Dopo lo spettacolo offerto dai protagonisti della Superbike in quel di Phillip Island, il mondiale delle derivate di serie potrà finalmente ricominciare da dove si è fermato a causa della pandemia di Coronavirus. Quest’oggi è stato pubblicato il nuovo calendario provvisorio, frutto di un intenso lavoro di Dorna e della FIM in comune accordo con i governi dei vari paesi, a partire dalla Spagna che, come per il Motomondiale, ospiterà un gran numero di gare.
Il secondo round del campionato è previsto a Jerez de la Frontera, nel weekend che va dal 31 luglio al 2 agosto (date originariamente occupate dal Gran Premio di Germania), seguito poi, a una settimana di distanza, dal Gran Premio del Portogallo all’Autodromo dell’Algarve, a Portimão. Per la gara portoghese si è addirittura deciso di anticiparla rispetto al calendario originale, che la vedeva programmata per il primo weekend di settembre.
Dopo tre settimane di pausa, come preannunciato dallo stesso autodromo pochi giorni fa, si correrà al Motorland di Alcañiz per il GP di Aragón, a cui seguirà un altro Gran Premio sulla pista aragonese nel fine settimana del 6 settembre. Non ci è dato sapere quale sarà la nomea del nuovo Gran Premio, ma prendendo spunto dalla MotoGP potrebbe essere intitolato a Teruel, capoluogo di provincia nella comunità di Aragón.
L’ultimo evento in terra spagnola sarà il Gran Premio di Catalunya, previsto per il 20 settembre al Montmelò. Dopo un’altra sosta di due settimane ci sarà il Gran Premio di Francia a Magny-Cours, anch’esso spostato di una sola settimana rispetto alla sua collocazione originale.
Gli ultimi due eventi con date annesse sono i GP d’Argentina e della Riviera di Rimini, entrambi però da confermare: a San Juan Villicum si correrà, in caso di conferma, l’11 ottobre, mentre a Misano Adriatico, sulla pista dedicata a Marco Simoncelli, le moto scenderanno in pista tra il 6 e l’8 novembre.
Vi sono ancora tre eventi da collocare potenzialmente, ovvero i GP d’Olanda, di Gran Bretagna e del Qatar, precedentemente rinviati durante l’anno. Nella migliore delle ipotesi, il calendario SBK 2020 conterà undici gare ancora da svolgere, a cui si aggiunge la tappa di Phillip Island per un totale di dodici prove. Considerando la situazione, un risultato degno di nota.
Gregorio Lavilla, direttore esecutivo dell’area sportiva e organizzativa del mondiale, ha rilasciato un’intervista specificando qualche dettaglio in più: “In relazione all’ultima parte del campionato abbiamo bisogno di ancora un po’ di tempo. Onestamente non prevediamo di aggiungere molte gare in più dato che tutte le parti coinvolte comprendono che non è possibile comprimere un’intera stagione in un breve periodo di tempo. Mentre tutti sono concentrati sul resto della stagione 2020 noi stiamo già pensando anche al 2021. Quest’anno abbiamo bisogno di prevedere tutto in modo accurato per prendere poi l’anno prossimo decisioni ancora più accurate”.
E’ stato trattato anche il tema tifosi, media e affollamento nei paddock: “Potremmo perfino vederli prima del termine della stagione. Ciò che mi piace davvero del World Superbike è la possibilità che i tifosi hanno di entrare nel paddock e far parte di un’atmosfera unica. Sarà necessario ovviamente del tempo in più dato che i protocolli in vari Paesi in cui faremo tappa non permettono a molte persone di entrare insieme in piccole aree. Prima o poi i tifosi potranno tornare di nuovo a vivere le emozioni della SBK dalla pista e forse – se in estate tutto andrà bene – un numero ridotto potrebbe avere accesso al paddock. Ciò che dobbiamo fermare sono i casi in arrivo all’interno del paddock del WorldSBK e la loro eventuale diffusione al di fuori. Il distanziamento sociale deve essere rispettato il più possibile. Nel caso in cui ciò non possa avvenire vanno messe in pratica ulteriori misure protettive per ridurre i rischi. L’igiene viene prima di tutto per la sicurezza e il benessere di tutta la comunità della SBK, un aspetto che quasi tutti i governi hanno messo in chiaro. Le squadre dovranno rispettare rigidi protocolli, come anche i fornitori, tutta l’organizzazione, gli ufficiali del circuito e i commissari. Tutti devono capire che ora lo scenario è cambiato e che in base a come evolverà la situazione continueremo con i passaggi appropriati“.
Oltre alla categoria maggiore, anche Supersport 600 e 300 faranno il loro ritorno, con la classe di mezzo che gareggerà a tutti gli eventi e i giovani piloti sulle 300 che invece non disputeranno le gare extra-europee, quali San Juan Villicum e Losail. Non ci resta che attendere il mese e poco più che ci rimane dal Gran Premio di Spagna, per poter tornare a godere della SBK nel suo splendore.
Qui troverete il nuovo calendario completo.
Fonte immagine: Internet (per segnalare il copyright info@p300.it)
Leggi anche
Partecipa al sondaggio su P300.it
Tutte le ultime News di P300.it
È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.