SBK | Round Australia 2024, Gara 1: vittoria e lacrime di gioia per il debutto di Nicolò Bulega

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
24 Febbraio 2024 - 07:11
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Dopo la Superpole, arriva anche il primo successo perentorio del campione SSP in SBK. Podio tutto italiano con Locatelli e Iannone.


Dopo anni in cui i dogmi della SBK sono stati ferrei, oggi si è percepito un sentore di rivoluzione per quanto concerne i valori in campo della categoria. Mentre i pilastri del campionato quali Álvaro Bautista e Jonathan Rea crollavano, davanti a tutti un debuttante stava riscrivendo la storia, fino a riuscirci. La Gara 1 del Round Australia 2024, difatti, è andata a favore di Nicolò Bulega.

Pur non partendo benissimo dalla Superpole conquistata nella notte italiana, “Bubi” è sempre stato nelle prime posizioni e, una volta raggiunta la testa della gara, il campione in carica della SSP ha lasciato di sasso tutti quanti, guadagnando un margine che ha anche sforato i 5″ ad un certo punto della manche. L’arrivo sul traguardo e le lacrime durante il giro d’onore coronano la gara del #11, primo campione Supersport a vincere al debutto in SBK.

La festa italiana, tuttavia, non è finita qui: alle spalle di Bulega si sono classificati Andrea Locatelli, secondo su Yamaha, ed Andrea Iannone. Il primo, autore di un inizio gara in sordina, è emerso in seguito al pitstop ritardato fino all’undicesimo giro, approfittando anche delle gomme più fresche per allungare con decisione; il secondo, rimasto al comando per tutta la prima fase prima dello strappo di Bulega, ha pagato qualche errorino nel finale che gli ha impedito di attaccare il suo omonimo, ma un podio dopo quattro anni di stop non può che essere oro colato per “The Maniac”.

Dei grandi protagonisti dell’ultimo anno, l’unico che ci ha messo una pezza è stato Toprak Razgatlıoğlu. Giunto quarto sul traguardo, il turco è stato penalizzato di 1″2 per aver compiuto il cambio gomme obbligatorio con troppa fretta, sacrificando così la medaglia di legno ad Alex Lowes.

Tuttavia, gli 11 punti guadagnati da “Razga” sono comunque un bottino non male in chiave iridata, specie vedendo ciò che è successo a Bautista. Lo spagnolo, finito indietro dopo la bagarre dei primi giri, è scivolato alla curva 10 durante un attacco su Bassani, ripartendo dal fondo e racimolando solo un punticino per la 15a posizione. Addirittura fuori dai punti Rea alla sua prima con Yamaha, sia per la mancanza di performance che per un pitstop molto lento.

LA CRONACA

Al via, Iannone dalla prima fila scatta molto bene, al contrario di Bulega che rimane un po’ al palo e viene stretto all’esterno dall’abruzzese, capace così di agguantare la testa della gara. Il migliore di tutti a partire è però Bautista, che dalla terza fila si fionda in seconda posizione alle spalle del debuttante.

Il campione in carica, tuttavia, subisce l’attacco alla Siberia da parte di Alex Lowes, il quale si dimostra scatenato nel primo giro e supera anche Iannone alla Lukey Heights. Il kawasakista completa il primo giro in testa, ma in fondo al rettilineo la maggiore potenza del motore Ducati permette ad Andrea di tornare al comando; alle loro spalle, si riaccende la sfida vista nel 2023 tra Razgatlıoğlu e Bautista, col turco che passa lo spagnolo.

Álvaro tenta di reagire passando Toprak alla Stoner, ma in frenata il turco gli restituisce il favore prendendosi così il podio virtuale. Bulega, alle loro spalle, dopo un inizio difficile supera Sam Lowes e si porta alle spalle del compagno di squadra, fino a superarlo in curva 8. A questo punto la gara di Bautista prende una brutta piega, quando il #14 del team Marc VDS tenta d’inserirsi alla Lukey Heights, non trovando però lo spazio sufficiente e finendo per andare largo insieme all’iberico. Bautista riesce a rimanere in gara, ma scende al decimo posto dietro Rea.

Mentre un contatto tra Axel Bassani e Remy Gardner mette fuorigioco il pilota di casa (e provoca una penalizzazione con long lap penalty per il veneto), davanti Iannone continua a comandare la corsa, mentre alle sue spalle si fa sempre più minaccioso Bulega: il #11 supera Razgatlıoğlu alla discesa di curva 10 e poi concede il bis passando Alex al sesto giro. Nella stessa fase c’è la scivolata di Bautista alla curva MG, col campione in carica che perde l’anteriore nel tentativo di superare Bassani.

Al settimo giro, il poleman rompe gli indugi e supera, in fondo al rettilineo, anche Iannone per prendere la testa della corsa. Lowes, capendo forse della superiorità sul ritmo del pilota Aruba.it, attacca anche lui a vita persa l’abruzzese portandosi al secondo posto, ma risubisce ben presto la risposta da quest’ultimo. Dietro di loro si sta affacciando alle prime posizioni anche Locatelli, che passa Razgatlıoğlu ma viene poi rintuzzato in staccata dall’alfiere BMW.

Al nono giro comincia il valzer dei pitstop, inaugurato proprio dal leader della corsa: i primi quattro rientrano tutti insieme e Bulega è il primo ad uscire dal pit con un discreto margine, mentre Iannone sbaglia in curva 4 e cede due posizioni nei confronti di chi lo segue. E’ rientrato anche Bautista, il quale sta proseguendo la sua gara nonostante un’aletta persa.

Dei primi, solo Locatelli rimane in pista per altri due giri, sfruttando al massimo la vita del primo pneumatico; lo yamahista esce dai box in quinta posizione, subito alle spalle di Iannone che, intanto, ha ripreso Razgatlıoğlu e Lowes. Rea, nel frattempo, ha patito problemi al pitstop ed ha perso un sacco di terreno, rientrando addirittura 18° alle spalle di Bautista.

Iannone risupera Lowes alla Doohan per la terza posizione, ma questa lotta a quattro per il secondo posto sta favorendo, fra tutti, proprio il leader Bulega, ora in vantaggio per 5″ su chi lo segue. Nel frattempo, la direzione gara comunica che Toprak Razgatlıoğlu sarà penalizzato a fine gara di 1″2 per aver compiuto la sosta ai box in meno di 69 secondi. La stessa penalità la rimedia Scott Redding, nel suo caso di ben 2″.

L’attenzione rimane sul gruppetto in lotta per la seconda piazza, con Iannone e Locatelli che si liberano di Toprak ed Alex, i quali stanno patendo problemi di gomme. Il più in palla pare proprio il #55, che al tornantino Miller affianca Iannone e lo supera per la seconda posizione. I due Andrea stanno girando anche più veloci di Bulega davanti, ma un errore del pilota GoEleven pone fine alla lotta per il secondo gradino del podio.

Davanti, Nicolò Bulega completa la sua cavalcata e vince Gara 1 del Round Australia, al debutto in SBK. Locatelli e Iannone completano un podio tutto italiano, mentre “Razga” tiene dietro a stendo la Kawasaki di Lowes e conclude quarto sul traguardo, venendo però retrocesso di una posizione per la penalizzazione.

Dominique Aegerter è sesto davanti a Michael van der Mark, poi Petrucci, Gerloff e Vierge. Bautista, dopo la caduta, conclude 15° ed ottiene un punto, staccato 32″ dal compagno.

Segue la classifica di Gara 1 della SBK e la generale piloti dopo la prima manche.

Fonte immagine: arubaracing.it

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