In dieci giri di fuoco, Razgatlıoğlu prevale nella lotta a contro il nordirlandese e conquista la sua quinta vittoria stagionale. Bautista, superando Bassani nel finale, è a podio e guadagna la prima fila di Gara 2.
Quando Toprak Razgatlıoğlu e Jonathan Rea arrivano ai ferri corti lo spettacolo pare sempre assicurato, così come le battaglie. In quella della SP Race del Round Repubblica Ceca è stato il turco a prevalere, replicando i successi nelle manche brevi del 2021 e 2022 ed ottenendo la sua quinta vittoria del 2023.
Per Rea il secondo posto conquistato è comunque un risultato d’oro, che dà ulteriore vigore ad un weekend iniziato già molto bene con la vittoria di Gara 1; è presto per dire che la Kawasaki sia tornata in forma dal punto di vista tecnico, ma il team Provec può quantomeno gioire dopo Round interi di sofferenza.
Terzo posto per Álvaro Bautista, bravo a rimontare dalla 14a posizione sullo schieramento e ad ottenere anche la prima fila per Gara 2, essenziale per poter puntare al 18° successo stagionale. Ne ha fatto le spese Axel Bassani, in testa nel primo terzo di gara ma battuto nel finale proprio dallo spagnolo di casa Aruba.it Racing.
LA CRONACA
Dopo i warm-up che hanno asciugato la pista e un leggero spiraglio tra le nuvole che ha permesso ai raggi del sole di fare capolino, la SP Race può cominciare con tutti i piloti sulle slick. Al via Razgatlıoğlu non parte benissimo dalla pole position, al contrario di Bassani che, come ieri, scatta a razzo dalla seconda fila e s’invola al comando, seguito da Rinaldi all’interno. Petrucci, invece, finisce lungo alla prima staccata e va oltre il cordolo; nel rientrare, “Petrux” crea un ingorgo ed innesca un contatto triplo tra König, Baldassarri ed Öttl, con l’italiano costretto immediatamente al ritiro.
Altre due cadute contraddistinguono il primo giro, quella di Andrea Locatelli in curva 7 e quella di Xavi Vierge alla 15, quest’ultima causata da un leggero contatto con Michael Ruben Rinaldi. Il riminese, durante il primo giro, viene subito superato da Rea e “Razga”, i quali si mettono a caccia di Bassani in testa alla gara.
Il #21 finisce per fare da tappo a Bautista e a Lowes alle sue spalle, con Remy Gardner settimo e leggermente più staccato. Dopo un paio di giri il campione in carica riesce a scavalcare il proprio compagno alla prima frenata, ma ha già più di due secondi di ritardo dal terzetto di testa.
Sul finire del terzo giro “Jonny” ha già ripreso la coda della Ducati Motocorsa, ma a guastargli i piani è Razgatlıoğlu che, alla prima esse, stacca forte e lo supera salendo in seconda posizione. Il turco è scatenato e, sempre nel corso del quarto giro, scavalca facilmente anche Bassani alla 15 andando in testa.
Il ritmo di Axel, in questa fase, è inferiore rispetto ai due concorrenti e Rea decide di non perdere tempo alle spalle dell’italiano, superandolo alla prima staccata già nel corso del giro successivo. Si riaccende, quindi, il duello Razgatlıoğlu-Rea già visto tante volte, col kawasakista che supera lo yamahista in staccata alla 20, prima di commettere un errore alla prima esse riaprendo il varco in accelerazione all’avversario.
Bautista, nel frattempo, è il più veloce in pista e gira anche 0″6 più forte di Bassani, oramai crollato coi tempi sull’1:32. A due giri dal termine il #1 riaggancia il veneto, mentre Toprak sta cominciando ad allungare, seppur marginalmente, su Rea.
Dopo un ultimo forcing nei due passaggi finali, Toprak Razgatlıoğlu conquista la sua quinta vittoria stagionale e a Most, con Rea ottimo secondo. Alla curva 20, all’ultimo giro, Bautista attacca con successo Bassani ed ottiene la terza posizione a scapito di “El Bocia”, seguito da Rinaldi, Gardner, Lowes, Petrucci e Gerloff, che completano la zona punti.
Nella classifica piloti il vantaggio di Bautista scende sotto i 50 punti, ad essere precisi 49 con “Razga” a quota 353 contro i 402 del pilota di Toledo. Rea consolida la terza piazza grazie al ritiro di Locatelli, a cui ora si sta avvicinando Bassani (218 punti contro 194).
Ecco i risultati della gara Sprint, la griglia per Gara 2 e la nuova classifica del mondiale.
Fonte immagine: yamaha-racing.com
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