SBK | Round Spagna 2023, Gara 2: l’assurda regola dei track limits all’ultimo giro nega a Razgatlıoğlu una splendida vittoria, Bautista eredita il successo

di Alyoska Costantino
AlyxF1 alyoska.and.myself
Pubblicato il 29 Ottobre 2023 - 15:35
Tempo di lettura: 7 minuti
SBK | Round Spagna 2023, Gara 2: l’assurda regola dei track limits all’ultimo giro nega a Razgatlıoğlu una splendida vittoria, Bautista eredita il successo

Partecipa al sondaggio su P300.it

Home  »  SBKTop

Razgatlıoğlu taglia il traguardo per primo, ma ancora una volta la regola dei track limits rovina Gara 2. Bautista eguaglia Fogarty.


E’ difficile descrivere la sensazione del vedere una splendida gara di battaglie per la leadership risolta a tavolino da un cavillo regolamentare, eppure è la soluzione a cui la Federazione Internazionale di Motociclismo e Dorna Sports continuano ad affidarsi, spesso causando più danni che altro.

Come già successo in altre situazioni (tra cui stamattina durante il Gran Premio della Thailandia di MotoGP, con la penalizzazione a Brad Binder a vantaggio di Pecco Bagnaia), la regola del superamento dei track limits all’ultimo passaggio ha negato una vittoria che, se fosse stata confermata, sarebbe stata capolavoro per Toprak Razgatlıoğlu.

Gli sforzi del turco di tenersi alle spalle per tutta Gara 2 Álvaro Bautista, in un’ormai classica lotta tra la potenza della Ducati e le staccate della Yamaha, sono stati resi completamente inutili dal tocco sul verde in uscita di curva 13, un tocco da cui Razgatlıoğlu non ha tratto vantaggio ma da cui comunque non si è sottratto dalla mannaia (ingiusta) dei commissari e di questa regola, nella speranza che venga rivista il prima possibile.

Le lamentele (nostre e di chiunque altro) comunque non cambieranno la classifica dell’ultima gara della SBK 2023, con Bautista che ottiene così la sua 59a vittoria di categoria, pareggiando il record di Carl Fogarty (di certo non nella maniera in cui lo spagnolo avrebbe voluto raggiungerlo). Terzo posto Dominique Aegerter, che ha assistito da vicino al duello titanico tra i due contendenti al titolo.

Questo risultato va anche a mutare le sorti della classifica a squadre, con Aruba.it Racing che eguaglia a pari punti (879) Yamaha Pata Crescent, grazie anche al sesto posto in gara di Michael Ruben Rinaldi (il quale supera Bassani nella sfida tra ducatisti per la quinta posizione in campionato). Per il maggior numero di vittorie nelle manche lunghe, Ducati conquista così il filotto di titoli.

Anche Jonathan Rea chiude il suo 2023 e la sua avventura con Kawasaki Racing con l’amaro in bocca. Il nordirlandese, in testa nei primi quattro giri, è incappato in una scivolata mentre era al comando ed ha chiuso la sua ultima gara con la “Verdona” solo al 17° posto. Ciò però non andrà ad oscurare i nove anni di successi e trionfi conquistati dal #65, culminati coi sei titoli consecutivi.

LA CRONACA

Prima della partenza, viene comunicata l’assenza di Alex Lowes dalla griglia di partenza: il secondo pilota Kawasaki è stato dichiarato non idoneo a correre fisicamente dopo l’incidente nella SP Race e la facciata data col casco alla ruota posteriore di Razgatlıoğlu. Questa, quindi, la griglia di partenza, che vede le due Panigale V4R ufficiali usare la stessa livrea Giallo Ducati già usata a Misano, dedicata alla 748.

La manche inizia con l’ennesima buona partenza di Bautista, il quale però viene subito messo sotto attacco, nel cambio di direzione 4-5, da Jonathan Rea. Il nordirlandese va al comando e resiste anche al rientro dello spagnolo sul rettilineo, mantenendo la testa alla frenata della 6.

In questo primo giro “Jonny” crea da subito un grande vantaggio e fa subito intuire la sua voglia di portare a casa l’ultima vittoria col marchio di Akashi, mentre Razgatlıoğlu gli dà una mano superando Álvaro alla 2, grazie ad un errore dello spagnolo. Stranamente, anche Toprak riesce a seminare un Bautista piuttosto lento in questi primi giri.

Il #1 riesce quantomeno a tenersi dietro Aegerter, mentre Rinaldi supera Locatelli alla curva Expo per la quarta posizione. “Loka” non riesce a difendersi nemmeno dall’attacco di Gardner alla Nieto, con Redding ottavo davanti a Danilo Petrucci. Decimo Bassani, ma già staccato.

Al quinto giro, il momento che probabilmente nessuno avrebbe voluto vedere: Rea perde l’anteriore alla curva 2 e sprofonda in classifica, rialzando la moto ma rientrando in gara in ultima posizione. Non il modo migliore per lasciare la Kawa, permettendo quindi a “Razga” di passare in testa.

