SBK / SSP | Consumo gomme eccessivo a Phillip Island, le manche del Round d’Australia prevedranno pitstop obbligatori

SBKSSPSupersport
Tempo di lettura: 3 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
22 Febbraio 2024 - 07:01
Home  »  SBKSSPSupersport

Il nuovo asfalto testato ha dato ottimi risvolti, ma Pirelli non ha avuto il tempo di confezionare pneumatici adatti per SBK e SSP.


La grana consumo gomme è sempre stata una grossa spina nel fianco per i produttori di pneumatici, quando si tratta di correre a Phillip Island. Il tracciato australiano, per quanto spettacolare, ha sempre dato grossi grattacapi quando si parla di produzione di compound appositi per questo layout, costellato di curve veloci.

Il nuovo asfalto, testato dai piloti della SBK e della SSP durante l’inizio di questa settimana, ha permesso ai protagonisti delle due classi di abbassare sensibilmente i riferimenti cronometrici dello scorso anno; tuttavia, la pochezza di dati ha costretto la Federazione Internazionale di Motociclismo e la Dorna a giocare sul sicuro.

Gara 1 e Gara 2 delle due classi saranno contraddistinte dall’obbligo di un pitstop forzato per i piloti, in cui verrà effettuato un cambio gomme in flag-to-flag. Esso sarà eseguibile fino all’undicesimo giro, oltre il quale scatterà poi la squalifica diretta in caso di mancato rientro o di pit ritardato. Inoltre, le due manche lunghe della SBK saranno accorciate a venti giri ciascuna. Si tratta di uno scenario già visto anche in MotoGP, quando il Gran Premio d’Australia 2013 vide l’obbligo, per i piloti, di rientrare ai box per un cambio moto proprio per evitare rischi sulle gomme.

La SP Race della domenica mattina, in compenso, non subirà modifiche vista la durata limitata a dieci giri. L’uso della Pirelli SC0, il compound morbido standard, è stato tuttavia vietato in gara e sarà utilizzabile solo in Superpole. Infine, ogni pilota di ciascuna categoria potrà usufruire di due set di gomme extra.

Gregorio Lavilla si è espresso in merito a queste difficoltà: “Il circuito si è comportato egregiamente con il nuovo asfalto. Mentre la gomma viene gradualmente depositata, le condizioni della pista evolvono, il che presenta alcune sfide. Dato che gli pneumatici sono stati spediti a fine novembre per arrivare in vista di questo round d’apertura, non c’era abbastanza tempo per sviluppare pneumatici specifici adattati alle attuali condizioni dell’asfalto. Abbiamo valutato attentamente la situazione, considerando le prime attività in pista dopo la stesura dell’asfalto e i due giorni di test che abbiamo condotto all’inizio di questa settimana. Sebbene le condizioni siano certamente migliorate, potrebbero non essere migliorate abbastanza, soprattutto considerando la natura impegnativa e frenetica di questo tracciato. In tali circostanze, noi, in collaborazione con la direzione gara, la FIM ed il circuito di Phillip Island, dobbiamo optare per l’opzione più sicura, che è di fondamentale importanza”.

Per quanto mirabile sia la ricerca della sicurezza per i piloti, il fatto che l’avvio stagionale sia contraddistinto da queste difficoltà di consumo comunque prevedibili (essendo Pirelli fornitore unico da tantissimo tempo per la Superbike ed avendo già confezionato in passato gomme adatte alla natura di Phillip Island) lascia l’amaro in bocca.

Fonte immagine: worldsbk.com

Leggi anche

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

LE ULTIME DI CATEGORIA
Lascia un commento

Devi essere collegato per pubblicare un commento.

COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

MENU UTENTE

REGISTRATI

CONDIVIDI L'ARTICOLO
RICEVI LA NEWSLETTER
Iscriviti per rimanere sempre aggiornato
(puoi sempre iscriverti in seguito)