Al contrario della SP Race, Bautista stavolta domina la manche dall’inizio. Razgatlıoğlu secondo, Rinaldi terzo; sfortuna Locatelli.
Per quanto sia stata bella la SP Race, non era ciò che ci si aspettava da Álvaro Bautista vista la superiorità mostrata nelle prove, ma per zittire i critici lo spagnolo ha messo in scena una prestazione decisamente diversa nella Gara 2 della SBK in questo Round Aragona 2023.
Lo spagnolo, partito dalla pole guadagnata nella manche Sprint, ha dominato praticamente dalle prime battute e, dopo aver risuperato Jonathan Rea ed Andrea Locatelli, ha conquistato l’uno-due in questa domenica. Un doppio successo che gli permette di raggiungere quota 53 vittorie, una in più rispetto al record di Troy Bayliss e a sole sei lunghezze dalle 59 di Carl Fogarty.
Alle sue spalle lo squadrone Yamaha Crescent Pata ha cercato di conquistare un doppio podio, ma alla fine solo una delle due R1 è giunta al traguardo, quella guidata da Toprak Razgatlıoğlu. Dopo il terzo posto di stamattina, “Razga” ha replicato il risultato di Gara 1 davanti a Michael Ruben Rinaldi, mentre Andrea Locatelli, splendida sorpresa di questa manche, è stato tradito dalla rottura del motore a quattro giri dalla fine.
Solo quarto Jonathan Rea, autore di una gara incolore e decisamente meno ispirata rispetto alla manche corta svolta alle 11:00. Quinto Axel Bassani.
LA CRONACA
Al via Bautista scatta bene dalla pole e riesce a conquistare la prima posizione davanti a Rea e a Locatelli, il quale gira all’esterno di Razgatlıoğlu e sale al terzo posto, con Rinaldi quinto davanti a Iker Lecuona. “Jonny” cerca subito di replicare la tattica del rallentare Álvaro per evitare che possa fare il suo ritmo e, senza indugiare, attacca lo spagnolo alla 4.
Questo sorpasso permette anche ad Andrea Locatelli di trovare uno spiraglio alla 6 per salire in seconda posizione, ma il campione 2020 della Supersport non si accontenta e, all’inizio del secondo giro, affonda la Kawasaki #65 in fondo al primo rettilineo. Bautista ne approfitta come un falco e sale al secondo posto, liberandosi poi di “Loka” alla 4.
Il campione in carica conclude il secondo passaggio al comando e, da lì in poi, inizierà una fuga incontenibile fino alla bandiera a scacchi per lo spagnolo. Questo lascia Andrea nelle grinfie del suo compagno di squadra, ma stavolta l’italiano si dimostra incredibilmente efficacie in frenata, tanto quanto il turco. Razgatlıoğlu gli rimane quindi alle spalle con Rea terzo, il quale però compie un errore in curva 1 venendo messo nel mirino da Rinaldi. Bassani, intanto, sale al sesto posto superando Vierge.
La lotta tra la coppia Yamaha permette a Bautista di guadagnare 1″5 di vantaggio, ponendo la parola fine alla sfida per la vittoria. Continuano intanto le difficoltà di Rea, il quale viene superato da Michael all’ottavo giro sul lungo rettilineo. Si ritira intanto Petrucci per un guasto al motore; il ternano era 11°.
La gara prosegue con Rinaldi in recupero sulla coppia Yamaha ed il terzetto ha definitivamente staccato la Kawasaki #65, decisamente più lenta rispetto a ieri. Il riaggancio del vincitore di Gara 1 avviene a sei giri dal termine, ma non verrà coronato dal sorpasso sulle R1.
A quattro giri dalla fine, infatti, ecco il colpo di scena: Razgatlıoğlu riesce finalmente a liberarsi del compagno di squadra e, pochi secondi dopo, la Yamaha di Locatelli rompe il motore. Una fumata bianca comincia ad uscire dal tubo di scarico e Locatelli, che inizialmente non se n’era accorto, è costretto a fermarsi. La R1 #55, fortunatamente, non lascia olio in pista e possono quindi essere svolti gli ultimi giri di gara.
Per evirare una possibile caduta sullo sporco, Rinaldi è costretto a decelerare, ridando così un margine a Toprak di un secondo e mezzo utile per mantenere la seconda posizione. Bautista, davanti, si appresta a percorrere gli ultimi chilometri in scioltezza, andando a conquistare la sua 53a vittoria in SBK.
Il turco è secondo davanti alla seconda Ducati Aruba.it, poi Rea, Bassani, Lecuona, Öttl, Vierge, Gardner e Gerloff, che nel finale ha superato il suo futuro compagno di squadra Michael van der Mark.
Bautista, a dispetto dell’errore in Gara 1, mantiene dunque un vantaggio di 47 punti al termine del weekend aragonese, ridottosi di dieci rispetto ai 57 post-Magny-Cours. Lo spagnolo è a quota 504 ed è il primo a sforare il tetto dei 500 punti, mentre Rinaldi, a quota 213, si avvicina al rivale Bassani ed è ora a -24 dal pilota Motocorsa.
Tra soli sette giorni si svolgerà il penultimo round della stagione a Portimão, in Portogallo. Sulla pista dell’Algarve, solitamente un tracciato più favorevole alle giapponesi, Bautista potrebbe assicurarsi il secondo titolo, ma sottovalutare Razgatlıoğlu, vincitore qui di due gare lo scorso anno, sarebbe un grave errore da parte del pilota di Toledo.
Ecco i risultati di Gara 2 e la classifica iridata attuale.
Fonte immagine: arubaracing.it
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