A poche settimane dall’apertura del campionato mondiale Superbike in Australia, la Federazione Internazionale di Motociclismo ha pubblicato il nuovo Balance of Performance previsto per i vari modelli omologati a partecipare alla massima categoria delle moto di serie. Approvato nel 2017 e adottato dal 2018, questo sistema decreta i limiti di giri massimi che una moto può avere, limite che poi può essere variato ogni tre round su decisione congiunta di FIM e Dorna, in base a un algoritmo che considera le prestazioni di tutti i piloti alla guida della specifica moto.
I valori delle moto presenti in campionato sono rimasti invariati dall’ultimo aggiornamento a dire il vero, risalente al Gran Premio d’Olanda ad Assen; in quel caso Ducati, col nuovo modello della Panigale a quattro cilindri, aveva perso 250 giri/minuto scendendo a 16.100, mentre Honda col vecchio modello SC77 della Fireblade aveva guadagnato ben 500 giri, salendo a quota 15.050. I cambiamenti che riguardano questa lista sono le aggiunte fatte con l’introduzione dei nuovi modelli: la tanto discussa nuova Honda, che sarà portata in pista dai team HRC e Moriwaki Mie Racing, avrà un valore massimo di 15.600 giri (calcolato sulla base del modello stradale omologato), il secondo valore più alto dopo quello della Panigale, mentre la Yamaha YZF-R1, nella sua nuova versione M, ha guadagnato 400 giri rispetto alla “gemella” usata negli ultimi quattro anni. L’attuale BOP è quindi il seguente:
- Aprilia – 14.700 rpm
- BMW – 14.950 rpm
- BMW – 14.900 rpm
- Ducati V2 – 12.400 rpm
- Ducati V4 – 16.100 rpm
- Honda (SC77) – 15.050 rpm
- Honda (SC82) – 15.600 rpm
- Kawasaki – 14.600 rpm
- MV Agusta – 14.950 rpm
- Suzuki – 14.900 rpm
- Yamaha – 14.900 rpm
Ciò che possiamo dedurre dalla lista, in termini sportivi e per l’andamento del campionato, è che Kawasaki si troverà a fronteggiare una nuova avversaria in termini motoristici, dopo lo shock del confronto, nelle prime gare ma anche a fine stagione 2019, tra la Ninja e la Panigale ufficiale guidata da Bautista e Davies.
Sarà anche da vedere se si presterà ulteriore attenzione al BOP anche oltre alla quarta gara o se sarà abbandonato a sé stesso nuovamente; la sensazione (da fuori) è che il limite imposto ai giri motore sia quasi per nulla incisivo sugli equilibri del campionato e viene naturale chiedersi quale sia il motivo della sua esistenza, visto quanto venga trascurato dopo il primo quarto di campionato.
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