Il vantaggio del turco nei confronti dello spagnolo è di 1″2, ma Bautista comincia a riprendersi e a ritrovare ritmo. Ben presto il distacco tra i due calerà a 0″9, e successivamente, intorno al mezzo secondo.

I punti più critici per il pilota turco sono nel T2 e nel T4, specie l’accelerazione in uscita dalla Ferrari che sembra parecchio deficitaria per lo yamahista. Difatti, il primo attacco del bicampione del mondo SBK giunge alla Lorenzo in uscita dalla 12, ma non va a buon fine. Andando verso la 1 Razgatlıoğlu resiste dall’esterno a Bautista e mantiene saldamente la posizione, cosa che avviene anche alla 6.

Questa sfida permette al duo Aegerter-Rinaldi di avvicinarsi e concede anche una chance all’italiano di salire al terzo posto, sfruttando una migliore uscita dalla 13 rispetto all’elvetico. Ora Michael può coprire le spalle al compagno di squadra, mentre Gardner e Petrucci si stanno a loro volta avvicinando.

Álvaro pare voler rompere gli indugi a nove tornate dalla fine: in curva 9 lo spagnolo si butta all’interno e, pur subendo l’incrocio di traiettorie di “Razga”, mantiene la testa in uscita dalla Peluqui e si porta al comando. “El Turco” molla i freni alla 1 pur di frenare la corsa di Bautista, ma un nuovo incrocio tra i due alla Michelin permette alla Ducati di star davanti.

Tutto sembrerebbe pronto per la fuga dello spagnolo, ma la scena nel terzo settore si ripete a parti invertite: è Razgatlıoğlu ad attaccare Bautista alla 9 ed è lui ad avere la meglio nell’accelerazione che porta alla Crivillé. In tutta risposta l’iberico prova ad inventarsi una nuova manovra di sorpasso alla 5 (la stessa compiuta da Rea al primo giro), ma è di nuovo alla 9 che Toprak lo porta largo.

Mentre Rinaldi per un errore perde tre posizioni, le manovre di sorpasso e controsorpasso davanti si susseguono, con Bautista che cerca di attaccare alla ex-Ducados ma finisce sempre per subire l’incrocio del #54. Aegerter è terzo a distanza ravvicinata, ma impossibilitato ad attaccare.

Si arriva così all’ultimo giro: Razgatlıoğlu protegge la traiettoria un’altra volta al tornante Pedrosa ed obbliga Bautista a sferrare l’attacco decisivo al tornante Lorenzo, col campione del mondo che si butta all’interno ma non riesce a chiudere la traiettoria nemmeno questa volta. Nella volata finale “Razga” batte Bautista per 0″018, davanti ad Aegerter e all’altra Yamaha GRT di Gardner.

La doccia gelata per il box Yamaha (e per i tifosi) arriva però pochi minuti dopo: in uscita dalla 13, all’ultimo passaggio, Razgatlıoğlu ha oltrepassato il cordolo ed ha toccato la linea verde oltre i limiti della pista, azione che comporta la perdita a tavolino di una posizione. La lotta finale viene quindi mortificata con la modifica del risultato, a favore di Bautista.

Aegerter rimane terzo su Gardner, Petrucci, Rinaldi, Öttl, Redding, Gerloff e Locatelli, anche lui penalizzato come il compagno per lo stesso motivo. Jonathan Rea taglia il traguardo della sua ultima gara in Kawasaki al 17° posto, ricevendo comunque l’applauso del suo box Provec.

I punti persi da Yamaha sono decisivi anche nella battaglia per il titolo a squadre, con Aruba.it Racing e Crescent Pata che chiudono a pari merito, ma con la squadra rossa in vantaggio per numero di trionfi. Il mondiale piloti si conclude con Bautista forte di un bottino di 628 punti, mentre il compagno Rinaldi chiude quinto battendo di due lunghezze Axel Bassani (oggi 11°). La coppia GRT Aegerter-Gardner termina all’ottavo e nono posto, superando Vierge e Lowes all’ultimo round.

Cala così il sipario sulla stagione 2023 della SBK. Il 2024 comincerà tra soli due giorni coi test in Andalusia, che vedranno già molti piloti effettuare subito i cambi di casacca previsti. Il mondiale delle derivate di serie, il prossimo anno, avrà moltissimo da raccontare.

Di seguito i risultati dell’ultima gara e la classifica piloti finale.

Fonte immagine: arubaracing.it

Leggi anche

Partecipa al sondaggio su P300.it

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

LE ULTIME DI CATEGORIA
COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

CONDIVIDI L'ARTICOLO
RICEVI LA NEWSLETTER
Iscriviti per rimanere sempre aggiornato
(puoi sempre iscriverti in seguito)
SOCIAL
Iscriviti sui nostri canali social
per ricevere aggiornamenti live