Razgatlıoğlu fa la differenza, Rea secondo a 0”3 e Bautista quarto a 0”6, in mezzo Locatelli.
Il San Juan Villicum, nel primo pomeriggio italiano, è tornato ad ospitare una sessione dei campionati SBK e SSP, la FP1 del GP Argentina 2022. Le condizioni meteo perfette per approcciarsi al tracciato hanno permesso a piloti e squadre delle due categorie di mettersi immediatamente a lavoro senza preoccupazioni.
SBK
Nella categoria principale, il lavoro migliore l’ha probabilmente svolto Yamaha Pata BRIXX, mettendo i propri due alfieri in prima e terza posizione al termine della FP1. A guidare le danze è, come da programma, Toprak Razgatlıoğlu, in vetta con un 1:37.511 che lo pone già sotto al record della pista firmato da Scott Redding lo scorso anno. Il suo compagno Andrea Locatelli ha chiuso terzo.
In mezzo al panino delle due R1 ufficiali troviamo Jonathan Rea, il quale non ha potuto fare molto per contrastare il turco ed ha terminato a 0”3 dal rivale. Toprak, dal canto suo, ha replicato un po’ l’inizio del weekend di Portimão, durante il quale aveva dato una sensazione di netta superiorità sul passo e sul giro secco vedendo le prove.
Se così fosse vero, Álvaro Bautista dovrà cercare di porre un freno al campione del mondo. Per lo spagnolo è arrivato un quarto posto utile per togliersi la ruggine di dosso su questo tracciato (in cui torna a guidare una Ducati a tre anni di distanza), tuttavia egli potrebbe contare sul supporto insperato dei compagni di marca.
Axel Bassani ha terminato la top five (primo pilota indipendente del mucchio) e Michael Ruben Rinaldi ha concluso nono, per un venerdì iniziato in maniera poco scoppiettante. I due italiani, dunque, potrebbero rendersi utili nella rincorsa di Ducati per coprire le spalle al #19.
Sesto posto sorprendente per Iker Lecuona sulla Honda, al debutto assoluto su questo tracciato. Il valenciano, dopo una Portimão magrissima, pare esser tornato su livelli a lui più consoni nonostante un gap piuttosto massiccio e superiore ai nove decimi. Per appena 0”002 il #7 è davanti ad Alex Lowes, secondo pilota Kawasaki.
Le BMW, a loro volta, si sono un po’ risvegliate dopo le ultime tappe poco felici ed il vincitore di Gara 2 dello scorso anno, Scott Redding, ha chiuso all’ottavo posto come primo pilota oltre il secondo di ritardo da Razgatlıoğlu. Tutte le quattro M1000RR sono raggruppate ai margini della top ten, con Michael van der Mark decimo (a 1”669), Loris Baz 11° (1”706) ed Eugene Laverty 13° (1”843).
SSP

Prima di lasciare il mondiale Supersport Jules Cluzel è intenzionato a prendersi un’ultima rivincita ed il Gran Premio d’Argentina è l’occasione perfetta. L’inizio è stato ideale col primato in FP1 in 1:42.363, anche se con meno di un decimo di margine sul secondo classificato Can Öncü.
Si tratta di una pista completamente nuova per moltissimi piloti, tra cui gran parte della nostra pattuglia italiana: a fronte dell’ottimo quarto posto di Raffaele De Rosa sulla prima Ducati (alle spalle di Niki Tuuli su MV Agusta) e di un Federico Caricasulo che chiude la top five, Lorenzo Baldassarri ha chiuso settimo e per la prima volta quest’anno alle spalle del compagno Peter Sebestyen. “Balda” incassa un ritardo di 0”6, ma precede Dominique Aegerter (nono).
Qui i risultati del turno SBK e l’analisi dei run della FP1.
Fonte immagini: yamaha-racing.com
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