito nell’ultima manche per via della caduta di Alex Lowes davanti a lui, costatogli immediatamente punti che, a fine 2023, potrebbero rivelarsi cruciali.

Le squadre di Iwata, tuttavia, possono gioire per alcuni motivi: il team Crescent Pata ha potuto celebrare l’ottimo terzo posto di Andrea Locatelli in Gara 2 come segno di una crescita di “Loka” dopo l’opaco 2022, mentre il box GRT GYTR ha saggiato le potenzialità velocistiche della propria nuova coppia Dominique Aegerter-Remy Gardner. Purtroppo, un incidente in SP Race causato dall’australiano proprio ai danni del compagno ha pregiudicato il risultato finale di squadra, ma le potenzialità per puntare in alto ora ci sono, magari già da Mandalika.

In una situazione forse ancora più problematica la Kawasaki. Se nella Gara 1 di sabato scorso Jonathan Rea avrebbe potuto vincere senza le noie elettroniche e al cambio che lo costringevano a cambiare marcia dando un colpo di gas in più, le manche svolte sull’asciutto sono diventate un autentico calvario per il nordirlandese, tanto che Gara 2 è stata conclusa addirittura all’ottavo posto dal fenomeno di Ballymena.

Con queste premesse, l’inizio del campionato, anche passando da una tappa favorevole come Mandalika, potrebbe rivelarsi un calvario per le ZX-10RR, nella speranza di poter ricevere un concreto aiuto solo da una possibile revisione del Balance of Performance (cosa che non dovrebbe comunque avvenire prima del quarto round stagionale). Decisamente pessimi anche gli inizi di stagione di Alex Lowes (caduto in entrambe le manche lunghe) e Tom Sykes (afflitto da problemi tecnici in tutt’e e tre le corse).

Paradossalmente, le difficoltà di Kawasaki potrebbero metterla nel mirino di Honda, la quale avrebbe potuto ottenere forse di più dal weekend di Phillip Island senza la qualifica deludente di Iker Lecuona. Il #7 si è dimostrato di diverse spanne sopra ai compagni di marca e in Gara 2 ha venduto cara la pelle nella lotta senza quartiere tra gli inseguitori, terminando sesto.

La discrepanza tra le prestazioni di Lecuona e di tutti gli altri hondisti, su tutti Xavi Vierge, è però preoccupante in merito a quelle che sono le reali potenzialità della CBR1000RR-R, con Lecuona che potrebbe esser costretto a dover fare gli straordinari per puntare a qualche risultato di rilievo e poco più, a partire dall’Indonesia.

BMW rimane tutt’ora il fanalino di coda del campionato. Le sensazioni negative (anche da parte dei piloti) scaturite dai test sono state confermate e la nuova M1000RR si è rivelata lontana anni luce non solo da Ducati, ma anche dalle Superbike giapponesi. Il nuovo modello è apparso molto difficile da governare per tutti i piloti, tanto che più volte gli alfieri del marchio tedesco si sono ritrovati a battagliare tra loro, ma a debita distanza dalla testa del gruppo.

Solo Scott Redding e Garrett Gerloff, approfittando del bagnato di Gara 1, sono riusciti a tirare fuori qualche ragno dal buco chiudendo in top ten, ma sull’asciutto la moto non è andata oltre al decimo posto di Michael van der Mark in SP Race (comunque non valevole per i punti). Difficile, dunque, immaginare una grande rivalsa di BMW già dalla seconda tappa.

SSP

Si cambia categoria, ma non il copione: anche in Supersport la Ducati ha fatto man bassa grazie alla prima doppietta di Nicolò Bulega, completando un weekend da sogno per Aruba.it Racing con cinque successi nelle cinque gare in programma a Phillip Island.

Ciò nonostante, i valori in campo della categoria di mezzo delle derivate appaiono decisamente più in bilico rispetto alla serie precedente e i protagonisti vogliosi di rivincita non mancano: Stefano Manzi vorrà rifarsi dalla manche persa domenica scorsa a causa dell’esposizione della bandiera rossa e lo stesso varrà per Can Öncü, il quale ha incassato già uno zero nella primissima gara stagionale per un errore da dilettante e la caduta nel giro di ricognizione.

Ai nastri di partenza di Mandalika non vi saranno né Yari Montella né Adrián Huertas, protagonisti loro malgrado di un incidente in Gara 1 in uscita dalla curva Siberia e che ha visto il pilota spagnolo rimanere per diversi minuti sdraiato a terra, venendo soccorso dai marshall e dallo stesso Yari.

Nelle ultime due stagioni il tracciato di Lombok ci ha abituati ad un meteo che sa essere piuttosto frustrante e questo fine settimana potrebbe accadere la stessa cosa: le possibilità di rovesci si attestano tra il 70% ed il 90% da venerdì a domenica. Qualche novità anche per quanto riguarda il fattore gomme: Pirelli ha deciso di portare, per il weekend indonesiano, dei compound più morbidi al retrotreno rispetto alla scorsa stagione, depennando la scelta della SC1 ed implementando la gomma SCQ da qualifica; al contrario, per l’anteriore si punterà a delle scelte più dure, con l’uso delle SC1 medie e SC2 dure.

Il trend iniziato a Phillip Island da TV8 sarà confermato anche per questo secondo weekend, col canale 8 del digitale terrestre che darà in diretta tutt’e tre le manche al contrario di quanto fatto dal 2019 fino al 2022, anni in cui la fruizione della SP Race era solo in differita poco prima del via di Gara 2. Per assistere invece alle prove libere del venerdì e del sabato e al warm-up di domenica mattina bisognerà utilizzare il VideoPass del sito WorldSBK.com, mentre le Superpole e le gare della Supersport saranno disponibili su Sky Sport o NOWTV.

INFO TRACCIATO

track

Lunghezza tracciato: 4.310 m 
Rettilineo principale: 507 m 
Curve: 17 (6 a sinistra, 11 a destra) 
Senso: orario 
Record della pista: 1:31.317 (Toprak Razgatlıoğlu, Yamaha, 2022)

ALBO D’ORO

ORARI TELEVISIVI

Venerdì 3 marzo 2023

02:00 – FP1 SSP (VideoPass SBK)
03:00 – FP1 SBK (VideoPass SBK)
05:00 – FP2 SSP (VideoPass SBK)
06:00 – FP2 SBK (VideoPass SBK)

Sabato 4 marzo 2022

01:30 – FP3 SBK (VideoPass SBK)
02:55 – SP SSP (VideoPass SBK, Sky Sport MotoGP)
03:40 – SP SBK (VideoPass SBK, Sky Sport MotoGP)
05:00 – Gara 1 SSP (VideoPass SBK, Sky Sport MotoGP)
06:30 – Gara 1 SBK (VideoPass SBK, Sky Sport MotoGP, TV8)

Domenica 5 marzo 2022

01:30 – WUP SBK (VideoPass SBK)
01:55 – WUP SSP (VideoPass SBK)
03:30 – SP Race SBK (VideoPass SBK, Sky Sport MotoGP, TV8)
05:00 – Gara 2 SSP (VideoPass SBK, Sky Sport MotoGP)
06:30 – Gara 2 SBK (VideoPass SBK, Sky Sport MotoGP, TV8)

Fonte immagini: yamaha-racing.com

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