SBK | Round Catalogna 2023, Gara 1: Álvaro Bautista e Ducati senza rivali a Barcellona

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
6 Maggio 2023 - 15:41
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Ancora una volta lo spagnolo domina senza fare sconti a nessuno, nona vittoria dell’anno per lui. Razgatlıoğlu si prende il secondo posto su Rea all’ultimo giro, contatto Bassani-Rinaldi.


Dopo la differenza vista in Superpole, il copione di Gara 1 della SBK a Barcellona pareva già scritto e difatti è stato rispettato alla lettera. Álvaro Bautista è di nuovo salito sul gradino più alto del podio aggiudicandosi anche la prima manche del Round Catalogna, nonché la nona stagionale e la 41a in questa categoria. 

Il binomio Bautista-Ducati è stato ineguagliabile sin dal primo giro, durante la quale il #1 è subito andato in fuga lasciando annichiliti gli avversari. A regalare comunque un po’ di azione è stata la sfida per il secondo posto sul podio tra Toprak Razgatlıoğlu e Jonathan Rea, vinta dal primo dopo un sorpasso in staccata in curva 1 all’ultimo giro.

Il pilota Kawasaki Racing ha concluso il podio davanti alle altre due Yamaha di Andrea Locatelli e Dominique Aegerter. L’unica nota fortemente stonata della giornata Ducati è stata il contatto tra Axel Bassani e Michael Ruben Rinaldi al secondo giro, che ha messo fuori gioco il riminese e che sicuramente accenderà gli animi all’interno dei box Aruba.it e Motocorsa; “El Bocia”, dopo il contatto, ha concluso settimo patendo delle difficoltà col calo della gomma.

LA CRONACA

Sulla griglia di partenza, ci sono delle brutte notizie per la BMW: Scott Redding viene arretrato di tre posizioni per aver rallentato in traiettoria ed eccessivamente durante le prove causando situazioni di pericolo, mentre Gabriele Ruiu, sulla M1000RR del team Bmax, non si schiera non avendo completato nemmeno un giro in Superpole e per via di alcune noie tecniche.

Alla partenza Rea scatta benissimo dalla terza casella, ma la velocità di punta delle due Ducati ufficiali permette a Bautista e Rinaldi di passare in testa. Alle spalle dei primi tre c’è lotta tra il terzetto Yamaha, con Locatelli che supera Aegerter nel cambio di direzione della chicane Elf ed apre così un varco anche al compagno Razgatlıoğlu, quinto. Bassani si trova settimo, mentre è partito malissimo Iker Lecuona (da quinto a 12°).

L’avvio della manche prosegue col doppio sorpasso di Bassani sulle R1 di Aegerter e Locatelli, ma all’inizio del quarto giro viene esposta la bandiera rossa: Eric Granado è caduto malamente in curva 11 e dev’essere soccorso dai barellieri. Fortunatamente il pilota brasiliano è cosciente e dà cenni rassicuranti al pubblico.

Dopo quindici minuti d’attesa, la gara riparte secondo la procedura di ripartenza rapida, per una durata di diciassette giri e con posizioni dello schieramento ereditate dalla classifica alla fine del terzo passaggio.

Il secondo start è ancora migliore per le Ducati rispetto al primo, con Bautista che si pone al comando con ancora più margine davanti a Rinaldi e alla terza Panigale V4R di Axel Bassani, Jonathan Rea è quarto davanti a Locatelli e Razgatlıoğlu, mentre a centro gruppo, alla Caixa, si assiste alla caduta di Scott Redding (il quale ha speronato Remy Gardner, rimasto col tubo di scarico danneggiato) e a quella di Lorenzo Baldassarri.

Il colpo di scena arriva nel secondo giro: la sfida tra i due piloti Ducati italiani raggiunge il punto di non ritorno quando Bassani, dopo aver cercato di passare il connazionale Rinaldi, rimedia una carenata al curvone Renault e finisce largo. In tutta risposta il #47 restituisce il favore con gli interessi alla Caixa, cercando l’interno del pilota Aruba.it e toccandolo, provocando la sua caduta.

Mentre il #21 mostra a schermo tutto il proprio disappunto, la gara prosegue con Bassani penalizzato con un long lap penalty per il contatto avuto con Michael: Axel cerca subito di scontare la penalizzazione affrontando la traiettoria larga di curva 1 (col rischio anche di toccare l’esterno dell’asfalto), rientrando in pista al quinto posto in mezzo alle Yamaha di Locatelli ed Aegerter.

Bassani riesce a riprendersi in poco tempo il quarto posto su “Loka”, ma verso metà gara il suo ritmo crolla, pagando a caro prezzo il forcing della prima parte. Locatelli e Gardner non fanno fatica a riprenderlo, mentre Alex Lowes, sulla seconda Kawasaki factory, finisce a terra.

Il suo compagno, allo stesso tempo, sta ancora mantenendo il secondo posto dall’assalto di Toprak Razgatlıoğlu, il quale stavolta preferisce giocare d’attesa. Il campione 2021 porta avanti questa strategia fino all’ultimo giro, quando decide di rompere gli indugi e di attaccare il nordirlandese in curva 1, con la moto quasi imbizzarrita in frenata. Nonostante le difficoltà, “Razga” riesce a difendersi negli ultimi chilometri da Rea e a conquistare un altro secondo posto alle spese del #65.

Bautista, davanti in assoluto controllo, ha guadagnato fino a 9″ di vantaggio sui concorrenti e l’ultimo giro del Montmelò non è nulla più che una passerella. La 41a vittoria dello spagnolo giunge in scioltezza davanti ai due rivali Razgatlıoğlu e Rea, poi Locatelli ed Aegerter (bravo l’italiano a tenerselo dietro), con Lecuona sesto in rimonta e davanti a Bassani. Top ten anche per Xavi Vierge, Garrett Gerloff e Danilo Petrucci.

Nella classifica iridata il #1 sfiora il tetto dei 200 punti al solo quarto round iridato, mentre Razgatlıoğlu è il primo inseguitore ma lontano già 61 punti dalla vetta (199 a 138). Rea, intanto, sale al quarto posto con gli 89 punti guadagnati, ripassando Bassani (85) e rimanendo dietro Locatelli (117).

Qui i risultati di Gara 1 e la classifica piloti aggiornata.

Fonte immagine: arubaracing.it

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