SBK | Presentato il team Kawasaki Racing per la stagione 2019

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
16 Febbraio 2019 - 14:05
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Poche ore fa al Silverwater Resort di Phillip Island, a poche miglia dalla leggendaria pista australiana dove da lunedì si ricomincerà a girare, sono stati tolti i veli dalle Kawasaki ZX-10RR 2019 del team KRT, svelando così i colori delle moto ufficiali della Casa di Minato che puntano a conquistare nuovamente i titoli SBK, dopo averne ottenuti otto tra piloti e costruttori negli ultimi quattro anni più un nono, quello piloti di Tom Sykes, nel 2013.

Inutile sottolineare come il team, che ha prolungato pochi giorni fa la sua partnership con Motocard, parta come assoluto favorito per conquistare entrambi gli allori anche nel 2019, nonostante il cambiamento nella line-up dei piloti: assieme al confermatissimo Jonathan Rea, arriva dal BSB e dal team JG Speedfit (anch’esso munito di ZX-10RR) il rientrante Leon Haslam, volto ben noto nelle passate stagioni di SBK e salito su svariate moto in forme ufficiali e non, tra cui Honda, Ducati, Suzuki e BMW. I due anglosassoni hanno già condiviso il box in passato e il loro rapporto amichevole potrà dare una discreta mano anche col clima nel box, che con la crescente rivalità Rea-Sykes stava diventando teso. Sulla moto poco da segnalare, oltre l’iconica colorazione nero-verde e la presenza del marchio Showa, nuovo sponsor del team spagnolo.

Il “Pocket Rocket” è stato il primo a parlare, eccitato all’idea di tornare a tempo pieno in SBK: “Sto aspettando di svegliarmi, è un sogno. Ho trascorso nove bellissimi anni nel mondiale SBK ma non ho mai avuto un’opportunità come questa. Lavorare col KRT, Kawasaki, entrare a far parte del team che ha dominato le ultime questura stagioni… Non vedo l’ora d’iniziare, vorrei poter già correre. Entrare a far parte di questa realtà vincente e a lavorare con Marcel (suo capo meccanico, ndr) e tutti gli altri ragazzi della squadra mi fa sentire bene. Posso concentrarmi su me stesso e dare il meglio di me”.

Con ben altre ispirazioni parte il tetrairidato Jonathan Rea, che però non alza la cresta: “Quello che ho imparato da questa esperienza è l’importanza di stare calmi e di concentrarsi per lavorare col team. Abbiamo la miglior struttura, la miglior moto. Sento il peso delle aspettative che ci sono su di me, ma ho bisogno di sentirmi bene quando sono in sella. Ho iniziato ad amarla fin dai test pre-season! Sto lavorando per ottenere il massimo feeling ma col tempo sono sicuro che ci innamoreremo. Speriamo di vivere una bella storia insieme!”

L’attenzione ora si sposta sulla pista, dove tra quarantotto ore circa inizieranno gli ultimi test prima dell’avvio di stagione, nel weekend del 24 febbraio. Ma prima c’è da attendere la presentazione della Honda Fireblade affidata da questa stagione ad Althea e Moriwaki, che avverrà il 17 febbraio. Sulla stessa Honda sono circolate voci anche di test segreti svolti a Buriram mentre il resto dei team era impegnato tra Algarve e Jerez de la Frontera, ma ufficialmente Fireblade con Camier e Kiyonari alla guida la vedremo solo lunedì.

Fonte immagine: worldsbk.com

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